Emone. La traggedia de Antigone secondo lo cunto de lo innamorato

Dal 17 al 22 aprile all’Arena del Sole di Bologna sarà in scena Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato, del giovane drammaturgo napoletano Antonio Piccolo che rivisita l’Antigone di Sofocle attraverso gli occhi del figlio di Creonte, Emone. Un’originale riscrittura in cui il mito rivive sul ritmo di una lingua quasi inventata, un dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, nella messinscena di Raffaele Di Florio.
Il testo ha vinto la prima edizione del “Premio Platea 2016 per la Nuova Drammaturgia” ed è stato pubblicato da Einaudi.

Antonio Piccolo ripropone l’emblematica storia dell’eterno conflitto tra autorità e potere presente nell’Antigone di Sofocle, attraverso lo sguardo di Emone, personaggio minore della tragedia, figlio di Creonte, promesso sposo dell’eroina sofoclea. Con alcune varianti che riguardano, tra l’altro, i rapporti tra Ismene, la sorella di Antigone, e lo stesso Emone.
«Le parole di questo dramma – spiega l’autore Antonio Piccolo – vanno lette tutte per intero, senza troncamenti, aferesi o elisioni, tranne dove indicato con l’apostrofo. Richiedono, insomma, che si leggano non come parla il napoletano contemporaneo, bensì come si usa fare con la lingua di Giovan Battista Basile, che è il principale – ma non unico – inarrivabile maestro a cui questo testo si ispira. Le libertà linguistiche restano comunque tante e tali perché si è giocato, in maniera presepiale e volutamente naïf, con vocaboli e codici dalle derivazioni più disparate, compresi quelli provenienti direttamente dalla fantasia dell’autore».
Una riproposta originale dell’opera di Sofocle che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, fino alla tragedia, sul ritmo dell’affascinante dialetto napoletano che mescola lirismo e comicità. Il mito rivive così nella sua sostanza più autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore d’oggi di amore, di politica, di rapporti tra padri e figli.

«Ciò che colpisce maggiormente del testo di Piccolo – dichiara il regista Raffaele Di Florio – è la diversa angolazione dalla quale viene raccontata la storia della ‘disubbidienza’ di Antigone (inscritta nella cosiddetta saga dei Labdacidi, ossia nelle vicende di Laio, di Edipo e dei suoi discendenti). L’invito dell’autore, infatti, è quello di osservare i fatti attraverso gli occhi del cugino/promesso sposo Emone, uno di quei personaggi apparentemente minori, ma che invece contribuiscono a fare la Storia. Un punto di vista ‘decentrato’ che mi ha fatto pensare alle Folk Songs di Luciano Berio, il ciclo di canti popolari provenienti dalla tradizione orale di vari paesi: uno sguardo sulla Storia attraverso comunità diverse che ‘fanno la Storia’ pur non essendone protagoniste».

WIKI ARENA
Martedì 17 aprile 19.54 – Foyer del Teatro Arena del Sole
a cura di Rossella Menna

Arena del Sole, Sala Thierry Salmon
Via Indipendenza 44, Bologna
da martedì 17 a domenica 22 aprile 2018
da martedì a venerdì ore 20.30 | sabato ore 20 | domenica ore 16.30

di Antonio Piccolo
regia, scene, costumi e disegno luci Raffaele Di Florio
musiche Salvio Vassallo
con Paolo Cresta (Creonte), Gino De Luca (Guardia),
Valentina Gaudini (Antigone), Anna Mallamaci (Ismene), Marcello Manzella (Emone)
assistente scene e costumi Chiara Pepe
direttore di scena Nicola Grimaudo
datore luci Christian Paul Ascione
fonico Diego Iacuz

produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con P.L.A.TEA Fondazione per l’Arte Teatrale

Testo vincitore del Premio Platea 2016 per la Nuova Drammaturgia

Durata: 85 minuti

Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Arena del Sole – Via Indipendenza 44, Bologna
Prezzi dei biglietti Sala Thierry Salmon: da €7 a €15
tel. 051.2910910 dal martedì al sabato ore 11-14 e 16.30-19
Biglietteria telefonica: tel. 051.656.83.99 dal martedì al sabato ore 10-13
www.arenadelsole.it