Rinasce il Festival Internazionale dell’Ocarina

La manifestazione dedicata alla valorizzazione della preziosa tradizione musicale e artigianale emiliano-romagnola, che da Budrio ha conquistato il mondo, propone una scoppiettante programmazione artistica internazionale

Dall’11 al 14 aprile 2024 a Budrio e nella territorio della città metropolitana di Bologna,  dopo 5 anni, ritorna “in scena” il Festival Internazionale dell’Ocarina, manifestazione promossa dal Comune di Budrio con il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, che celebra lo strumento-simbolo del patrimonio culturale budriese e la comunità musicale e sociale che ne ha perpetuato la tradizione artigianale e la memoria musicale, incantando generazioni di appassionati e professionisti di tutto il mondo.

Il festival è realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con G.O.B., Associazione Diapason APS, Associazione culturale Il temporale. Partner del festival è TPER. Si ringrazia per il sostegno Banca di Bologna.

“Quella dell’Ocarina è una storia tipicamente Italiana, capace di mescolare cultura alta e tradizione popolare in una realtà complessa e affascinante, che riscuote grandi successi all’estero, ma al tempo stesso è quasi completamente ignorata in Italia”, afferma Mauro Felicori, Assessore Cultura e Paesaggio Regione Emilia-Romagna. “Il Festival Internazionale dell’Ocarina di Budrio, ripropone il tema della nostra identità regionale confrontandosi con gli appassionati di tutto il mondo, soprattutto orientali, e assieme al riconoscimento come materia di insegnamento del Conservatorio di Bologna, riaccende una attenzione importante su uno strumento povero, ma che nella formazione a sette, il settimino, incanta offrendo una pluralità di voci che si inseguono in armonie complesse ed effetti orchestrali”.

“L’ocarina è uno strumento musicale così importante e rappresentativo
del nostro territorio metropolitano” commenta Elena di Gioia, delegata alla Cultura del Comune di Bologna. “Dopo essersi affermato a livello
internazionale grazie alle competenze e all’impegno di chi ne ha
ereditato il prezioso sapere, diventa oggi più che mai un simbolo di
eccellenza culturale metropolitana che vogliamo promuovere,
valorizzare e tutelare. La musica ha il potere di dialogare e unire le
persone in modo inclusivo e universale superando ogni confine. E’ per
noi una convinta responsabilità culturale essere la culla in cui è
nato uno strumento capace di tessere fili di apprezzamento e consenso
a livello internazionale, lasciandosi aperto a nuove interpretazioni e
suggestioni. Viviamo in un’epoca in cui abbiamo il dovere di mettere
in evidenza la bellezza, attingendo al patrimonio culturale in logica
inclusiva e di sperimentazione culturale unita alla preziosa capacità
dell’arte di farci sentire parte del mondo e di aprire gli occhi
sull’incanto delle arti e di come questo strumento, un unicum a
livello internazionale, continui a affascinare e incantare i pubblici
e le comunità”.

La sindaca di Budrio, Debora Badiali commenta: Budrio e ocarina, un binomio che possiede un’alchimia dal sapore particolare, fin da quando Giuseppe Donati, a metà del XIX secolo inventò questo strumento, caratterizzato da quel suono unico ma oramai divenuto famosissimo. Uno strumento che affonda in Budrio le sue radici e che attraverso il museo e nelle dieci edizioni del festival precedenti abbiamo avuto modo di celebrare e rendere noto a tutto il mondo. È questo lo spirito che ci ha spinti, insieme a Fondazione Entroterre, a dar vita all’ undicesima edizione del Festival, a 5 anni di distanza dall’ultima edizione del 2019. Dall’11 al 14 aprile Budrio si trasformerà nella capitale della musica, riceveremo la visita di migliaia di turisti che troveranno nel nostro paese eventi, concerti, mercatini e tante sorprese”.

“L’importanza dell’ocarina a Budrio può essere paragonata a quella di Verdi per Parma”, spiega Claudio Borgianni, Presidente di Entroterre: “esiste in questa parte del territorio emiliano un saper fare – artigianale e musicale – custodito con profonda competenza da parte di istituzioni, scuole e artisti la cui dedizione può contribuire non solo alla salvaguardia di un’importante parte del nostro patrimonio culturale, ma allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Il valore di tale patrimonio, negli anni, si è diffuso ed è stato recepito da una vasta comunità internazionale, che dagli Stati Uniti arriva alla Corea e al Giappone; il compito di Entroterre è stato e sarà quindi  quello di dargli il dovuto rilievo, imprimendo sempre maggior energia alla riaffermazione della manifestazione”.

