CUORE D’ITALIA L’estate appesa a un filo

 20 serate all’aperto, 20 proiezioni cinematografiche, 10 spettacoli dal vivo, 10 serate per un Epistolario dei poeti del 2020, 5 concerti delle ragazze della trap, 5 installazioni di fiber art nel parco, 5 “ritratti d’Italia” con testimoni del nostro tempo

 Teatri di Vita 2 luglio-2 agosto 2020

Il tradizionale appuntamento con il festival internazionale di “reportage” di Teatri di Vita cambia segno alla sua 15esima edizione. Questa “estate appesa a un filo” ci porterà in un Paese straniero: l’Italia.

Il festival “Cuore d’Italia” prenderà il via giovedì 2 luglio e terminerà domenica 2 agosto: 20 serate (dal giovedì alla domenica) con teatro, danza, musica, cinema, arte, scrittura, incontri, cibo e relax, per riscoprire un Paese che vuole rialzarsi dopo il lockdown. Tutto avverrà negli spazi all’aperto del Parco dei Pini e di Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333;www.teatridivita.it; nuova app scaricabile dal sito), con le distanze e le norme di sicurezza garantite dal filo di Arianna che delimiterà spazi e percorsi.

 

Ecco in sintesi il programma, partendo dalle novità di questa edizione:

 

– esplorazione del panorama della trap italiana attraverso le più significative interpreti: cinque concerti (ogni venerdì) delle “ragazze di città” McNill. Chadia Rodriguez, Nibirv, Leslie e Beba;

 

– esplorazione della “fiber art”, con cinque installazioni di arte tessile all’aperto nel Parco dei Pini (una a settimana), ad opera di cinque tra le artiste più importanti: Daniela Frongia, Elvezia Allari, Glria Campriani, Patrizia Polese e Susanna Cati, a cui si aggiunge la coperta “Mettiamoci una pezza” segno della rinascita de L’Aquila dopo il terremoto;

 

Ritratti d’Italia, ovvero cinque incontri con testimoni del nostro tempo, ogni giovedì: l’avvocata dei diritti lgbt Cathy La Torre, monsignor Matteo Zuppi, il leader delle Sardine Mattia Santori, l’attivista Cecilia Strada, l’infettivologa Adriana Ammassari e il giornalista Luca Ponzi.

 

Epistolario del 2020 attraverso le “Lettere dal fronte interno” scritte e lette dai poeti di Bologna per osservare lo stato presente, in dieci serate (ogni giovedì e venerdì);

 

10 spettacoli dal vivo (sabato e domenica), iniziando con la danza di Silvia Gribaudi, e continuando con il teatro di Teatro delle Albe/Luigi Dadina, Vetrano e Randisi, Fanny & Alexander, Ateliersi, Patrizia Bernardi, Macellerie Pasolini, Davis Tagliaferro, Irene Serini e con un omaggio ad Antonio Tarantino, scomparso lo scorso aprile, con la riproposizione di “Cara Medea” conFrancesca Ballico.

 

20 proiezioni cinematografiche (ogni sera), divise in quattro sezioni:

+ giovedì MareMuro, per parlare di “muri”, di migranti, di confini e di umanità: documentari e fiction ci porteranno in territori caldi: il muro Marocco-Spagna di Melilla (Les sauteurs, documentario pluripremiato), la Palestina (Mafak, dalla Mostra del Cinema di Venezia), la Libia (selezione di corti di giovani registi libici), la Siria dei Curdi (corti e mediometraggi), l’Albania contemporanea (Rotta contraria);

+ venerdì Italia, con una selezione di film notevoli ma poco visti del cinema italiano prodotti tutti nel 2019, con la partecipazione dei rispettivi registi: Federico Bondi (Dafne), Emiliano Aiello e Ludovica Andò (Fortezza), Giuseppe Carrieri (La metamorfosi), Karole Di Tommaso (Mamma + mamma) e Alberto Castiglione (Divina);

+ sabato Eventi, con film italiani di particolare rilievo, con Nevermind di Eros Puglielli, due film d’animazione (La famosa invasione degli orsi, di Lorenzo Mattotti; e Gatta Cenerentola di Alessandro Rak) e due film musicali (Riccardo va all’inferno di Roberta Torre; e la versione rimasterizzata del film cult Orfeo 9 di Tito Schipa jr del 1973 con il debutto assoluto di Renato Zero e Loredana Bertè);

+ domenica Documenti, ovvero documentari italiani, anch’essi prodotti tutti nel 2019: Normal di Adele Tulli, che la rivista “Wired” ha inserito nella top ten dei 10 film migliori del 2019 a livello internazionale; L’apprendistato di Davide Maldi; Noi, Antonio di Paolo Perlotti (che rientra nell’omaggio ad Antonio Tarantino); Dicktatorship di Gustav Hofer e Luca Ragazzi sui rapporti sessisti e di potere tra uomo e donna nell’Italia contemporanea.

 

Il festival “Cuore d’Italia” rientra nel festival “Bologna Estate 2020” del Comune di Bologna, ed è sostenuto con il contributo dellaRegione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte. Inoltre parte del festival rientra nel progetto internazionale “MareMuro” sostenuto dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

Anche per questa edizione il festival di Teatri di Vita gode della “Effe Label” data dall’associazione dei festival europei ai festival di particolare importanza.

 

Per il festival esiste un abbonamento complessivo a 39 euro. Il biglietto giornaliero è di 12 euro. Film: 6 euro.