BOLOGNA FESTIVAL 2019

Due capolavori sinfonico-corali, il Solomon di Händel e il Requiem di Mozart, spiccano nella 38ª edizione di Bologna Festival che tra esecuzioni e programmi in esclusiva ospita direttori, solisti e orchestre di fama internazionale, protagonisti della vita musicale odierna.

Thomas Hengelbrock con i suoi Balthasar Neumann Choir & Ensemble; Michael Alexander Willens con la Kölner Akademie Chorus & Orchestra; Iván Fischer con la Budapest Festival Orchestra e il pianista Emanuel Ax; Antonio Pappano con la Chamber Orchestra of Europe e la violinista Janine Jansen. Martha Argerich è impegnata in un singolare programma: da sola al pianoforte nella seconda Partita di Bach e insieme al Cuarteto Quiroga nel Quintetto per pianoforte e archi di Schumann. I due astri russi Grigory Sokolov e Arcadi Volodos, tra i massimi pianisti di oggi, impaginano programmi di ispirata poesia. In esclusiva per Bologna Festival, il 20 marzo ad inaugurazione della stagione, l’imponente oratorio di Händel Solomon. Nel cuore della rassegna «Grandi Interpreti» il Requiem di Mozart diretto da Thomas Hengelbrock, unica data italiana per il direttore tedesco di solida formazione barocca e i suoi rinomati ensemble.

 

«Bach versus Händel » e «Apologia del Quartetto» sono i due progetti della sezione autunnale Il Nuovo l’Antico. Nel primo, si mettono a confronto gli stili compositivi dei due compositori, vissuti negli stessi anni ma con carriere molto diverse; nel secondo si illustra la letteratura per Quartetto d’archi del Novecento, ideale laboratorio di ricerca e sperimentazione per i maggiori compositori del secolo scorso e dei giorni nostri.

 

Con il ciclo di tre incontri «Carteggi musicali», attraverso epistolari e scritti, ci si addentra nel pensiero e nella vita di tre musicisti di fondamentale portata storica: Mozart, Wagner, Debussy.

 

GRANDI INTERPRETI

Nel concerto inaugurale della 38ª edizione di Bologna Festival, mercoledì 20 marzo ore 20 al Teatro Manzoni, il Solomon di Händel viene eseguito da un eccezionale complesso strumentale e vocale tedesco, la Kölner Akademie di Michael Alexander Willens, direttore attento alle prassi esecutive filologicamente informate, già ospite del Lincoln Center di New York e dei più significativi festival europei. Oratorio in tre atti per soli, coro e orchestra, è una produzione realizzata espressamente per Bologna Festival. «È curioso che un capolavoro come il Solomon di Händel – precisa Mario Messinis direttore artistico di Bologna Festival – non sia mai stato ripreso in Italia. È un oratorio imponente nella vigoria dei cori dai forti accenti teatrali, in cui si afferma la vicenda biblica di Salomone rivissuta con epica drammaticità». Unica occasione di ascolto in Italia, questo Solomon haendeliano accanto ad orchestra e coro vedrà sul palcoscenico del Teatro Manzoni le voci soliste di Marian Dijkhuizen (Solomon), Bethany Seymour (Queen of Sheba), Hanna Herfurtner (Solomon’s Queen) e Mark Heines (Zadok, servant).

Domenica 31 marzo, secondo appuntamento della rassegna Grandi Interpreti: Arcadi Volodos, pianista che infonde immaginazione e sentimento in una formidabile tecnica esecutiva. Dal suo studiato repertorio ha scelto i prediletti Rachmaninov e Skrjabin accostandoli a Schubert. Martha Argerich, ospitata annualmente da Bologna Festival insieme all’orchestra o con gruppi cameristici, è quasi un’artista in residenza: il 14 aprile, evento del tutto eccezionale, si esibisce solisticamente nella seconda Partita di Bach; ritrova la dimensione cameristica nella seconda parte del concerto dove esegue il Quintetto per archi e pianoforte op.44 di Schumann insieme al prescelto gruppo spagnolo Cuarteto Quiroga. Un terzo recital pianistico il 2 maggio, con Grigory Sokolov, autentico poeta del pianoforte che propone Beethoven e Brahms: Sonata op.2 n.3 e Nuove Bagatelle op.119 oltre agli intermezzi, le ballate, le rapsodie e le romanze contenute nelle raccolte brahmsiane Klavierstücke op.118 e op.119.

