Cuore di Ghiacchio, festival dedicato alla Scandinavia

cuore_di_ghiaccio_teatri di VitaDodici giorni di “ghiaccio” nel cuore della torrida estate bolognese, al Parco dei Pini dove Teatri di Vita organizza per il decimo anno il suo festival di cultura contemporanea e “teatro do reportage” dedicato a un paese straniero. Questa volta, dopo gli ultimi dedicati a Grecia, Palestina e Brasile, i paesi sono 4, ossia i Paesi Scandinavi: Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia, che dal 22 luglio al 2 agosto saranno protagonisti di questo viaggio dal titolo “Cuore di Ghiaccio”, appunto (via Emilia Ponente 485, info 051.566330, www.teatridivita.it/cuoredighiaccio). Due date non casuali, quelle dell’apertura e della chiusura del festival: rispettivamente l’anniversario della strage di Oslo e Utøya del 2011 e quello della strage alla stazione di Bologna del 1980. Un collegamento ideale tra città vittime del terrorismo, che rispondono alla violenza con la cultura e gli ideali della solidarietà.

Il festival è inserito all’interno della programmazione di Bè Bolognaestate 2015, ed è possibile grazie a Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unicredit; con il sostegno dell’Ambasciata di Norvegia; in collaborazione con Coop Adriatica e Finlayson; con il patrocinio di Ambasciata di Danimarca, Ambasciata di Finlandia, Ambasciata di Svezia; media partners Gagarin, QuiBologna tv, Zero; grazie a Smilla Cultural Bridge, Traduzioni Viking.

Il festival ha il suo fulcro nella danza contemporanea, che vedrà la presenza di compagnie mai venute prima in Italia, che dimostrano i molti volti dello spettacolo scandinavo: si va dal suggestivo e sorprendente “flamenco finlandese” di Kaari Martin alle potenti trasformazioni queer dei danesi HimHerAndIt per la ridefinizione delle identità di genere, dai racconti sui disturbi alimentari dei danesi Kassandra Production a quelli sulla violenza omofoba dei norvegesi Toyboys, fino alle rarefatte atmosfere dell’italo-svedese Mirko Guido… A questi, si aggiunge il teatro performativo della norvegese Lisa Lie, anch’essa per la prima volta in Italia, e tutte le sere, per rimanere in tema “glaciale”, ecco “Il frigo” di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s che ritorna a recitare in questo lavoro a dieci anni dal debutto.
Ricchissima la selezione cinematografica da un’area prolifica: si vedranno film di Aki Kaurismaki e Roy Andersson, ma anche numerose chicche della filmografia nordica e un piccolo omaggio a Corso Salani e alla sua passione per il confine finlandese. Due gli appuntamenti principali con la musica, in omaggio alle sonorità settentrionali: una “Abbanight” che omaggerà i mitici Abba e tutta l’ondata pop scandinava, a cura di PopPen djs, e “Solnedgang – Infinito tramonto” condotto da Alessio Bertallot. E ancora, la mostra fotografica di Hannah Modigh, che espone per la prima volta in Italia, e un laboratorio teatrale condotto da Anna Amadori e aperto a tutti ci condurrà nelle maglie della drammaturgia di Ibsen.
Ampio spazio alle parole, con due serie di appuntamenti tutte le sere. Le “Schegge di Scandinavia” all’ora dell’aperitivo apriranno scorci su diversi temi legati ai quattro paesi: si va dalla strage di Utøya alle fiabe della Carelia, da Pippi Calzelunghe ai mattoncini Lego, da Ingmar Bergman a Tom of Finland, dai gatti norvegesi agli scandinavi del Bologna Calcio, dal jazz norvegese all’ultimo romanzo ‘scandaloso’ di Carl Michael Edenborg, fino alla performance “lappone” di Valerio Zecchini.
Tornano le “Lettere dal fronte interno”, in cui personalità di Bologna leggeranno le lettere scritte da personalità scandinave. Si va dal Sindaco di Bologna Virginio Merola che leggerà le lettere dei sindaci delle città vittime di attacchi terroristici, a Paolo Bolognesi presidente dei famigliari delle vittime della strage del 2 agosto che leggerà la lettera del suo omologo di Utøya; da Sergio Lo Giudice che leggerà la lettera di un genitore gay finlandese al direttore del carcere della Dozza che leggerà la lettera del direttore del carcere modello di Bastøy; da Marcello Fois che leggerà la lettera del giallista Gunnar Staalesen, a Romana Veronesi che leggerà la lettera del maestro elementare Kari Louhivouri dalle più sperimentali e avanzate scuole finlandesi.
Il festival si svolge a Teatri di Vita e nel Parco dei Pini di Bologna, e offre ai visitatori anche la possibilità di incontri con la gastronomia tutte le sere.
Significativa la politica dei prezzi, per consentire la massima possibilità di fruizione alla cittadinanza. L’abbonamento complessivo alle 12 serate (21 eventi) costa solo 39 euro. Il biglietto giornaliero (da 3 a 4 eventi), 12 euro.

