FAUSTO COPPI. LA GRANDEZZA DEL MITO E IL CICLISMO A BOLOGNA, 1945-1960

Fotografie di WALTER BREVEGLIERI

PER CELEBRARE I 100 ANNI DALLA NASCITA DI FAUSTO COPPI,
INAUGURA A BOLOGNA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DEDICATA
AL CAMPIONISSIMO, CON SCATTI MAI VISTI PRIMA DI WALTER BREVEGLIERI

A settembre 2019 saranno cento anni dalla nascita di Fausto Coppi. Per tutti lui resta un grande campione, anzi “il Campionissimo” per antonomasia. Un secolo. Per celebrare questo importante anniversario, la casa editrice Minerva ha ideato una mostra fotografica, itinerante in diverse città italiane, dal titolo FAUSTO COPPI. LA GRANDEZZA DEL MITO.

La mostra vedrà come prima tappa la città di Bologna e sarà inaugurata martedì 16 aprile 2019, alle ore 18, in Sala Farnese di Palazzo d’Accursio con il patrocinio del Comune di Bologna e del Giro d’Italia, che proprio qui quest’anno vedrà la sua Grande Partenza.
Interverrà la figlia del Campionissimo Marina Coppi, il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Claudio Gregori (guida d’eccezione della mostra), l’ass.re alla Cultura Matteo Lepore, l’editore di Minerva Roberto Mugavero. La mostra sarà visitabile fino a domenica 12 maggio 2019.

Una galleria cronologica con gli scatti del fotografo bolognese Walter Breveglieri, porterà gli spettatori a rivivere i momenti più belli e significativi della vita del Campionissimo come mai erano stati visti prima. I primi successi del 1946, il dolore per la perdita del fratello Serse, le gloriose vittorie, le amare sconfitte, e i momenti di vita tra amici e famiglia.
A rendere ancora più unico questo allestimento, una galleria di scatti dedicati al ciclismo a Bologna tra il 1945 e il 1960 con scene di vita quotidiana che immortalano uomini, donne sportivi e lavoranti su due ruote tra le vie della città.

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Giovedì 9 maggio, alle 18.30, in Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, sarà presentato Fausto Coppi. La grandezza del mito (a cura di Luciano Boccaccini).
Un volume di 400 pagine, con oltre 350 fotografie, in gran parte inedite, di Breveglieri, che colleziona contributi di Marina e Fausto Coppi e testi di grandi giornalisti sportivi italiani come Orio Vergani, Giulio Crosti, Ruggero Radice “Raro”, Luca Liguori, Gian Paolo Ormezzano, Claudio Gregori, Gianfranco Civolani, Paolo Francia, Sergio Neri, Italo Cucci, Claudio Ferretti, Gianni Mura, Salvatore Giannella, Marino Bartoletti.

WALTER BREVEGLIERI nasce a Crevalcore (BO) nel 1921.
Negli anni 1946-’47 diventa fotografo ufficiale de “il Resto del Carlino” e fonda l’agenzia Fotowall, alla quale collaborano Alceo Trouché, Eros Biavati, Maurizio Parenti e Aldo Salmi. Sempre in quegli anni diventa corrispondente fotografico per l’Emilia-Romagna dell’Associated Press & United Press, nonché collaboratore dei più quotati giornali nazionali.
La vita professionale di Breveglieri s’intreccia con quella di molti giornalisti. Tra questi Enzo Biagi, Giorgio Vecchietti, Lamberto Sechi e Massimo Rendina.
Sempre presente nei momenti importanti, sa descrivere con straordinaria efficacia la cronaca quotidiana, unendo la capacità tecnica e la sensibilità umana.
Documenta molte edizioni del Giro d’Italia e del Tour de France, che segue in moto, collaborando con giornalisti di chiara fama come, ad esempio, Orio Vergani e Sergio Zavoli.
Dal 1965 partecipa, come cineoperatore, al rotocalco televisivo TV7 diretto da Giorgio Vecchietti, che si avvale della collaborazione, quale caporedattore, di Claudio Savonuzzi.
Nel 1970 è assunto alla Rai e, conseguentemente, chiude l’agenzia di cui mantiene l’archivio.
Tra i soggetti documentati nel corso di una lunga attività, ricordiamo processi di grande impatto sull’opinione pubblica, come quello a Walter Reder, condannato per la strage nazista di Marzabotto, quello a Carlo Nigrisoli, accusato di aver avvelenato la moglie nel 1963, e tanti altri. Ma anche avvenimenti sportivi, alluvioni, elezioni, la vita quotidiana in zone povere del paese… E ancora, le tante personalità di passaggio a Bologna per motivi professionali o derivanti dal loro impegno civile…
Walter Breveglieri, che con i suoi oltre 200.000 negativi ha documentato per cinquant’anni la cronaca quotidiana, gli umori, le passioni e i fatti salienti della cronaca locale e nazionale, si è spento a Bologna il 20 novembre 2000.
Minerva ha reso omaggio al suo sguardo lucido e poetico con la pubblicazione di molti volumi. Tra questi ricordiamo Bologna 1950-2000 (2000), catalogo dell’omonima mostra organizzata a palazzo D’Accursio per mettere a confronto scatti che raffigurano gli stessi luoghi delle città, a cinquant’anni di distanza. E ancora, per citarne alcuni: I giorni del grande fiume (2001), Un cappello pieno di sogni (2003), I canestri della Sala Borsa. Storia e gloria del basket bolognese nel dopoguerra (2004), Così si gioca solo in Paradiso (2004), Ieri il Delta (2005), Il Motogiro. La sfida temeraria (2007), Walter Breveglieri (2008), Mi ricordo Bologna (I edizione 2016; II edizione 2017), Fausto Coppi. La grandezza del mito (novembre 2018) e Francesco Cavicchi. Il pugile contadino (dicembre 2018).