Il direttore Thomas Hengelbrock, che collabora stabilmente con l’Orchestre de Paris, con il Teatro Real di Madrid, l’Opéra di Parigi e la Festspielhaus di Baden-Baden, torna a Bologna per dirigere il Requiem di Mozart (10 maggio), impegnando i suoi Balthasar Neumann Choir & Ensemble, oggi tra i complessi barocchi più apprezzati dalla critica internazionale. È l’unica esecuzione italiana del capolavoro mozartiano, espressamente riservata al Bologna Festival, con cui Hengelbrock ha iniziato a collaborare quasi vent’anni fa. Arricchisce il programma con la Missa superba di Johann Caspar  Kerll, superba cattedrale corale del tardo Seicento che richiede interpreti di prim’ordine.

La proposta sinfonica si concentra poi su due importanti compagini orchestrali: la Budapest Festival Orchestra, che incarna la grande tradizione mitteleuropea, e la Chamber Orchestra of Europe, nata come orchestra giovanile sotto l’ala di Claudio Abbado e oggi riconosciuta come una delle migliori orchestre del mondo. Il 22 maggio Iván Fischer dirige la sua versatile Budapest Festival Orchestra nella “Tragica” Sinfonia n.4 di Schubert, in due ouverture di Rossini e nel Concerto per pianoforte K.453 di Mozart, affidandolo ad un interprete “intimista” come il pianista Emanuel Ax. «Può sembrare strano ascoltare in un concerto tradizionale – spiega Mario Messinis – le ouvertures della Gazza ladra e dell’Italiana in Algeri insieme a Schubert e Mozart, ma in tal modo si mettono in evidenza le forti incidenze viennesi del “Tedeschino”». Il 30 maggio Antonio Pappano dirige la Chamber Orchestra of Europe nelle trascinanti Danze slave di Dvořák e nel wagneriano Idillio di Sigfrido, mentre la grande violinista Janine Jansen presenta il sensuale Concerto op.35 di Szymanowski.

Il concerto della Chamber Orchestra of Europe è realizzato grazie al sostegno del Gruppo HERA. «Trentasette anni di storia, un percorso importante quello del Bologna Festival, che è sempre riuscito a costruire e a proporre un’offerta di qualità, con protagonisti di eccellenza, per donare alla città la bellezza della musica – afferma Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo HERA –. Per questo il Gruppo Hera ha scelto con piacere anche quest’anno di sostenerne la programmazione, che trova sempre ottimi riscontri di pubblico, abbinando la nostra partnership non soltanto alla rassegna Grandi Interpreti ma anche, in modo particolare, all’esibizione di una delle maggiori orchestre europee, la Chamber Orchestra of Europe, che il 30 maggio si cimenterà in un programma particolarmente impegnativo».

 

Domenica 12 maggio, in convenzione con il Maggio Musicale Fiorentino, Bologna Festival offre ai propri abbonati l’occasione di assistere alla prova generale de La straniera di Bellini diretta da Fabio Luisi; Marco Tullio Giordana cura la regia di questa nuova produzione operistica del Maggio.

 

TALENTI

La rassegna Talenti, a partire dal 26 marzo, all’Oratorio di San Filippo Neri, presenta la nuova generazione di concertisti, vincitori di concorsi e allievi di rinomati maestri. Il Trio Kanon affina la sua arte interpretativa con il Trio di Parma e con l’Atos Trio; il Quartetto Werther si è distinto in diversi concorsi e si perfeziona al Conservatorio di Parma con Pierpaolo Maurizzi; il violinista Indro Borreani, allievo di Uto Ughi e Dejan Bogdanovich, suona in duo con la pianista Ginevra Costantini Negri, enfant prodige che a dieci anni si è esibita alla Carnegie Hall di New York; il pianista Gabriele Strata, allievo di Riccardo Zadra e Roberto Prosseda, è il vincitore del Premio Venezia, uno dei più ambiti concorsi pianistici nazionali.

Come ogni anno il vincitore del “Premio del Pubblico”, assegnato al miglior interprete della rassegna Talenti, tornerà ad esibirsi per il festival in autunno (12 novembre). La rassegna Talenti si realizza grazie al contributo della Fondazione del Monte.

 

IL NUOVO L’ANTICO

«Apologia del Quartetto. Dalle avanguardie storiche ai giorni nostri» e «Bach versus Händel. Due vite parallele», sono i progetti in cui si articola la rassegna Il Nuovo l’Antico a partire dal 18 settembre, negli spazi dell’Oratorio di San Filippo Neri.