L’ocarina, flauto globulare in argilla estremamente versatile, è uno strumento che ha trovato applicazione in diversissimi generi musicali, dal folk al classico, al pop al jazz. Durante il festival, sonorità di ogni tipo, dunque, attraversano, per opera di ospiti nazionali e internazionali, la città di Budrio: dal Teatro Consorziale alle Torri dell’Acqua, al Museo dell’Ocarina al portico  di Piazza Antonio da Budrio, al Centro Sociale La Magnolia e quella di Bologna: dallo Sghetto, dove si tiene l’anteprima festival la sera del 10 aprile, alla Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi, sede del concerto inaugurale del festival.

L’iniziativa rientra tra le attività volte alla riscoperta e alla divulgazione del patrimonio culturale di Fondazione Entroterre, che coraggiosamente prosegue nella sua opera di esplorazione, studio e valorizzazione delle tante ricchezze culturali dei territori, riportandole  alla vita per condividere la loro capacità di continuare a ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

Quattro giorni di concerti, mercatini, corsi e attività outdoor con musicisti, insegnanti e costruttori provenienti da tutto il mondo per celebrare la storica tradizione dell’ocarina, strumento inventato a Budrio nel 1853 da Giuseppe Donati, che ebbe anche l’idea nuova e vincente di costruire una famiglia di ocarine grandi e piccole intonate tra di loro, utilizzate dal 1863 in poi dal primo Gruppo Ocarinistico Budriese, tutt’oggi in attività e tra i protagonisti assoluti del festival, che ebbe un enorme successo nei maggiori teatri europei, proponendo brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche.

La storia più recente vede l’ocarina utilizzata anche nella composizione di alcune colonne sonore, come ad esempio in alcuni film di Sergio Leone, musicati da Ennio Morricone (il più famoso pezzo con ‘intervento’ di ocarina essendo compreso nella colonna sonora del film Il buono, il brutto e il cattivo), oppure in alcuni album musicali come Non al denaro, non all’amore né al cielo di Fabrizio De André, ma anche nella musica colta, come in alcune composizioni di Leoš Janáček e György Ligeti.

Precede il festival, la serata Ocarina Jammin, l’anteprima allo Sghetto Club di Bologna ( mercoledì 10 aprile ore 21.30 via Emilio Zago 16/b) con l’astro nascente del jazz italiano, Federico Califano, in concerto insieme ai giovani ocarinisti Cristian Paolini e Giovanni Gherardi  all’insegna dell’interplay tra grande tradizione ocarinistica e jazz, su progetto artistico di Pierfrancesco Pacoda (curatore anche dell’Oca Party), ed il concerto Ocarinando: Le Scuole in Concerto, serata conclusiva del percorso didattico degli allievi del Progetto Ocarinando dell’Associazione Diapason Progetti Musicali APS: dai corsi per adulti agli alunni più piccoli, un’unica melodia che risuona di generazione in generazione (mercoledì 10 aprile ore 17.30 – Teatro Consorziale di Budrio, Via Garibaldi, 35)

Quattro  le sezioni in cui si articola il programma 2024: Oca-Live, con i concerti classici, jazz e le maratone musicali (gli Ocarithon), Oca-Edu, con i laboratori aperti a tutti, le visite guidate alla città e ai musei, Oca-Kids, con le attività dedicate a bambini e famiglie ed Extra-Oca, con i suoi mercatini, le presentazioni di libri, le possibilità di svago – tra cui un travolgente Oca-Party – e conviviali a tema ocarinistico.

Tra i concerti live, inaugura il festival, giovedì 11, la performance nella splendida Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi a Bologna del Gruppo Ocarinistico Budriese – attuale G.O.B. -, gruppo che perpetra la tradizione musicale più che centenaria, che ha legato per sempre il nome di Budrio a quello dell’ocarina. Una serata in collaborazione con Città metropolitana di Bologna per celebrare, quindi, la rinascita della preziosa tradizione musicale e artigianale dell’ocarina, che da Budrio si è diffusa in tutto il mondo grazie all’opera di coraggiosi costruttori e avventurosi gruppi musicali, come appunto il Gruppo Ocarinistico Budriese, che alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, ha aggiunto negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine accompagnate da pianoforte o da un quartetto d’archi o da un’orchestra barocca (ore 20.30, Palazzo Malvezzi, Via Zamboni, 13 Bologna).

Il G.O.B. è anche protagonista, insieme all’Orchestra Giovanile BenTIVoglio – un’orchestra giovanile composta da 40 elementi, a partire dai 13 anni di età- del concerto di gala che vede esibirsi congiuntamente ocarinisti di oggi e domani riuniti sul palco del Teatro Consorziale di Budrio in un repertorio che spazia dai grandi autori classici fino ai più noti compositori contemporanei (sabato 13 ore 21:00, Via Garibaldi, 35-Budrio).

