Xing/Live Arts Week IX

THIS INSTEAD
martedi 22 + mercoledi 23 settembre 2020 h 18>22
sound performance, prima italiana
in movimento a Bologna
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K(h)ar-t- from Khot to Krutch to Vhod. I’m not, I’m knot
da sabato 18 a mercoledi 23 settembre h 19>23
videoinstallazione, prima italiana
LOCALEDUE – Bologna

Xing/Live Arts Week presentano a Bologna YEAH YOU, ovvero Gustav Thomas ed Elvin Brandhi, formazione artistica composta da padre e figlia. Originari del Galles, si spostano in un itinerario in continua evoluzione, compiendo escursioni musicali e geografiche improvvisate a bordo di quella che hanno loro stessi battezzato Kh-art (Car-art).

YEAH YOU erano annunciati tra gli ospiti di Live Arts Week IX, edizione che non ha potuto mantenere la sua promessa di incontro per le date previste dal 26 marzo al 4 aprile 2020, e che ora si riconfigura partendo proprio da questo progetto in movimento che ha ripreso il suo percorso.

Martedi 22 e mercoledi 23 settembre 2020, dalle h 18 alle 22, il duo presenta la sound performance urbana THIS INSTEAD che si svolge seguendo il movimento della loro Kh-art(Car-art), per la prima volta in Italia. Come accompagnamento del progetto live, da venerdi 18 a mercoledi 23 settembre dalle h 19 alle 23, negli spazi di LOCALEDUE è installato l’in-car video K(h)ar-t- from Khot to Krutch to Vhod. I’m not, I’m knot, un concerto registrato durante un loro tragitto compiuto in auto da Utrecht ad Amsterdam. Il video è stato scelto dall’archivio di centinaia di riprese del duo fatte nel corso del tempo.

L’auto familiare, oggetto progettato per facilitare gerarchicamente il passaggio intergenerazionale, ottimizzando al contempo le attività domestiche/commerciali, diventa, nel lavoro di YEAH YOU, un object-trouvé futuristico. Questa famiglia nucleare ribalta, da dentro, la funzione convenzionale del mezzo, destinandolo a ospitare un progetto inclusivo. Ne deriva un’arte portabile su quattro ruote che nasce dal desiderio di creare in qualsiasi condizione e tempo. Il progetto riflette così sul significato di social drive (letteralmente sulla spinta sociale, ma anche su cosa comporti l’atto del guidare e l’interdipendenza tra guidatore e guidato) e sullo smantellamento del sistema normativo famiglia/realtà.
In una serie di CAR)T performance in diverse zone della città, l’azione del duo oscilla tra la vita quotidiana e l’impraticabilità pratica di un veicolo che si trasforma da mero mezzo di trasporto a uno spazio dedicato allo scambio sociale. Il pubblico potrà seguirne dal vivo gli spostamenti nel corso di 4 ore tramite gli aggiornamenti trasmessi in tempo reale e collegati alla pagina Fandom Wiki del live, THIS INSTEAD, usando in maniera effimera uno strumento libero.
L’auto costituisce uno stage dinamico, con lui al volante e lei come passeggera: dall’abitacolo esce un noise-pop lo-fi con basi distorte che fungono da piattaforma per i flussi di coscienza, furiosi, profondi o non-sense, cantati da Elvin.

Un auto THIS INSTEAD 
Un negozio THIS INSTEAD 
Una forma THIS INSTEAD

Il metodo di base di THIS INSTEAD implica che qualsiasi situazione sia re-interpretabile (prima che tu possa essere reinterpretato all’infinito).

YEAH YOU è una diade padre/figlia, originari del Galles ma cittadini del mondo, tra Vienna e Kampala, Berlino, il Cairo e Newcastle. Il loro progetto musicale è estremamente libero e leggero, si può mettere in opera approfittando di spostamenti in auto di qualunque genere (fare la spesa, andare in tour). Si immergono in questo modo nell’entropia determinata da un flusso di vita improvvisato, che è anche il loro modo di affrontare questioni di politiche identitarie. “Si tratta di sviluppare un approccio alla performance che la sradica dall’inquadramento che la vuole ‘separata’ da ciò che si pensa sia la vita quotidiana”. Con il fondato sospetto che le routine siano soffocanti, questo duo soddisfa l’impulso di creare indiscriminatamente, portandosi in giro mini-speakers, dittafoni, campionatori, videocamera e microfono – più che sufficienti ai loro scopi. E’ il gesto moderno di musicisti nomadi che viaggiano senza altri strumenti se non quelli per registrare.  Il suono di YEAH YOU si sviluppa sulle basi distorte di Gustav che fungono da piattaforma instabile su cui Elvin performa i suoi flussi di coscienza.
Hanno partecipato a festival internazionali tra cui Borealis, Sonic Acts, Counterflows, Supernormal. Hanno al loro attivo due LP, Id Vendor e KRUTCH per la Slip UK/Berlin, e la cassetta in edizione limitata KHOT per Alter/Opal Tapes. Dal 2013 Elvin Brandi (aka Freya Edmondes) è attiva anche in solo come poetessa, sound-artist e producer, e in una molteplicità di collaborazioni con musicisti improvvisatori. Nel 2017 le è stato assegnato il premio PRS Oram Award per musiciste innovatrici, con una commissione produttiva al BBC Radiophonic Workshop, ed è parte di SHAPE platform 2020.
soundcloud.com/yeahyou1  https://thisinstead296207126.wordpress.com


Live Arts Week dà spazio ad atletiche esistenziali: non antepone l’arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. Raccorda e permette di attraversare pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
Live Arts Week è ideato e realizzato da Xing, organizzazione culturale con base a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
Live Arts Week pubblica un quaderno con interventi di artisti, critici, osservatori e teorici: non è una guida accompagnatoria né un catalogo strettamente inteso. Sono materiali eterogenei, frutto di un lavoro di assemblaggio, produzione e prelievo dal flusso complessivo del mondo culturale dell’inizio del XXI secolo. Il quaderno di Live Arts Week IX, che segue i percorsi possibili che non hanno potuto svolgersi negli spazi reali della settimana delle arti dal vivo, è anche scaricabile online nell’area press del sito www.liveartsweek.it/2020/it/press/.

L’immagine di Live Arts Week 2020 è di Invernomuto.