pubbliCITTÀ_lost&found 1980-2020>Memorie private e collettive 40 anni dopo

 Bologna, luoghi vari, 19-31 gennaio 2020
<pubbliCITTÀ_lost&found> è un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi, pubblici e privati. È il risultato di un lavoro iniziato dall’associazione Serendippo nel 2008 che tenta di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e luogo/città, tra luogo/ città e cittadini, tra spazi pubblici e privati, tra esterno e interno.
Il tema di <pubbliCITTÀ> 2020 sono i fatti accaduti nel 1980 in Italia e il loro ruolo nella costruzione di una memoria storica collettiva: per questo Serendippo ha lanciato lo scorso 4 novembre una call for artists rivolta ad artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Le opere giunte sono state prese in esame da una giuria composta da Cinzia Venturoli (Unibo), Lorenzo Balbi (Mambo), Roberta Caldana (Tper), Fabiola Naldi (Unibo), Etta Polico (Serendippo) e Ivano Ruscelli (Fondazione Rusconi). Sono state dunque selezionate 6 esposizioni che saranno visibili dal 19 al 31 gennaio prossimi durante ART CITY Bologna 2020 sulle pensiline Tper delle Linee 27-28 e 37 e 2 performance che verranno invece realiz- zate durante la primavera del 2020 (maggio), in quanto i lavori della commissione si sono chiusi oltre i tempi tecnici necessari per permettere agli artisti di performare durante ART CITY Bologna 2020.
Il 1980 è stato un anno particolarmente complesso per l’Italia: è stato l’inizio di una profonda tra- sformazione politica, economica, sociale e di costume. La crisi della Fiat a Torino, la chiusura della Borsa a Milano, la svalutazione della lira, il terrorismo, la strage del 2 agosto, le infiltrazioni mafiose e massoniche nello stato, la nascita della televisione commerciale, il terremoto dell’Irpinia, la nascita di Legambiente, l’entrata in funzione del Servizio Sanitario Nazionale, la nascita delle prime etichette discografiche indipendenti, la presentazione del progetto di legge di iniziativa popolare contro la vio- lenza sessuale.
segnalato da in collaborazione con con la sponsorizzazione di
Serendippo via g.m. mitelli 11/2 bo – cell 3479363934 – http://serendippobo.wixsite.com/take-art-away
A quarant’anni dagli accadimenti, la memoria tende a farsi labile perché scompaiono protagonisti, testimoni e vittime. Tuttavia è la memoria stessa che si erige, testimonianza a ricordo, sottraendosi all’oblio: “più ci sforziamo di dimenticare e più l’influsso di ciò che scompare ci domina” (Hannah Aren- dt, La morale della storia, 1946).
Gli artisti selezionati hanno elaborato uno o più eventi accaduti nel 1980 e li hanno resi “contempora- nei”: a seguire le opere.
Esposizioni
Letizia Calori (Calori & Maillard) – Clash city rockers – installazione Beatrice Caruso – Est/Ovest (2 Agosto 1980) – installazione
Silvia Cicconi – Memorie Di menti care – fotografia
dresscodeguru lab – Uno squarcio su Bologna – collage fotografico Hazkj – fRammenti – illustrazione
Ambidestrismo Amorale – 2 agosto … – fotomontaggio
Performances
Francesca Arri – Cura
Martino Napoli – In queste nostre stanze
La proposta di 167B Street è stata esclusa dal concorso e selezionata dalla Prof.ssa Cinzia Venturoli per il progetto “Immagini della memoria” a cura del Centro Sociale A. Montanari: verrà realizzata sui muri delle Scuole Primarie Marsili e Villa Torchi.
segnalato da in collaborazione con con la sponsorizzazione di
Serendippo via mascarella 14 bo – cell 3479363934 – http://serendippobo.wixsite.com/take-art-away
Luogo BIGLIETTERIA TPER FIERA COSTITUZIONE + OTTAGONO TPER (Via IV Novembre) + PARA- FARMACIA ALKEMIA (Via delle Lame 113/B) + CONDOMINIO MITELLI (Via Mitelli 11/2)
Titolo LOST&FOUND
Date mostra 19-31 gennaio 2020 Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
In mostra gli strilli e le immagini dei quotidiani sugli eventi che hanno scosso l’Italia nel 1980.

