La tragedia del vendicatore di Declan Donnellan al Teatro Arena del Sole

La tragedia del vendicatore
di Thomas Middleton
drammaturgia e regia Declan Donnellan
versione italiana Stefano Massini
scene e costumi Nick Ormerod
luci Judith Greenwood, Claudio De Pace
musiche originali Gianluca Misiti
con Ivan Alovisio, Alessandro Bandini, Marco Brinzi, Fausto Cabra, Martin Ilunga Chishimba, Christian Di Filippo, Raffaele Esposito, Ruggero Franceschini, Pia Lanciotti, Errico Liguori, Marta Malvestiti, David Meden, Massimiliano Speziani, Beatrice Vecchione
regista assistente Francesco Bianchi
collaboratore movimenti di scena Alessio Romano
coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa | ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Foto © Masiar Pasquali

Dal 10 al 13 gennaio va in scena al Teatro Arena del Sole, La tragedia del vendicatore, di Thomas Middleton, diretto da uno dei più grandi registi europei, l’inglese Declan Donnellan, Leone d’Oro alla carriera, che dirige un cast di attori italiani per la prima volta, nella versione del testo curata dal drammaturgo e scrittore Stefano Massini.

Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera, dirige per la prima volta degli attori italiani in una coproduzione Piccolo Teatro di Milano ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, di cui cura anche la drammaturgia, La tragedia del vendicatore (The Revenger’s Tragedy, 1606), dell’elisabettiano Thomas Middleton, nella versione italiana di Stefano Massini, in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 10 al 13 gennaio.

Negli ultimi anni sono stati molto apprezzati e applauditi gli allestimenti shakespeariani del regista britannico, come Cymbeline nel 2007, Macbeth nel 2010 e Racconto d’inverno nel 2016, che ora affronta un altro dei capolavori della tradizione teatrale inglese, allegoria potente di un Seicento fatto di intrighi, di corruzioni, di narcisismi e di brame di potere.
Contemporaneo a Shakespeare – era di sedici anni più giovane del Bardo – Middleton attribuisce ai personaggi della sua pièce nomi “parlanti”, così da connotarne fin da subito il ruolo e il comportamento: Vindice, Spurio, Supervacuo, Lussurioso, Ambizioso, Castiza.
«Middleton e Shakespeare – spiega Donnellan – si affermarono in una Londra scenario di cambiamenti dirompenti. Era un tempo di boom economico e bancarotta, dominato da un disagio sociale destinato a sfociare nella rivoluzione che avrebbe, alla fine, completamente distrutto il contesto culturale dei due autori. Leggendo Middleton si percepisce una minaccia incombente, che cresce come un tumore invisibile fino a scoppiare, alimentata dal rancore e dall’ingiustizia.
Ci parla di un governo corrotto, invischiato in loschi affari, di un popolo che si compra al prezzo dei beni di consumo. Descrive una società ossessionata dal sesso, dalla celebrità, dalla posizione sociale e dal denaro, dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di auto rappresentarsi per convincere gli altri – ma soprattutto se stessi – di essere buoni e belli».
«All’epoca l’Italia – conclude Donnellan – era un luogo proibito che ben pochi inglesi avrebbero visitato. L’Europa cattolica rappresentava per gli inglesi protestanti un altrove simile a quel che la Russia sovietica incarnava quando eravamo ragazzi: era il potenziale invasore, latore di un’ideologia perniciosa».

Declan Donnellan
È condirettore artistico della compagnia inglese Cheek by Jowl. Come regista associato al National Theatre di Londra annovera tra le sue produzioni: Fuenteovejuna, Sweeney Todd, The Mandate, le due parti di Angels in America. Tra le altre produzioni in prosa: Le Cid (Festival d’Avignon); The Winter’s Tale (Maly Drama Theatre di San Pietroburgo); Shakespeare in Love (West End). Le regie d’opera includono: Falstaff (Festival di Salisburgo). Per il balletto realizza: Romeo and Juliet, Hamlet (Bolshoi). Al cinema ha diretto Bel Ami (2012). Nel 2009, Declan ha condiviso, con il biologo statunitense Craig Venter e l’arcivescovo Desmond Tutu, il Premio Carlemany, promosso dal Principato di Andorra. Nel 2016 ha vinto il Leone d’Oro alla carriera a Venezia ed è stato nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per servizi alle arti drammatiche in occasione del Giubileo della Regina del 2017. Il suo libro, L’attore e il bersaglio, è uscito inizialmente in Russia nel 2000, per essere poi tradotto in quindici lingue. In Italia è stato pubblicato nel 2002 da Dino Audino Editore.

Prossime date nei teatri ERT

dal 17 al 20 gennaio 2019, Teatro Storchi – Modena

Informazioni:
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti Sala Leo de Berardinis: da €10 € a € 25 più prevendita
biglietteria tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it
bologna.emiliaromagnateatro.com