Per molti decenni l’Italia ha guardato alla Svezia e, più in generale, ai Paesi Scandinavi come a un mondo speciale, un’utopia futura e irraggiungibile, un eden seducente ma davvero fuori dalla nostra portata: un territorio socialmente e culturalmente avanzato, dove si viveva in armonia e libertà, capace di sfondare ogni limite per portare un po’ più in là i confini del possibile, dall’economia alla pedagogia, dal welfare all’ambiente, fino alla liberazione sessuale, particolarmente mitizzata nel nostro paese. Grandi paesaggi naturali, il premio Nobel, gli Abba, la libertà sessuale, e poi Volvo, Nokia, Lego, Ikea… ecco l’eden nordico in pillole, visto dal nostro Mediterraneo fino a poco tempo fa. Mentre continuano ad arrivare notizie sempre suggestive e per noi quasi incomprensibili: in Finlandia sta per nascere la scuola senza suddivisione in materie, in Svezia vengono smantellate le carceri per mancanza di detenuti….
Qualcosa cominciò a incrinarsi già negli anni ’80, quando il primo ministro socialdemocratico svedese Olof Palme fu misteriosamente ucciso mentre tornava a piedi verso casa dopo essere stato al cinema con la moglie: nel mondo leggendario della Scandinavia, il premier poteva camminare con la moglie senza scorta, come uno qualunque.
Oggi i paesi scandinavi mantengono tutto il loro fascino, ma mostrano anche un lato oscuro, e questa volta si parla di qualcosa che ha a che fare con le emergenze d’Europa. La crisi economica, la disoccupazione, ma soprattutto esplosivi fermenti sociali che spirano dalle periferie urbane e che parlano di razzismo e di xenofobia in paesi che sono tradizionalmente tra i più aperti e accoglienti d’Europa. Il Nord è ancora il paradiso del mondo, ma sta cambiando, e rischia di diventare un paradiso perduto.

SEZIONI

 

22-23 LUGLIO “THE RAVEN” & “LA FEMME ROUGE” di Kaari e Roni Martin Company (FIN), prima nazionale
Una straordinaria occasione per conoscere una compagnia di danza contemporanea davvero unica dalla Finlandia: Kaari e Roni Martin Company. Una serata con due spettacoli nei quali si fondono in maniera sorprendente il flamenco spagnolo, la musica scandinava e la cultura della danza contemporanea. Due pezzi mozzafiato, premiati nei festival europei, e presentati per la prima volta in Italia.

24-25 LUGLIO “SCAPES” di Mirko Guido & The Shifting Thoughts (S), prima nazionale
Due corpi femminili in uno spettacolo ipnotico, dal movimento rituale alla nudità. Uno spettacolo seducente e stilizzato, carico di energia e al tempo stesso di freddezza. E’ la danza contemporanea che arriva dalla Svezia, con la coreografia di Mirko Guido e l’interpretazione di Katrine Johansen e Louise Dahl, e con la musica di Lisa Stenberg. Un duetto che diventa un paesaggio dell’anima, dove la fisicità irrompe in modo stupefacente.

