DANZA URBANA 20: il festival

entomo Photo 2 By Elías Aguirre

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20 anni di danza nello spazio urbano
Bologna, 2 | 11 settembre 2016

Un gruppo di universitari poco più che ventenni, studenti del DAMS che praticavano danza, fecero nascere nel 1997 il Festival Danza Urbana. Da allora, con immutato slancio e sempre maggiore consapevolezza, il festival ha saputo scandagliare le implicazioni culturali, sociali e politiche che questa forma d’arte, quando si relaziona con la città, ingaggia.
Quest’anno, grazie al sostegno e alla collaborazione dello staff di bè bolognaestate2016, il cartellone di iniziative estive promosse e coordinate dal Comune di Bologna, all’interno delle quali il Festival è inserito, si è deciso di disegnare un arco attorno a questi vent’anni attraverso presenze, artisti e collaborazioni che negli anni hanno accompagnato la manifestazione.

Il Festival inaugura venerdì 2 settembre in Piazza Maggiore con una presenza importante per il Festival: Fabrizio Favale e Le Supplici (h19) portano Hekla (terzo studio su Circeo) in prima assoluta. Il coreografo e danzatore bolognese d’adozione, che ha esordito con la sua prima creazione al Festival nel 1998, è stato un artista su cui il Festival ha investito, che ha seguito, supportato e accompagnato negli anni. Presenta quest’anno un lavoro al maschile, geometrico e ipnotico com’è nella sua cifra.
Anticipato (h18:30 | Piazza Re Enzo) dagli “esercizi pedonali” dei giovanissimi di Phren, progetto di formazione nato in seno al Centro Mousikè che grazie alla sinergia con il Festival ha creato, nelle ultime quattro edizioni, un percorso dedicato alla formazione della nuova generazione di “performer urbani”.
Simona Bertozzi/Nexus, formazione e artista cara al festival, presenta sabato 3 settembre in anteprima Prometeo: Architettura – Bologna dove l’avvicinamento al mito di Prometeo è affidato a un gruppo di 7 adolescenti del territorio alle prese con la condivisione di un habitat all’interno del quale immagini, visioni e azioni si fondono. Il meeting internazionale Città che danzano, rivolto a operatori, direttori e programmatori dei principali festival, si apre alla città sabato 3 alle ore 16:30 (Sala Tassinari di Palazzo D’Accursio) dove verranno presentati alcuni video dei Festival di danza urbana nel mondo e domenica 4 settembre nella forma del convegno (dalle 10 alle 17 | Palazzo Pepoli, ingresso libero) cercando di stimolare un dibattito sulla funzione e il valore della danza urbana nella diffusione di quest’arte, nell’ampliamento del suo pubblico e nell’innovazione dei processi creativi e delle estetiche e nel promuovere la percezione e la fruizione degli spazi delle città.
A seguire (h19 | Chiesetta di Santa Cristina), torna a 10 anni di distanza, la performer giapponese Yoko Higashino con un’opera ispirata alle note dello Stabat Mater di Pergolesi. Un’interpretazione nipponica in cui elementi tecnologici si fondono ai virtuosismi del linguaggio coreografico. Una sintesi che genera nuovi modelli interdisciplinari, al confine tra le arti visive e le arti performative. Lunedì 5 settembre è una giornata dedicata ai più giovani e a chi voglia cimentarsi nella pratica della danza: dalle 15 alle 18:30 la coreografa e formatrice Monica Francia condurrà un laboratorio di CorpoGiochi® OFF per bambini, adulti e giovani artisti (gratuito, per info e iscrizioni info(at)teatrocasalecchio.it; 051 573557; dimostrazione aperta al pubblico alle ore 18:30). Il laboratorio, usualmente praticato in ambiente scolastico, permette ai partecipanti di sperimentare e prendere coscienza delle proprie potenzialità legate al movimento e alle azioni. Alle h19 replica Montyon (esercizi pedonali) di Phren, adattandosi allo spazio di Piazza del Popolo di Casalecchio.
MK martedì 6 settembre (h18, in replica, alla stessa ora, mercoledì 7) coinvolgerà gli spettatori fortunati (8 spettatori alla volta per 8 turni) in Veduta>Bologna il progetto speciale creato per il festival, in prima assoluta. Affacciati alle finestre di Sala Farnese, solo gli spettatori che abiteranno quella precisa visuale, potranno godere di una moltitudine di micro-azioni nascoste e agite dai performer di MK nella sottostante Piazza Maggiore e zone limitrofe (biglietti a €5 – per prenotazioni 331 3304738). A seguire Corpus Hominis (dalle h20 alla Velostazione Dynamo, anch’esso in replica mercoledì 7) della Compagnia Enzo Cosimi, (sempre una prima assoluta) rappresenta la seconda tappa della trilogia “Ode alla bellezza” che il coreografo romano dedica alle figure emarginate, a Bologna, in particolare lavorerà con degli uomini anziani omosessuali, indagando la relazione tra lo scorrere della loro esistenza e la contemporaneità.
Giovedì 8 e venerdì 9 settembre sono le giornate dedicate alle reti. Giovedì si esibiranno gli artisti vincitori di Masdanza Plattform: lo spagnolo Manuel Rodriguez, i taiwanesi di B.Dance e l’italiano Andrea Costanzo Martini che alle 17:30 e alle 18:45 abiteranno in contemporanea il Cortile del Museo Civico Medioevale e le Absidi di San Domenico. Venerdì 9 settembre, in collaborazione con il Network Anticorpi XL, a partire dalle ore 18 verranno ospitati al Festival l’olandese Arno Schuitemaker nel dinamico e ironico duo al maschile The Fifteen Project (Cortile Cinema Lumière), gli spagnoli Elìas Aguirre e Álvaro Esteban che, con Entomo, ricercano una danza istintuale, quasi una “entomologica” come quella degli insetti. L’israeliano Sharon Fridman con il suo ¿Hasta Donde? ci narra la lotta interiore presente in ciascuno di noi (Parco 11 settembre). Volge al termine questa ventesima edizione con la prima assoluta di Bologna:Pasolini (sabato 10 e 11 settembre ore 21) della compagnia catalana La Veronal che, in co-produzione con il Festival Danza Urbana, presenta lo spettacolo dedicato alla città di Bologna e a Pasolini.

