“Navile x per 2”, dal 14 dicembre il Corridoio del Bramante di Palazzo d’Accursio ospita la mostra fotografica di Luca Capuano e Fabio Mantovani

Il progetto,nato da un’idea di Vivere Mercato Navile, racconta attraverso il paesaggio urbano, le trasformazioni della Bolognina

Dieci architetture, due fotografi, un quartiere: è questa la sintesi del progetto da cui nasce la mostra fotografica “Navile x per 2”, allestita lungo il Corridoio del Bramante di Salaborsa, in Piazza Nettuno 3

L’ esposizione, che si potrà visitare fino all’ 11 gennaio 2020, è una delle prime sperimentazioni di allestimento temporaneo nel Corridoio del Bramante, uno degli spazi in trasformazione che, a partire dai prossimi mesi, ospiteranno le installazioni interattive del nuovo polo della cultura e della partecipazione che sta nascendo nel cuore del Quadrilatero della Cultura nell’ambito del progetto ”Laboratorio Aperto”, coordinato da Fondazione Innovazione Urbana.

Il progetto fotografico, promosso dal Comitato Vivere Mercato Navile, con il contributo del Comune di Bologna e la partnership di Fondazione per l’Innovazione Urbana e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, indaga e racconta le trasformazioni di un quartiere, il Navile, attraverso lo sguardo di due fotografi: Luca Capuano e Fabio Mantovani.

Le 34 foto esposte sono una selezione tratta dal libro “Navile x per due”, recentemente pubblicato – con l’introduzione di Valentina Orioli e Rita Finzi e i contributi dell’architetto Piero Orlandi e della curatrice Viviana Gravano docente di storia dell’arte – che comprende oltre 250 scatti dei due fotografi.

Le opere fotografiche di Fabio Mantovani e Luca Capuano, affrontano in maniera soggettiva il contesto urbano, restituendo un’immagine pulita dell’architettura moderna concentrata in Bolognina. Il progetto fotografico si concentra su alcune delle architetture che negli ultimi anni stanno cambiando il volto di quest’area storica della città e che testimoniano la trasformazione urbana e sociale che sta vivendo. Tra queste il Memoriale Shoah, il People Mover, la sede Illumia, The Student Hotel, la Casa della Salute, Palazzo Bonaccorso, la Trilogia Navile, il Museo di Ustica, il Campus Navile, lo Studentato Ergo.

I FOTOGRAFI

Luca Capuano
Ha realizzato numerosi progetti di documentazione e di analisi interpretativa del paesaggio contemporaneo commissionati da enti pubblici, fondazioni private, Musei ed Università in Italia e all’estero (Unesco, Ministero dei Beni Artistici e Culturali, Ministero degli Affari Esteri, DAAR, Royal Academy of Fine Art a Stoccolma, Provincia di Ferrara, Comune di Bologna, Provincia di Siena, Regione Emilia Romagna, Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Politecnico di Milano, Isia di Urbino, Regione Toscana, Regione Lazio, ecc…)
Ha esposto i suoi lavori di ricerca in diverse gallerie private, Musei d’Arte Contemporanea, Fondazioni e Istituti di Cultura all’Estero (Van Abbe Museum, Institut für Architektur a Berlino, Museo Pigorini a Roma, Nyuad ArtGallery di Abu Dhabi, Die Photographischen Sammlung/ SK Stiftung Kultur a Colonia, Triennale di Milano, Chicago Architecture Biennial, Seoul Biennale of Architecture and Urbanism a Seoul, Jameel Arts Center a Dubai, Museo d’Arte Contemporanea di San Gimignano, Biennale dell’Immagine di Lugano, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Casa del Mantegna a Mantova, Villa d’Este a Tivoli, Iuav, Museo d’Arte Contemporanea di San Gimignano, Les Rencontres ad Arles, Sifest, Istituto Italiano di Cultura a Santiago, Marsiglia , San Paolo, Rio de Janeiro, Barcellona, Bangkok, Parigi, Manila ed Hanoi, Singapore , Makati City, Museu Histórico e Cultural de Jundiaí a San Paolo, Casa Italiana della Cultura Zerilli-Marimo a New York, Consolato italiano di Nizza, Università Paul Valery di Montpellier, Università ELTE a Budapest, Palazzo Nazionale della Cultura a Città del Guatemala, Colombo Art Biennale in Sri Lanka, Cento cultural Borges a  Buenos Aires ecc…)
Tra i lavori esposti e/o pubblicati ricordiamo ‘Il paesaggio descritto’, ‘Refugee Heritage’, ‘Case Studio’, ‘Il Liocorno di Lescaux’,’ Scritto a macchina’, ‘Arbiter’, ‘00’,  ‘Sembrava che preparassero il deserto’, ‘Tavole di testo’, ‘Rimosso d’ Oltremare’ e ‘Un’altra storia’ nel duo con Camilla Casadei Maldini. Insegna ‘Progettazione per la Fotografia’ all’Isia di Urbino nel Triennio di Grafica e Comunicazione e nella Specialistica di Fotografia.