26-27 LUGLIO “HANGED PUFF” di Toyboys (N), prima nazionale
Una compagnia anomala nel panorama scandinavo: due danzatori che esplorano i confini dell’identità e delle dinamiche gay e queer. Per la prima volta in Italia, i Toyboys raccontano le dinamiche di attrazione, repulsione, seduzione e sopraffazione tra due uomini (che però potrebbero essere due persone dall’identità indefinita) in uno spettacolo di forte temperatura fisica. Come in un ring: un incontro-scontro in cui gli spettatori sono trascinati come se partecipassero a una sfida di wrestling, un wrestling dei sentimenti…

30-31 LUGLIO “REDoing GENDER 1.5” & “THE WOMANhouse” di HimHerAndIt (DK), prima nazionale
Cosa significa corpo? L’identità di genere e i ruoli del maschile e del femminile in uno stupefacente spettacolo, premiato in Europa. La compagnia danese HimHerAndIt, per la prima volta in Italia, esplora i confini della mascolinità partendo dalla scimmia primordiale e attraversando la costruzione del “gender”. Una performance avvincente e sorprendente, che si modifica essa stessa a seconda del luogo dove viene rappresentata. Profonda e spettacolare al tempo stesso, con l’applauditissima incredibile interpretazione di Andreas Constantinou.

1-2 AGOSTO “BLISS POINT” di Kassandra Production (DK), prima nazionale
Uno spettacolo ad alto tasso di adrenalina e di… golosità! Bliss Point è il “punto di beatitudine” che raggiungiamo quando mangiamo qualcosa che ci piace, ma il cibo può diventare un’ossessione e travolgere quel punto e quella beatitudine. Lo spettacolo di Kassandra Production, dalla Danimarca per la prima volta in Italia, diretto da Annika B. Lewis, racconta con la fisicità dei corpi voraci tutte le ossessioni sensoriali che portano allo stato di gratificazione e dipendenza. Un universo assurdo e tragicomico che interroga direttamente le nostre avidità…

Spettacolo – teatro

22 LUG-2 AGO “IL FRIGO“ di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s
Una pazza trasformista rinchiusa in casa con un frigo misterioso su uno sfondo pop iperrealistico. “Il frigo” è una girandola di storie crudeli e surreali, una tragi-commedia umoristica, che porta alla ribalta la disperata comicità di Copi, lo scrittore e fumettista franco-argentino morto di Aids nel 1987, grazie alla regia di Andrea Adriatico e all’interpretazione di Eva Robin’s. Uno spettacolo algido e travolgente. Sottilmente patetico. Irresistibilmente comico. Lo spettacolo debuttò esattamente 10 anni fa, nella prima edizione dei festival “Cuore di” (“Cuore di China”, 2005).

28-29 LUGLIO ”WOODLAND GAMES” di LISA LIE (N), prima nazionale
Viaggio performativo sulla costruzione e decostruzione della realtà, basato sul concetto di “iniziazione” nell’opera dei mistici Uspenskij e Gurdjeff. Lisa Lie lavora da tempo al confine tra performance, arti visive, coreografia e teatro di testo, seguendo un percorso di ricerca tra cultura pop e trash. Ha studiato recitazione alla Norwegian Theatre Academy e regia alla Stockholm Academy of Dramatic Arts. Attualmente è drammaturga alla Dramatikkens Hus di Oslo.

Musica

25 LUGLIO “ABBANIGHT” con Poppen djs
Sono stata una delle formazioni canore più famose, più amate, più imitate… Gli ABBA, campioni del pop sound scandinavo, sono ormai leggenda. A loro è dedicata una serata condotta da PopPen djs, ossia Marina di Ravenna e Brunella di Montalcino. Un viaggio negli anni 80 e non solo, tutto da ascoltare, cantare, ballare, vivere. E per chi partecipa vestito in tema……….

