TERRITORI DA CUCIRE 2022 alle Ariette

22 giugno-20 luglio 2022 – ottava edizione

PACE NELLA TERRA per un teatro di comunità
Dopo aver vissuto in questi ultimi anni le piazze di Valsamoggia con il teatro di comunità di Territori da cucire, quest’anno il Teatro delle Ariette realizzerà l’ottava edizione del progetto alle Ariette, in via Rio Marzatore, con un programma intitolato “Pace nella terra. Per un teatro di comunità” dal 22 giugno al 20 luglio, con il patrocinio del Comune di Valsamoggia.

L’abbandono delle piazze, la ricerca della pace nella terra, la rinuncia ai finanziamenti pubblici rappresentano per le Ariette una scelta quasi “francescana” che segna una svolta nel percorso della Compagnia: «Per sette anni ci siamo mossi come l’ago e il filo – scrivono Stefano Pasquini e Paola Berselli – da un estremo all’altro del territorio del nostro comune prima, di piazza in piazza poi. Quest’anno stiamo fermi. Il mondo corre troppo forte in questi ultimi anni: la pandemia, la guerra. Abbiamo bisogno di pace e abbiamo pensato di cercarla nella terra. Quella terra che sta sotto i nostri piedi, che calpestiamo ogni giorno, quella che ci nutre e ci accoglie, dove vivono anche i lombrichi e le lucciole… Quest’anno invitiamo tutti alle Ariette, nel cuore del Marzatore. Vogliamo vivere insieme il ritmo e il respiro di questa valle umida e fresca, bella soltanto di una bellezza selvatica».

Saranno il Teatro e i Campi gli spazi che ospiteranno due spettacoli molto amati della Compagnia: “Trent’anni di grano. Autobiografia di un campo” (22 e 23 giugno ore 20) e “Teatro da mangiare?” (29 e 30 giugno ore 20).

A questi seguiranno tre serate intitolate “DEL GUARDARE LONTANO. Esperimento per un teatro di comunità” (6, 13, 20 luglio) con il Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale e i cittadini del Laboratorio del Teatro di Comunità, ispirate alle favole di Giuliano Scabia tratte dal suo Teatro Vagante e dai Canti del guardare lontano. Ogni sera, alle ore 20, in apertura di serata, nel punto più alto dei campi delle Ariette, la piccola spianata chiamata Teatro all’Aperto, sarà presentato un canto diverso con il seguente ordine: Canto della vita indistruttibile anno 2016Canto del paradiso anno 2017Canto del monaco Silvano anno 2020.

L’incontro tra le Ariette e Giuliano Scabia, che risale al 2004, è segnato dall’invio per posta, ogni anno fino al 2020, di un regalo di Giuliano: un suo libretto illustrato da Riccardo Fattori, con le “favole”, o meglio “canti”, periodici tasselli del suo inafferrabile “Teatro Vagante”, in cui era contenuta tutta la tradizione delle favole, dei Maggi e di un teatro popolare orale, antico e potente, reinventato e reso profondamente contemporaneo dalla sua meravigliosa immaginazione poetica e filosofica. Racconti popolati di animali, fiumi, alberi e pianeti parlanti, di cavalli, cavalieri, tavole rotonde, gorilli e muratori, in una fantasmagorica girandola autobiografica immaginaria che porta sempre a un lieto fine sui monti dell’Appennino. Proprio tre di questi libretti, insieme ai partecipanti del Laboratorio, verranno attraversati in forma di coro, tante voci diverse per un solo racconto, tre “favole filosofiche” per grandi e bambini, divertenti, leggere e profonde come solo le parole dei grandi poeti sanno essere.

Non mancherà una grande tavola, la Tavola della Pace, una lunga tavolata comune allestita di fianco al Teatro per incontrarsi, parlare, ascoltare e mangiare qualcosa di ciò che la terra delle Ariette offre.

E per chiudere Beckett, scelto per la sua lucida e spietata capacità di raccontare la nostra condizione e per la sua incondizionata dichiarazione d’amore verso tutti gli esseri umani. Ogni sera saranno proposti tre frammenti diversi, tratti o ispirati da Aspettando Godot: Vladimiro ed Estragone vengono interpretati dai clown creati dai partecipanti al Laboratorio Permanente, con i quali è stato intrapreso un percorso di ricerca sull’opera beckettiana vista attraverso la maschera del clown, dando vita ad una serie di sketch divertenti e profondi, capaci di far ridere della condizione assurda delle nostre vite e di commuovere nell’espressione del disperato bisogno d’amore che abbiamo tutti.

INFO E PRENOTAZIONI
Tel. 051 6704373/670489 – Whatsapp cell. 338 8389138
Trent’anni grano Teatro da mangiare?  ingresso 20,00 Euro
Del guardare lontano 1-2-3   ingresso 5,00 Euro
www.teatrodelleariette.it – info@teatrodelleariette.it

FB @Teatro delle Ariette Ig @teatrodelleariette

Programma

22 – 23 giugno ore 20
Teatro delle Ariette
TRENT’ANNI DI GRANO Autobiografia di un campo

29 – 30 giugno ore 20
Teatro delle Ariette
TEATRO DA MANGIARE?

6 luglio ore 20
Teatro di Comunità
DEL GUARDARE LONTANO 1

13 luglio ore 20
Teatro di Comunità
DEL GUARDARE LONTANO 2

20 luglio ore 20
Teatro di Comunità
DEL GUARDARE LONTANO 3 

TERRITORI DA CUCIRE 2022 ottava edizione
direzione artistica e organizzazione TEATRO DELLE ARIETTE
progetto e direzione artistica Paola Berselli, Stefano Pasquini
organizzazione Irene Bartolini, Paola Berselli