Dalla Cina alla Corea e fino agli Stati Uniti, il suono dell’ocarina ha conquistato e ispirato il percorso artistico di moltissimi musicisti ed ensemble; una speciale serata al Teatro Consorziale di Budrio dal titolo Ocarine dal mondo offre il privilegio di ascoltare proprio alcune tra le realtà più peculiari del panorama mondiale, che hanno tradotto con sorprendente varietà la profonda poesia dello strumento budriese. Le esibizioni della cinese Jingya Liu- una dei primi suonatori di ocarina nella Cina continentale e artista musicale influente nell’area metropolitana di Washington (Usa) – e dell’ Orchestra d’ocarina Coreana sono curiose e inaspettate prove della capacità e del potere che l’ocarina ha avuto e ha tutt’ora nel creare un ponte tra mondi, culture, popoli (venerdì 12 ore 21:00, Via Garibaldi, 35).

La sezione live comprende anche la doppia serie di maratone  musicali intitolate Ocarithon, in cui sei formazioni provenienti da tutto il mondo si alternano nella suggestiva Sala Ottagonale alle Torri dell’Acqua: quattro intense ore di esibizioni in cui lo strumento nato a Budrio si racconta nelle molteplici vesti del suo lungo viaggio, fino al Paese del Sol Levante (venerdì 12 ore 15.30 e sabato 13 ore 10, Le Torri dell’Acqua, Via Benni 1, Budrio).

Si presenta ricca e variegata la sezione dedicata all’Extra Oca, che nasce con l’intento di portare alla scoperta tutte le sfaccettature del caratteristico strumento. Una selezione di visite a tema per il centro storico di Budrio, presentazioni di libri, offerte speciali di brunch a tema ocarina, fino all’Extra-Oca per eccellenza: i mercatini, siti all’interno del portico di Piazza Antonio da Budrio, nei giorni di sabato 13 e domenica 14: costruttori e rivenditori provenienti da tutto il mondo presentano una straordinaria varietà di prodotti e modelli d’ocarina.

Tra gli appuntamenti, l’Oca Tour: con l’Associazione Diapason-Progetti Musicali APS si va alla scoperta delle origini dello strumento e dei luoghi da cui ha preso il volo per conquistare il mondo. Guest d’eccezione, il Pastore anglicano Edward Mezzetti, bis-bisnipote di Alberto Mezzetti, personalità di assoluta importanza per il mondo ocarinistico, con cui si ripercorrono le avventure professionali di Alberto ed Ercole Mezzetti, costruttori di ocarine dal 1870 e successivamente emigrati rispettivamente a Londra e Parigi (sabato 13 ore 15.00, partenza da Via Guglielmo Marconi, 4 Budrio).

Il Pastore Mezzetti officia anche una speciale funzione, Ocarina & Amazing Grace, promossa dall’Associazione Chiesa Evangelica La Piazza, in onore del significato simbolico e storico dell’ocarina per la comunità budriese. La funzione è allietata dagli ocarinisti della Scuola Comunale di Ocarina Vincenzino Grimaldi, che suonano l’inno Cristiano Inglese “Amazing Grace – Stupenda Grazia”. A seguire, delizioso pic-nic al Centro Sociale Magnolia (domenica 14 ore 10.30, Centro Sociale La Magnolia, via Bianchi 31, Budrio).

Il viaggio prosegue con la presentazione di Ocarina Mundial, l’avventuroso e appassionante racconto dei budriesi Simone Grassi e Francesco Coiro sulla storia e la diffusione dell’ocarina nel mondo (domenica 14 ore 10:00, Le Torri dell’Acqua, Via Benni,1 Budrio) e con l’Oca party, serata da ballo al Teatro Consorziale di Budrio con il DJ Farrapo e ocarinisti a sorpresa, tra i quali la virtuosa dello strumento, la cinese Jingya Liu (sabato 13 23:00 Teatro Consorziale di Budrio, Via Garibaldi, Budrio).

Grazie ai laboratori di Oca Kids  ragazzi e adulti hanno la possibilità di approfondire la conoscenza dell’ocarina; L’ocarina nella musica irlandese è, infatti, il laboratorio tenuto dal musicista e costruttore Robert Hickman in cui si sperimentano le sonorità irlandesi con l’ocarina, si impara come adattare la musica irlandese all’ocarina in modo simpatico e come riconoscere i diversi tipi di melodia (Polkas, Jigs, Hornpipes e Reels) ( ingresso su prenotazione, sabato 13 ore 11 Le Torri dell’Acqua, Via Benni, Budrio); mentre Intonazione e Creazione delle Ocarine è il particolarissimo laboratorio, in cui Kurt Posch condivide con il pubblico la sua passione di costruttore autodidatta di ocarine (il laboratorio sarà in lingua inglese sabato 13 ore 16 Le Torri dell’Acqua, Via Benni, Budrio).

 

Il Festival Internazionale dell’Ocarina è promosso dal Comune di Budrio, con il patrocinio di: Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna.