Roy Menarini racconta il Cinema Ritrovato

Oggi parliamo di Cinema Ritrovato 2022 (Bologna, 25 giugno – 3 luglio) con Roy Menarini, professore ordinario di Cinema e Industria Culturale UNIBO.

Roy Menarini, da anni si occupa di cinema come professore a UNIBO ma anche come giornalista, collaboratore e consulente del Cinema Ritrovato.

Roy negli anni hai visto crescere il Festival del Cinema Ritrovato; quale contributo hai dato e quali sono gli appuntamenti da non perdere in questa edizione 2022?

Da molti anni il mio contributo al Festival del Cinema Ritrovato è quello della consulenza e collaborazione con i 4 condirettori del festival;  in particolare vorrei segnalare la rivista on line “cinefiliatritrovata.it “,  curata per la Cineteca di Bologna, rivista annuale che durante il Cinema Ritrovato propone dei daily online, aggiornamenti quotidiani, con articoli e recensioni, fatti da me e dai miei collaboratori. Durante il Festival  partecipo a diversi incontri ma forse è più interessante raccontare alcuni contenuti che si intrecciano con gli incontri in programma, perché ci saranno ospiti importanti che esprimono, oltre al proprio cinema, le proprie passioni, mi riferisco alla presenza di John Landis a Bologna che porterà la versione estesa di Blues Brothers, il 3 luglio, evento direi imperdibile per piazza Maggiore, oltre a tenere una Masterclass di Regia* in un’altra data; ci sarà anche Walter Hill, regista di culto con Driver l’Imprendibile e i Guerrieri della notte e Wes Anderson,il grande regista americano amato da tutti gli appassionati del rapporto tra cinema e art,  nelle vesti di cinefilo e spettatore del suo film preferito L’ultimo Spettacolo ((The Last Picture Show) del 1971 di Peter Bogdanovich, film della cosiddetta New Hollywood che verrà a parlare di un altro film, non dei propri, in perfetta sintonia con lo spirito del Cinema Ritrovato, il 4 luglio.

Negli anni – siamo alla 36° edizione,  quali cambiamenti, trasformazioni hai visto nel festival?

Sono stato testimone di due trasformazioni importanti.

Il Festival si è trasformato da Festival per addetti ai lavori e molto di nicchia – anche se importantissimo-  a un festival per tutti appassionati di Cinema e Storia del Cinema, quindi tutti gli amanti del cinema, possono trascorrere 8 giorni a vedersi film di tutti i tempi; la cosa che ho notato di più è la trasformazione anagrafica; ogni anno il pubblico si ringiovanisce sempre di più, quindi non vediamo solo le barbe bianche dei grandi restauratori di vecchi film ma anche cinefili, studenti  e giovani provenienti da tutta Europa.

Ci racconti qualche aneddoto del dietro le quinte del Cinema Ritrovato?

Ci sono aneddoti di ogni tipo; a volte le pellicole più importanti si sono rotte a pochi minuti dalla proiezione e c’è stata la grande capacità dei tecnici di ripararle con lo scotch  – quando ancora non c’era il digitale – fingendo che ci fosse semplicemente un ritardo tecnico di pochi minuti ma si rischiava di far saltare la proiezione in piazza; ci sono anche ricordi poco esaltanti dei propri idoli, come il regista danese di culto Nicolas Winding Refn che quando l’ ho subissato con tutta la mia passione da cinefilo chiedendogli il significato dei suoi film mi ha riposto “ma io non l’ho mai pensato” e mi ha congedato  così….ma anche questo è un modo di conoscere il cinema dietro le quinte che per i cinefili  è sempre un grande piacere per cinefili.

Intervista di Beatrice Di Pisa 

Scopri il programma completo del Cinema Ritrovato 2022 su
https://festival.ilcinemaritrovato.it/il-cinema-ritrovato-2022-programma-completo-online/

*27 giugno – 7 luglio 2022 | BOLOGNA
MASTERCLASS DI REGIA CON JOHN LANDIS
INTERNATIONAL FILMMAKING ACADEMY ( iscrizioni chiuse)