 

APOLOGIA DEL QUARTETTO. Cinque concerti attraverso la letteratura per quartetto d’archi del Novecento e dei nostri anni. A partire da mercoledì 18 settembre si ascolteranno il Quartetto Noûs, il Quartetto Guadagnini, il Quartetto Jean Paul, il Quartetto Lyskamm e Mdi Ensemble, in programmi espressamente preparati per Bologna Festival. Webern, Berg, Bartók, Janáček, Šostakovič, Hindemith, Dutilleux, Ferneyhough, Cage, Carter, Crumb, Kurtág, Ligeti, Lachenmann, Holliger, Gubaidulina, Malipiero, Donatoni, Gervasoni, Vacchi, Stroppa. «I maggiori compositori delle avanguardie storiche e del nostro tempo hanno trovato nel quartetto d’archi il loro ideale laboratorio sperimentale – precisa il direttore artistico Mario Messinis – persino nell’età del predominio tecnologico le opere per questo complesso hanno continuato a mantenere un forte legame con il passato».

 

BACH versus HÄNDEL. Nei quattro concerti, pensati in connessione con l’esecuzione del Solomon di Händel, si propongono pagine vocali e strumentali dei due massimi compositori dell’epoca barocca, nati entrambi nel cuore della Germania luterana a distanza di appena un mese. Bach ed Händel tuttavia non si incontrarono mai: carriere e stili di vita diversissimi ma entrambi maestri nella scrittura del contrappunto e nei generi della cantata, della sonata, del concerto e dell’oratorio. Ensemble e solisti invitati per questo ciclo di concerti sono tutti specializzati nelle prassi esecutive antiche, dalla Venexiana al soprano Roberta Invernizzi, dall’ensemble La Risonanza all’Arsenale Sonoro, il gambista Patxi Montero, la violoncellista Elinor Frey e la clavicembalista Paola Poncet.

 

CARTEGGI MUSICALI

Ciclo di approfondimento culturale, Carteggi musicali si propone di evidenziare gli aspetti più intimi e meno conosciuti di tre grandi musicisti, sfogliandone scritti ed epistolari: Debussy, Wagner, Mozart. A partire dal 27 febbraio ore 18.30, al Museo della Musica, letture, commenti ed esecuzioni al pianoforte affidate all’esperienza di Enzo Restagno, Giuseppe Modugno e Giorgio Pestelli. Debussy Monsieur Croche (27 febbraio); Wagner La mia vita (6 marzo); Mozart In viaggio verso Parigi. Lettere 1777-1778 (13 marzo).

 

VIAGGIO MUSICALE

Il respiro del silenzio. Viaggio in Oman con Mario Brunello

Musica e silenzio sullo sfondo di paesaggi mozzafiato, nel deserto dell’Oman conosciuto anche come il “Quarto Vuoto”. Mario Brunello ed il suo violoncello saranno le nostre guide musicali in questi giorni di viaggio che ci porteranno a Muscat e alla sua maestosa moschea, nel deserto Rub’ al-Khali, nel souq e nella fortezza di Nizwa per poi giungere alle montagne incantate del Jebel Akhdar.

Dal 15 al 20 novembre. Voli da Malpensa. Trasferimenti in jeep, cammelli o a piedi.

Informazioni dettagliate sul programma del viaggio presso la segreteria di Bologna Festival a partire dal 30 gennaio.

 

SOSTENITORI

Bologna Festival 2019 è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, main sponsors Gruppo HERA, G.D, Alfasigma, official sponsors Azimut, Carisbo, Valsoia, Unicredit, BRT Corriere Espresso dpdgroup, Ima, Gruppo Industriale Maccaferri, Alternative Group, participating sponsors Confindustria Emilia, BPER Banca, Coop Alleanza 3.0, Unipol Banca, Galotti, PIR Group, Confcommercio Ascom Bologna, Maria Luisa Vaccari, Stefauto Mercedes-Benz, partner tecnici Area Broker Consulting-QZ, Galleria Cavour, Isolani media partner RAI Radio3, Classica HD su Sky canale 136, Rete Toscana Classica, QN Il Resto del Carlino, Magazzini Sonori; Soci e Amici di Bologna Festival.

 

 

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Prelazione abbonati  sino al 26 gennaio / Vendita nuovi abbonamenti dal 1° febbraio

Vendita singoli biglietti e Carnet 3 concerti Grandi Interpreti dal 23 febbraio presso la Biglietteria del Teatro Manzoni e online su www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.com.

Biglietteria Teatro Manzoni, Via de’ Monari ½ tel 051 6569672 da martedì a sabato ore 15 – 18.30