Luogo PENSILINE TPER LINEA 27
Titolo / artista CLASH CITY ROCKERS/LETIZIA CALORI Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
“Per un bolognese l’11 marzo ‘77 e la strage alla stazione di Bologna sono certamente i momenti più bui di que- gli anni, di contro i Clash in Piazza Maggiore sono da ricordare come un momento di luce ed hanno avuto un significato esclusivamente politico: si è trattato infatti del primo grande evento organizzato dal Comune dopo i disordini del ‘77. Chiamando i Clash, il gruppo di punta del punk e paladino di tante lotte, si tentò di riappacificarsi con i giovani: tentativo che si realizzò a metà. Ma fu in ogni caso un gran concerto” (Steno – Nabat). L’intervento audio consiste nella riproduzione delle canzoni suonate quella sera. L’ audio sarà scaricabile attraverso una serie di QR Code applicati in vari luoghi della città. Attraverso una collaborazione con Neu Radio le canzoni suonate dai Clash nel concerto del 1980 saranno trasmesse durante le giornate dell’evento ART CITY Bologna 2020.
Il progetto Clash City Rockers vuole ricordare un evento fondamentale del 1980 per la città di Bologna oltre che rendere omaggio ad una delle band più significative di quel periodo, andando a creare un cortocircuito tra evento pubblico e fruizione privata, tra memoria individuale e collettiva.

Luogo NEGOZIO
Indirizzo VICOLO DE’ FACCHINI 2/2A
Titolo / artista Est/Ovest (2 Agosto 1980)/BEATRICE CARUSO Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
Est/Ovest (2 Agosto 1980) è un’installazione video e sonora che riflette sulle testimonianze materiali della strage di Bologna. Il contrasto fra i due orologi della facciata, quello est fermo all’ora in cui esplose la bomba, e quello ovest che segna regolarmente l’orario, innesca una suggestione che si fa metafora: le persone pas- sate dall’ala est un momento prima sono il tempo che continua a scorrere indisturbato. Attimi che, nel cinico ordine casuale del mondo, stabiliscono chi vive e chi muore. Un montaggio audio dei servizi radio e televisivi del 2 agosto 1980 restituirà la cronaca confusa e drammatica di quelle ore.

Luogo PENSILINE TPER LINEA 37
Luogo MATTA e GOLDONI VIA DELLE MOLINE 1/C (orari negozio) Titolo / artista MEMORIE DI MENTI CARE/SILVIA CICCONI
Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
A quarant’anni dalla tragica vicenda umana della strage di Bologna, riaffiora la memoria recuperando le im- magini d’archivio. L’attenzione è sui ritratti delle vittime per focalizzare al meglio il concetto di memoria, di quella memoria intima e collettiva e di quel pensiero che ci restituisce la fotografia tramite i ritratti: l’assenza. Ogni immagine viene bucata come la grata dei confessionali e sovrapposta ad una fotografia della stazione di quel 2 Agosto a simboleggiare le bugie e le confessioni che, in questi quarant’anni, hanno accompagnato il ricor- do. L’intervento in questo modo definisce una memoria frammentaria perché è il tempo a rendere il ricordo labile. Sulle pensiline Tper della Linea 37 verranno esposte le immagini “bucate” delle 85 vittime della strage mentre all’interno di Matta e Goldoni (via delle Moline 1/c) verrà esposto il trittico composto da due immagini d’archi- vio e la fotografia di un cumulo di ritagli ricavati dalla foratura dei ritratti: ciò che rimane nella nostra memoria sono cumuli di frammenti di ricordi.

Luogo PENSILINE TPER STAZIONE CENTRALE
Titolo / artista UNO SQUARCIO SU BOLOGNA/DRESSCODEGURU LAB Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
intende ripoporre gli effetti della bomba alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 sul tessuto cittadino bolognese con tre collage.
La figura del Nettuno, uno dei principali simboli del capoluogo felsineo, così come il concetto di squarcio che lacera non solo la stazione, ma tutta la città e la sua comunità, diventano il fulcro delle tre opere, attorno a cui ruotano elementi che mettono in luce aspetti diversi dello stesso tema.

Luogo PENSILINE TPER STAZIONE CENTRALE Titolo / artista fRAMMENTI/HAZKJ
Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
Il ciclo di 6 poster si concentra sulle parole chiave #1980, #tv, #strage, #politica, #fiat.
Le scene raffigurate all’interno dei singoli strappi, e poi ricomposte nell’immagine generale, rappresentano momenti chiave della storia italiana degli anni ’80, un decennio turbolento per accadimenti politici, attentati, cataclismi naturali e non. Ecco quindi raffigurati in successione: l’autobus 37, simbolo della voglia e della forza di reagire di una comunità ferita, quella bolognese, dopo la Strage della Stazione (2 agosto 1980); la riproduzione di una foto icona del Terremoto dell’Irpinia (23 novembre 1980); la protesta dei lavoratori della FIAT – meglio conosciuta come Marcia dei Quarantamila (14 ottobre 1980) – momento chiave nel nostro Pae- se per un cambio di direzione nelle relazione tra grande azienda e sindacato; il frammento dell’aereo di linea dell’Itavia abbattuto il 27 giugno del 1980 sui cieli di Ustica.
Il font Arcade della scritta 1980, così come la scelta dei colori che fanno da sfondo alle illustrazioni sopra descritte, vogliono essere un omaggio alla cultura pop largamente diffusa in quegli stessi anni.