Fabio Mantovani
Nel settore editoriale ha pubblicato reportage di fotografia documentaria e sociale su varie riviste tra cui D-Repubblica delle donne, Panorama, Style-Corriere della Sera, Gioia, Private, e in campo internazionale Art Magazine (D), Monocle (GB), Japan Times (JP), Le Monde (F), Ojo de Pez (E).
Collabora con l’Istituto dei Beni Culturali (IBC), ha all’attivo campagne fotografiche sulle periferie urbane, sui quartieri residenziali e sulle rilevanze architettoniche del secondo ‘900. Le sue foto sono pubblicate su diverse riviste italiane e europee come Domus, Elle Decor, Corriere della sera-Living, D-Casa, Ottagono, Il Magazine dell’Architettura, Bauwelt, AW-Archiworld, Modulor e sui principali portali web dedicati all’ architettura come Europaconcorsi, Divisare, Archilovers, Vice.
Ha esposto i suoi lavori in varie gallerie e musei come Museo MAXXI di Roma, Spazio Belvedere a Milano, World Architecture Festival di Berlino, India Arch Dialogue a Nuova Dehli, Museo della Storia a Bologna, Galleria Marconi di Cupra Marittima e lo Spazio Lavì a Sarnano. Ha partecipato alla ultime due edizioni 2016 e 2018 della Mostra Internazionale di Architettura di Venezia e alla biennale europea Manifesta12 di Palermo.
Nel 2017 è tra i cinque finalisti dell’Arcaid Award, concorso internazionale dedicato alla fotografia di architettura, con una ricerca sul social housing di Hong Kong e vincitore del terzo premio al Tokyo International Photo Award –categoria Lifestyle– con un lavoro sui riti sacri nel Salento.
Le più recenti pubblicazioni sono i volumi fotografici “Cento case popolari” a cura di Sara Marini, sull’architettura sociale italiana realizzata tra gli anni ’60 e ’80 da figure come Gregotti, Rossi, De Carlo e Aymonino, “Amabili resti di architettura” a cura di Giulia Menzietti, saggio sull’architettura modernista italiana e sulla sua eredità nel presente, “Sovrascritture Urbane” a cura di Alessandro Gaiani, su dieci case history di ricondizionamenti urbani, edizioni Quodlibet e “H2O” a cura dell’Istituto dei Beni Culturali, sulle acque della Romagna-Toscana e “6.5 – Una casa” curato da Piero Orlandi sul tema del recente terremoto nelle Marche, entrambi Danilo Montanari Editore.

Navile x per 2
progetto nato da una idea di: Vivere Mercato Navile
con il contributo di: Comune di Bologna, Quartiere Navile
in partnership con: Fondazione Innovazione Urbana, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
main sponsor: New Duc Bologna S.p.A.
progetto fotografico: Luca Capuano e Fabio Mantovani
design: Rosanna Lama
contributi testuali di: Valentina Orioli, Rita Finzi, Piero Orlandi
approfondimento critico: Viviana Gravano

Orari di apertura
lunedì  dalle 14.30 alle 19.00
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.00
sabato dalle 10.00 alle 19.00
domenica chiuso