31 LUGLIO “SOLNEDGANG – infinito tramonto” con Alessio Bertallot
Il sound e il ritmo scandinavo tra pop, rock e nuove tendenze, sulla scia della vittoria del cantante scendese Måns Zelmerlöw agll’ultima edizione dell’Eurofestival. Ecco un viaggio nella musica e nella canzone che viene dai paesi dell’ “infinito tramonto”, tutto da ascoltare e da ballare, guidati dal mitico Alessio Bertallot: conduttore radiofonico, televisivo, cantante e dj, creatore e divulgatore della musica della Urban Culture, da Radio Deejay a Radio2, da Mtv a Rai5, alla nuova frontiera del web, che usa come strumento di inedita crossmedialità con la radio (Casa Bertallot).

Cinema

22 LUGLIO “YOU, THE LIVING ” di Roy Andersson (S)
Quadretti di vita, morte, miseria e sciocchezze del quotidiano, tra riflessione filosofica e scherzo beffardo. Quasi “un’estensione di sentimenti che vanno dall’ironia all’orrore”, come ha detto lo stesso Roy Andersson, uno dei più originale e folgoranti registi europei, autore di film che mescolano fantastico e grottesco per raccontare la solitudine e la disperazione quotidiana, in “commedie umane” raggelate in brevi sketch tragicomici e disegnati in una fotografia pastello. Quadri iperrealisti in attesa dell’apocalisse.

23 LUGLIO Omaggio a Corso Salani: “IMATRA” di Corso Salani (ITA)
Imatra, un confine d’Europa. Una città collocata sulla frontiera con la Russia, nella Carelia meridionale, che rappresenta al meglio la realtà ambigua della Finlandia. Documentario travestito da storia di uno stalking o racconto di un’ossessione travestito da viaggio in un lembo di Finlandia? Corso Salani, il più anomalo e indipendente dei cineasti italiani, scomparso prematuramente 5 anni fa, si spinge sempre più sul crinale ardito dello spaesamento dei generi, in preda a un’esilarante autoironia.

24 LUGLIO “IL SOSPETTO” di Thomas Vinterberg (DK)
Un insegnante è ingiustamente accusato di pedofilia e condannato dalla vox populi anziché dal tribunale. Il regista Thomas Vinterberg (che nel 1998 aveva esordito con lo sconvolgente Festen sull’incesto) torna ai suoi temi caldi, spostando la prospettiva e ribaltando il mito della sincerità infantile. Un film, uscito nel 2012, di straordinario impatto emotivo e intellettuale, che scuote le coscienze. Vincitore di due premi a Cannes nel 2012: il premio della Giuria Ecumenica e quello per la miglior interpretazione maschile a Mads Mikkelsen.

25 LUGLIO “WE ARE THE BEST!” di Lukas Moodysson (S)
Stoccolma, 1982: tre amiche tredicenni adorano la musica punk e non hanno nessuna intenzione né di vestirsi né di comportarsi come gli adulti vorrebbero, e decidono di formare una punk band. Basato su una graphic novel svedese, il film (del 2013) è fresco, vivace, coinvolgente, grazie al gustoso racconto delle tre intraprendenti adolescenti, fatto da un attento osservatore di questa età come il danese Lukas Moodyson, che ha diretto altre deliziose pellicole come Fucking Amal e Together, capaci di rappresentare con delicatezza e profondità i sentimenti.

26 LUGLIO “FRATELLANZA – BROTHERHOOD” di Nicolo Donato (DK)
Un film recente (2009), ma che ha già fatto storia. Uno sguardo in profondità nelle dinamiche dei gruppetti neonazisti, raccontati attraverso la storia di due ragazzi gay. Omosessualità e razzismo in rotta di collisione, in una storia avvincente, dove i sentimenti amorosi e la violenza drammatica si intrecciano, scuotendo gli spettatori. Un grande film del regista italo-danese Nicolo Donato, che ha vinto un prestigioso premio al Festival di Roma. Imperdibile per le tematiche che affronta e che portano in superficie le contraddizioni di un’epoca sempre più complessa.

27 LUGLIO “HAWAII, OSLO “di Erik Poppe (N)
E’ il giorno più caldo dell’anno a Oslo: che fare? La commedia di Erik Poppe (2006) raccoglie i destini di diversi personaggi nella capitale norvegese teatro delle vite le più diverse: genitori terrorizzati dalla malattia del figlio appena nato, cantanti depresse e potenziali suicide, infermieri innamorati, rapinatori dilettanti e medici che hanno visioni oniriche ed oscure premonizioni. Una deliziosa pellicola che in patria ha ricevuto diversi premi per la freschezza e la capacità di penetrare con intelligenza e arguzia nella quotidianità.