Il festival è sostenuto dal Comune di Bologna tramite convenzione con l’Area Cultura e Rapporti con l’Università.

FOTO SCARICABILI AL LINK:
https://www.dropbox.com/sh/mkbuqywt9q8lz1p/AAAqH5YSeWqgCTWLJXKbJwula?dl=0

La ventesima edizione del Festival Danza Urbana è resa possibile grazie al contributo di:
MIBACT – MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÁ CULTURALI e DEL TURISMO, REGIONE EMILIA-ROMAGNA, COMUNE DI BOLOGNA, FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA, JAPAN FOUNDATION, AMBASCIATA D’ISRAELE IN ITALIA, FOUNDS PODIUM KUNSTEN PERFORMING ARTS FUND NL, INSTITUT RAMON LLULL, INAEM

in partnership con:
APT SERVIZI, ATER – CIRCUITO MULTIDISCIPLINARE DELL’EMILIA ROMAGNA, TIR DANZA, NETWORK ANTICORPI XL.

In collaborazione con:
GENUS BONONIAE – MUSEI NELLA CITTA’, FONDAZIONE CARISBO, ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI, FONDAZIONE COLLEGIO D’ARTE VENTUROLI, FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA, CASALECCHIO FA CENTRO, TEATRO COMUNALE LAURA BETTI, DYNAMO – LA VELOSTAZIONE DI BOLOGNA, BIBLIOTECA SALABORSA, FESTIVAL AMMUTINAMENTI, FESTIVAL CITTA’ DELLE 100 SCALE, OPERAESTATE FESTIVAL VENETO, FESTIVAL GENDER BENDER, CASSERO – LGBT CENTER