Bologna Rocks: il percorso in bici alla scoperta di Bologna, Città della Musica

Tutti in bici a Bologna. Il successo dei primi giorni di Mobike ha ispirato questo bell’articolo e percorso proposto da Simona Larghetti
di Dynamo….con partenza​ da Dynamo!

Il nostro tour in bicicletta parte dalla Velostazione Dynamo alla scoperta della storia dei musicisti che hanno vissuto e si sono ispirati a Bologna dal ‘7000 ad oggi.

In Velostazione infatti c’è un’opera realizzata da giovanissimi artisti del Liceo Isart che recita il famoso motto “Largo all’Avanguardia”, il titolo di una delle più famose canzoni degli Skiantos, il gruppo bolognese che ha spalancato le porte del punk rock italiano. Da via Indipendenza ci dirigiamo verso il centro storico, arrivando alla famosa Osteria del Sole, in vicolo Ranocchi, dove da 50 anni si ritrovano i musicisti più conosciuti del rock e del pop bolognese: dagli Skiantos a Samuele Bersani.  

Rimanendo in centro, si passa da “Piazza Maggiore”, ovvero la famosa Piazza Grande cantata da Lucio Dalla in una delle sue canzoni più famose, 4 marzo ‘43. Da qui ci si può allungare facilmente su Piazza de’ Celestini, passando per via D’Azeglio. Un balconcino pieno di fiori, le persiane chiuse:  questa è la casa in cui ha vissuto Lucio Dalla, il cantautore bolognese italiani più famosi al mondo, la sua sagoma è ritratta sul muro, mentre prende il volo suonando il sax.

Rimanendo sempre in zona, si può pedalare dall’altra parte della Piazza, verso via Caprari: al civico 3 intorno alla metà degli anni ’50, Alberto Alberti, storico fondatore del Bologna Jazz Festival, inaugurò il suo “Discoclub“, il primo negozio di dischi jazz di importazione in Italia, un laboratorio di un leggendario festival jazz e il luogo d’incontro di molti musicisti di fama internazionale. Oggi il Bologna Jazz Festival è tornato ad essere un’istituzione. Continuando su via Orefici i più grandi musicisti Jazz del mondo che hanno suonato a Bologna sono ricordati dalle stelle di marmo intarsiate sulla strada: Chet Baker, Miles Davis e naturalmente Lucio Dalla.

Per ritrovare la storia fin dalle sue origini della Musica a Bologna, ci spingiamo fino alle 2 torri, simbolo della città, e deviamo su Strada Maggiore, fermandoci al Museo internazionale della Musica, orgoglio della città, inaugurato nel 2004 all’interno di Palazzo Sanguinetti.

La raccolta libraria conservata qui è una delle più prestigiose a livello mondiale, in particolare per la storia della musica dal Quattro al Settecento. Questo grazie al più grande teorico della musica del XVIII secolo, il bolognese Giambattista Martini. Nel 2006 Bologna è stata riconosciuta dall’Unesco città creativa della musica, seconda in Europa solo a Siviglia.

foto di Giovanna Fiorentini

Da Strada Maggiore proseguiamo verso la Porta e svoltiamo a destra su Vicolo Posterla. Qui si affaccia Palazzo Carrati, dove risiede l’Accademia Filarmonica, la più antica istituzione musicale di Bologna, la quale contribuì a rendere Wolfgang Amadeus Mozart il compositore più universale della storia della musica occidentale. Fondata nel 1666 dal conte Vincenzo Carrati, nel Settecento acquistò rinomanza tale in Europa che nell’ottobre del 1770 Amadeus, appena quattordicenne, volle sostenere gli esami per accedervi. Mozart non possedeva ancora appieno le regole del contrappunto e la sua prova non risultò del tutto conforme ai rigidi canoni accademici; Padre Giambattista Martini, il teorico della musica e compositore bolognese più erudito del XVIII secolo, intuì il genio del ragazzo e fu lui a suggerirgli di nascosto la versione corretta del compito.

Ritornando su Strada Maggiore, la percorriamo fino alla Porta e usciamo finalmente dal centro! Giriamo a sinistra sul viale sfruttando la pista a ciclabile al centro detta “la tangenziale delle biciclette” fino a Porta San Vitale, qui svoltiamo verso sinistra in via Zanolini e proseguiamo su via Zaccherini Alvisi e poi ancora a sinistra, sfruttando il percorso ciclopedonale di via Sante Vincenzi fino a via Paolo Fabbri, dove all’incrocio con via Musolesi si trova la storica trattoria “Da Vito”, luogo che ha ispirato Francesco Guccini, frequentatore di sempre, per l’album “Via Paolo Fabbri 43” che secondo la rivista Rolling Stone è al 29° posto tra i cento dischi italiani più venduti.

Ripercorrendo fino in fondo via Paolo Fabbri, torniamo svoltando a sinistra a percorrere via Massarenti verso Porta San Vitale. Giunti alla porta svoltiamo questa volta a destra risalendo verso Porta San Donato, e da qui giriamo su via Irnerio, svoltando a sinistra su via Indipendenza. Ci troviamo di fronte all’Arena del Sole, il maggiore teatro stabile di Bologna ricostruito a metà degli anni ‘90 dopo un lunghissimo cantiere.

Nel 1988 nasce infatti, in uno scantinato a due piani sul retro del teatro, l’Isola nel Kantiere, il centro sociale che divenne il più avanzato laboratorio di sperimentazione dell’hip hop e del rap italiano. Qui, ogni primo sabato del mese, si svolgevano serate chiamate Ghetto Blaster, dal nome del famoso stereo portatile, happening senza fine animati da dj, rappers e graffitisti durante i quali il microfono e il palco erano aperti a tutti.

Nel 1990 esce Stop al Panico! il primo album Hip Hop italiano, autoprodotto dall’Isola Posse All Star, un collettivo variegato di musicisti e rapper nato all’interno dell’Isola nel Kantiere. A Bologna sono nate le esperienze musicali più significative del genere, ma anche brand di streat wear, etichette musicali, distributori di spray e negozi specializzati.

Da via Indipendenza, possiamo ritornare verso la Stazione e riportare la nostra bicicletta a Dynamo.

DYNAMO VELOSTAZIONE 

Dynamo, la Velostazione di Bologna, è la casa di tutti i ciclisti urbani: un luogo dove parcheggiare la bici per chi deve prendere il treno, con un servizio di parcheggio custodito all’avanguardia che nei tre anni di attività ha registrato 50.000 parcheggi bici. Ma Dynamo offre anche tutti gli altri servizi necessari a chi pedala in città: accessori, possibilità di farsi riparare la bici da professinisti o in autonomia gratuitamente nella ciclofficina popolare, gonfiaggio ruote e punto informativo del Bike Sharing Mobike per chi non vuole usare una bici propria. Anche per i turisti non manca niente: noleggio di bici di ogni tipo, mappe, informazioni e un spazio Viaggiatori con wifi e punto relax. In estate l’area eventi offre attività e intrattenimento di ogni tipo, diventando un vero e proprio ritrovo per chi ama uno stile di vita sostenibile.