Un caffè con Simona Gavioli: camminare con l’arte e con lentezza

Camminare con l’arte e con lentezza.

Un caffè con Simona Gavioli, critico d’arte e curatore indipendente, direttore artistico di BOOMing Contemporary Art Show, da tempo sul territorio bolognese, ma non solo!

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Simona, qual è il suo posto preferito per fare colazione a Bologna?

Grazie mille per questo caffè! Il mio posto preferito in città per fare colazione è, fin da quando ero ragazzina, Capo Nord in via Murri perchè secondo me ha l’arabica migliore della città.
E’ proprio il mio posto del cuore.

Cosa prendi?

Il caffè arabica! Non sono una grande amante di brioche ma del caffè sì e qui incontra il mio gusto: ne prendo fino 7 al giorno…

Simona cosa è cambiato durante il lockdown nel tuo lavoro, nella tua vita e come hai scelto di rigenerarti in questo periodo e per il futuro?

Ho trascorso il lockdown da sola in casa per tutto il tempo e ho letto circa 30 libri. Per la prima volta nella mia vita ho avuto il tempo di leggere tanto. Ho scritto un sacco di progetti;  lo faccio sempre, ma devo dire che quasi 70 giorni reclusa in casa mi hanno dato la possibilità di mettere a fuoco meglio alcune cose.
Come il lockdown ha cambiato la mia vita? In realtà è cambiata un po’ quella di tutti. Inizialmente mi ha un po’ abbacchiato, perché era abituata a viaggiare continuamente in Italia e In Europa e dal 28 di febbraio non ho più fatto un viaggio all’estero. Nell’era pre-COVID19  passavo metà della mia vita e delle mie giornate tra Italo, Trenitalia e vari voli perché lavoro anche a Catanzaro ( Simona è membro del Comitato scientifico del MARCA Marca – Museo delle Arti di Catanzaro). Da fine febbraio ho preso solo un’ Alta Velocità, una emozione  incredibile!

E’ cambiato il mio modo di relazionarmi con il lavoro. Sto prendendo le cose con un pochino più di calma, sto riflettendo molto, sto lavorando sempre tantissimo perché sono una bulimica, nell’accezione più positiva del termine e una amante  dell’arte sfegatata ! Ho cambiato le modalità di costruire gli eventi in sicurezza, ho capito ancora di più che è meglio poco ma fatto con una maggiore qualità che tanto!  Credo che questo sia stato uno dei più grandi cambiamenti, riappropriarsi della lentezza! Mi sono riappropriata della lentezza! L’elogio alla lentezza di Nietzsche è entrato nella mia vita cosa che prima Insomma non era!

Qualità positive della lentezza ?

Vedi le cose meglio, le puoi studiare meglio, puoi godertele di più!

Sono una grande sostenitrice della camminata perchè sono curiosa e quindi in questo periodo ho ancora di più capito che dobbiamo camminare lentamente, riflettere,  guardare con il nasino all’insù, avere curiosità e avere anche ancora più coraggio nello scovare posticini nuovi, idee nuove.

La creatività e l’arte come strumento principe di resilienza?

Assolutamente si! Sono sempre stata una donna resiliente. Devo dire che chi fa questo lavoro e si occupa d’arte e di eventi con grandi numeri di affluenza deve essere una persona resiliente. Non è stata l’unica occasione nella mia in cui l’arte e la creatività mi hanno salvato, ma mi ha salvato, in questo lockdown, avere a che fare con i miei libri, i miei progetti, pensare a un futuro con l’arte, con la cultura. la trasmissione della conoscenza secondo me, ancora più di prima, deve essere il motore che ci fa andare avanti!

Che cosa ti aspetteresti di più dalle istituzioni?

Coraggio! Io vorrei più coraggio perché le cose si possono fare. Dobbiamo inventarci delle modalità diverse per fare eventi, per inaugurare le mostre, per fare festival, concerti…

Non si può cancellare la cultura! Se cancelli la cultura cancelli non solo il grande patrimonio italiano ma cancelli anche il capitale umano che abbiamo, cancelli qualsiasi prospettiva di futuro, la bellezza! La bellezza è una promessa di felicità ….assolutamente non puoi

Grazie Simona Gavioli In bocca al lupo per il prossimo BOOMing che ci sarà 

Esatto, ci sarà! Vi lancio la parola d’ordine…querencia

Scopriremo che cosa sarà nel 2021.Grazie buon caffè 

Grazie a te Ciao

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