28 LUGLIO “LE LUCI DELLA SERA” di Aki Kaurismaki (FIN)
Il guardiano notturno di un centro commerciale conduce una vita solitaria. Ma quando una bionda avvenente lo avvicina, lui se ne innamora pericolosamente, perché lei è solo un’esca per consentire una rapina. Grande Aki Kaurismaki, che in questa pellicola del 2006, presentata al Festival di Cannes, racconta con il suo inconfondibile umorismo malinconico la solitudine e le relazioni umane. Ancora un classico del mastro del cinema finlandese, che ci ha abituati a penetrare nei meandri della psicologia e della società con uno struggente pessimismo ottimista…

29 LUGLIO “IN ORDINE DI SPARIZIONE” di Hans Peter Moland (N)
In bilico tra film di vendetta, dark comedy alla Fratelli Cohen e gusto fumettistico alla Kitano-Tarantino, il regista Hans Petter Moland costruisce in questo film del 2014 una storia godibile e trascinante. La storia dell’uomo che vuole vendicare il figlio ucciso da una banda criminale, nelle algide nevi scandinave, si trasforma in un incredibile labirinto di cadaveri e di situazioni grottesche e inimmaginabili. Tra gang rivali dalle reazioni umorali (quella guidata dal norvegese vegetariano e quella guidata da un serbo snaguigno interpretato da Bruno Ganz), che consentono talvolta folgoranti squarci di analisi ironica del rapporto tra autoctoni e immigrati.

30 LUGLIO “A SOAP” di Pernille Fischer Christensen (DK)
Una donna abbandona il compagno e va a vivere da sola; una trans attende il momento del cambio di sesso. Due vicine di casa, che pian piano inizieranno a conoscersi e a scoprirsi, trasformando le proprie solitudini. Praticamente una “soap opera”, ma con una “verità” di straordinaria forza. Il film della danese Pernille Fischer Christensen (2006) si avvale di due straordinari interpreti e di uno sguardo delicato e profondo, che ha portato a conquistare ben due premi alla Berlinale, nientemeno che Miglior opera prima e Gran Premio della Giuria. Un film che naviga tutto sul filo dell’emozione.

31 LUGLIO “NORD” di Rune Denstad Langlo (N)
Viaggio in motoslitta verso il nord della Norvegia dove il protagonista deve andare a trovare il figlio appena nato: unica scorta, 5 litri di alcol. Il film di Rune Denstad Langlo (2009) è originale, a tratti bizzarro, spesso pervaso di uno sconfinato senso della natura, come la può offrire il suggestivo paese scandinavo. Sceneggiatore è Erlend Loe, uno degli scrittori di punta della letteratura norvegese contemporanea, che affina la storia con sensibilità agrodolce e stralunata. Delicatamente avventuroso.

1 AGOSTO “IN UN MONDO MIGLIORE” di Susanne Bier (DK)
Un medico idealista alle prese con le contraddizioni della realtà quotidiana, in Africa, ma anche nella natia Danimarca, dove il figlio Elias è vittima di bullismo e trova una via di uscita nell’amicizia con l’altrettanto problematico Christian. Il film di Susanne Bier, vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero e del Golden Globe 2011, è una perturbante parabola su un grande tema morale: la risposta civile e nonviolenta all’ingiustizia che ci circonda, vista in parallelo dagli occhi dei ragazzini votati alla vendetta (questo il titolo originale Hævnen) e dal medico senza frontiere nelle contraddizioni africane. Un acccorato discorso sul valore della comprensione e della solidarietà.

