Bologna Festival riparte con Isabelle Faust

Domenica 16 maggio ore 17 e ore 20, al Teatro Manzoni, la violinista Isabelle Faust inaugura la quarantesima stagione di Bologna Festival con l’esecuzione integrale delle Sonate e Partite per violino di Bach. Capolavori con cui si sono cimentati tutti i grandi violinisti, le Sonate e le Partite di Bach si rinnovano nell’astratta purezza di suono di Isabelle Faust, che già nel 2012 ne offrì a Bologna Festival una memorabile esecuzione. Nel concerto delle ore 17 Isabelle Faust esegue le Sonate e Partite BWV 1001-1003; a seguire, nel concerto delle ore 20, le Sonate e Partite BWV 1004-1006 con la celebre Ciaccona.
La musica di Bach interessa da qualche anno la ricerca interpretativa di Isabelle Faust, sviluppata a partire dalle fonti manoscritte. Sulla base di accurati approfondimenti filologici ha sviluppato diversi progetti bachiani: l’integrale delle Sonate e Partite per violino solo, le Sonate per violino e clavicembalo BWV 1014-1019 insieme a Kristian Bezuidenhout e diversi Concerti per violino (Sinfonie, Ouverture, Sonate a tre) con l’Akademie für Alte Musik Berlin.

Biglietti in vendita online su www.bolognafestival.it e presso la biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E dal lunedì al sabato ore 9-18.Tel 051 231454). Il giorno stesso del concerto presso la biglietteria del Teatro Manzoni a partire dalle ore 15.

Informazioni: Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it

Isabelle Faust. Tra le maggiori violiniste dei nostri giorni, Isabelle Faust è un’interprete di grande versatilità, capace di affrontare le tecniche e gli stili più diversi. Il suo repertorio, come solista e camerista, spazia dalla musica antica alla letteratura classica, dalle avanguardie del Novecento alla musica contemporanea. Nei suoi programmi trovano spazio i Concerti per violino di Bach e Mozart come i Kafka Fragmente di Kurtág o prime esecuzioni di opere di Péter Eötvös, Brett Dean, Ondřej Adámek e Oscar Strasnoy. Giovanissima ha vinto il Concorso Leopold Mozart e il Concorso Paganini, avviando subito una brillante carriera che l’ha vista collaborare con le orchestre e i direttori di maggior rilievo. Ha suonato con i principali complessi sinfonici internazionali, tra cui Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Chamber Orchestra of Europe, Orchestre de Paris, Orchestra of the Age of Enlightenment, Freiburger Barockorchester, Il Giardino Armonico, NHK Symphony Orchestra e Mahler Chamber Orchestra. Claudio Abbado, Frans Brüggen, Bernard Haitink, John Eliot Gardiner, Philippe Herreweghe, Daniel Harding, Mariss Jansons, Giovanni Antonini, Andris Nelsons sono solo alcuni dei direttori con cui ha collaborato. Nel 2012 ha ottenuto il Premio Abbiati quale miglior solista per l’esecuzione dei Concerti di Beethoven, Mozart e Berg con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Ugualmente significative le collaborazioni in ambito cameristico con musicisti come Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Mario Brunello, Steven Isserlis o Alexander Melnikov con cui collabora abitualmente per concerti o incisioni discografiche.
Nella sua discografia si distinguono l’integrale delle Sonate e Partite di Bach, pagine cameristiche di Schubert, Schumann, Brahms, le Sonate di Bartók. Ha registrato le Sonate per violino di Mozart con il fortepianista Kristian Bezuidenhout e i Concerti per violino di Mozart con Il Giardino Armonico. Con il pianista Alexander Melnikov ha registrato le Sonate per violino di Mozart, Beethoven e Brahms. Diverse le registrazioni dedicate a Bach: oltre all’integrale delle Sonate e Partite per violino solo si distinguono le Sonate per violino e clavicembalo BWV 1014-1019 insieme a Kristian Bezuidenhout e diversi Concerti per violino (Sinfonie, Ouverture, Sonate a tre) con l’Akademie für Alte Musik Berlin. Recente la pubblicazione del Concerto per violino di Mendelssohn con la Freiburger Barockorchester diretta da Pablo Heras-Casado. Numerosi, i riconoscimenti ottenuti dalla critica (Gramophone Award, Diapason d’Or, Echo Klassik, Record Academy Award).
Isabelle Faust si è esibita per la prima volta al Bologna Festival nel 1994, tornando nelle stagioni successive come solista o con orchestra, protagonista nel 2010 del “Ritratto d’artista” a lei dedicato e nel 2012 di una memorabile esecuzione dell’integrale della Partite e Sonate di Bach. Nella stagione 2020-2021 è artista in residenza al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles.

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