Luogo CITTÀ
Titolo / artista 2 AGOSTO …/AMBIDESTRISMO AMORALE Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
L’opera mostra quanto possa spingersi lontano il cattivo gusto di chi condivide con gli altri una partecipazione emotiva sociale senza aver mai compreso né la propria né l’altrui emotività, né tantomeno gli strumenti neces- sari per esprimersi.
Si tratta di una cartolina tronfia che confonde l’osservatore, diretta al fastidio e all’incomprensione di chi dimen- tica o ignora la storia nera d’Italia. E vuole che un post all’anno sia sufficiente per avere le mani pulite.

Luogo GIARDINO DEL MAMbo + VIA RIZZOLI 4 (foto) Titolo / artista CURA/FRANCESCA ARRI
Date performance MAGGIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
L’opera attraverso stimoli sensoriali vuole giocare sul senso di sicurezza del fruitore alternando momenti di tensione a stimoli che riportano l’individuo ad uno stato di calma e conforto.
Come in una situazione di emergenza da cui viene soccorso, lo spettatore assiste e viene coinvolto in una si- tuazione caotica, quasi di guerriglia creata da un gruppo di performer che simulano uno scontro, usando come armi dei deodoranti al borotalco. Mano a mano che le bombolette esauriscono i movimenti si fanno sempre più cauti e i performer si avvicinano al pubblico avvolgendolo con lenzuola e cominciando ad accudire le persone, carezzandole, pulendole con salviette profumante, massaggiandole, come fossero dei bambini o le vittime di un attentato da soccorrere. L’opera vuole ricreare un momento di condivisione usando la memoria privata di ogni singolo spettatore attraverso la stimolazione olfattiva per ricreare un falso ricordo: l’esperienza di essere soccorsi dopo un’aggressione, come se fossero scampati al disastro della stazione di Bologna.

Luogo GIARDINO DEL MAMbo
Titolo / artista IN QUESTE NOSTRE STANZE/MARTINO NAPOLI Date mostra MAGGIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
“In queste nostre stanze ci abbiamo mangiato, ci abbiamo dormito, ci abbiamo riso, ci abbiamo pianto, ci abbiamo progettato, ci abbiamo donato, ci abbiamo sognato, ci abbiamo fatto l’amore.”
La performance racconta gli eventi che hanno caratterizzato la vita familiare dei Vitale, piccola famiglia residente a Santomenna, paesino della provincia Salernitana raso al suolo dal terremoto d’Irpinia del 1980, legando ciascun accadimento ad un oggetto presente sul luogo in cui esso ha preso atto.

FUORI CONCORSO
Luogo Scuole PRIMARIE MARSILI E VILLA TORCHI Titolo / artista 167B STREET/AGIDE MELLONI 1980
“In quel momento, il meglio che potevo fare era guidare un autobus. E l’ho fatto. Sono andato avanti e non mi sono fermato”: in queste poche parole di Agide Melloni – autista dell’autobus 37, Tper – si racchiude la forza di chi, rimboccandosi da subito le maniche, ha reagito e ha fatto fronte comune contro un episodio di violenza efferata. L’intervento proposto vuole essere quindi un omaggio alla figura di quest’uomo e una traccia che aiuti a pre- servare la sua memoria nel tempo.

Luogo PENSILINE TPER LINEA 28
Titolo / artista ATTRAVERSO/MARIA PAOLA LANDINI Date mostra 19-31 GENNAIO 2020
Orari 24/24H
Ingresso LIBERO
raccoglie scatti di piedi che camminano, di passi che lasciano fugaci tracce del loro passaggio. La scelta curatoriale di seguire il progetto fotografico e di proporlo per il secondo anno con- secutivo di nuovo sulle pensiline Tper della linea 28 dipende dal fatto che rappresenta pienamente il senso di pubbliCITTÀ: attraversare, con l’arte, luoghi pubblici e privati lasciando traccia di un altrove personale che può essere pubblico e politico solo se condiviso.