2 AGOSTO “LASCIAMI ENTRARE” di Tomas Alfredson (S)
Una ragazzina vampira nel gelido inverno svedese semina morte e conosce un coetaneo che si innamora di lei. Questo straordinario e superpremiato film, diretto da Tomas Alfredson (2008), è una superlativa nuova declinazione del mito dei vampiri, che sostiene la tenera e potente storia di formazione di un adolescente tra sogni e conflitti della sua età. La vicenda offre anche un eccellente ribaltamento dei canoni, raccontando una sofferenza esistenziale e sociale globale che non lascia immune il vampiro stesso. Il tutto in un film dalla mirabile ispirazione visiva, che sa tenere col fiato in sospeso senza usare i soliti trucchi.

Fotografia

22 LUG-2 AGO MOSTRA “Sunday mornin’ comin’ down” di Hannah Modigh (S)
Come ogni anno, il festival “Cuore di Ghiaccio” è arricchito da un’esposizione d’arte: più precisamente, una mostra di fotografia. E’ la possibilità di cogliere scorci e visioni dalle latitudini nordiche in modo originale e suggestivo. Quest’anno l’artista in mostra è Hannah Modigh, giovane fotografa e fotogiornalista, vincitrice di numerosi premi in diversi paesi scandinavi. Nel 2010 il suo libro “Hillbilly heroin, honey”è stato nominato “libro fotografico dell’anno” in Svezia.

Parole

22 LUG-2 AGO “SCHEGGE DI SCANDINAVIA”: incontri sulla Scandinavia, i suoi miti, i suoi segreti, le sue curiosità… all’ora dell’aperitivo – INGRESSO LIBERO
22 LUGLIO “Il silenzio sugli innocenti. Le stragi di Oslo e Utøya”, con Luca Mariani e Francesco Massarenti
23 LUGLIO “Sulle orme del cane bianco. Le fiabe della Carelia di Viena”, con Giorgia Ferrari
24 LUGLIO “Ingmar Bergman rivelato manipolazioni della censura italiana da Il settimo sigillo a L’ora del lupo”, con Roberto Chiesi e Loretta Guerrini
25 LUGLIO “Miaø! I gatti delle foreste norvegesi”, con Marina Ferrari e Giancarla Spagnolo
26 LUGLIO “Pippi Calzelunghe, ovvero educarsi alla libertà”, con Adriana Querzè
27 LUGLIO “Le mie origini lapponi”, performance di Valerio Zecchini
28 LUGLIO “Gli architetti dei mattoncini Lego”, con Claudio Ferrari e Luigi Corvino
29 LUGLIO “Dalla A alla Ö. Ovvero, come si pronunciano i nomi dei mobili di Ikea”, con Luca Vaccari
30 LUGLIO “Tom of Finland”, con Nino Giordano
31 LUGLIO “Gli scandinavi del Bologna calcio”, con Fernando Pellerano
01 AGOSTO “Händel e un destino perverso”, Luca Vaccari e Giordano Montecchi presentano l’ultimo romanzo di Carl Michael Edenborg
02 AGOSTO “Il suono del nord. La Norvegia protagonista della scena jazz europea”, con Luca Vitali e Gianni Gherardi

22 LUG-2 AGO LETTERE DAL FRONTE INTERNO
Ogni sera, prima del secondo spettacolo, una personalità di Bologna leggerà al pubblico una lettera scritta da una personalità di Norvegia, Svezia, Danimarca o Finlandia. Un modo per conoscere in maniera originale alcuni aspetti delle società scandinave. – INGRESSO LIBERO
22 LUGLIO da sindaco a sindaco: Virginio Merola legge le lettere del sindaco di Oslo e del sindaco di Hole (Utøya)
23 LUGLIO da genitore gay a genitore gay: Sergio Lo Giudice legge Emmi Pihlajaniemi
E ANCORA:
– da insegnante elementare a insegnante elementare: Romana Veronesi legge Kari Louhivouri
– da direttore di carcere a direttore di carcere: Claudia Clementi legge Tom Eberhardt
– da giornalista a giornalista: Paolo Soglia legge Kim Hansen
– da famigliare di vittime del terrorismo a famigliare di vittime del terrorismo: Paolo Bolognesi legge Lisbeth Røyneland
– da scrittore a scrittore: Marcello Fois legge Gunnar Staalesen

Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, 40132 Bologna
Infoline: 051.566330
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