La storia di Bologna sull’asse San Vitale-Zamboni

locandina_A35 racconti illustrati e 4 visite guidate nella Sala Silentium di Vicolo Bolognetti per raccontare e conoscere la storia della nostra città con le sue trasformazioni urbanistiche ed architettoniche sull’asse della Via San Vitale e della Via Zamboni dalle origini ad oggi.
Si parte il 29 febbraio con il primo racconto narrato da Pietro Maria Alemagna.
La conoscenza per rinsaldare i legami di appartenenza con i luoghi in cui viviamo.
La condivisione della conoscenza come occasione di socialità e di integrazione.

L’obiettivo del progetto, raccontando la lunga ed importante storia del quartiere San Vitale nel centro storico sull’asse della Via San Vitale e della Via Zamboni, è quello di stimolare i suoi abitanti ed utenti ad approfondirne la conoscenza e a rinsaldare i legami di appartenenza con i luoghi in cui vivono, studiano o lavorano.

Con il supporto della proiezione di un gran numero di disegni, ricostruzioni grafiche, mappe, foto, documenti etc, il percorso illustrativo partirà dalle origini dell’insediamento urbano per arrivare a mettere a fuoco lo sviluppo della zona in esame ed il suo ruolo nella formazione e trasformazione della città attraverso il tempo fino ad oggi. Non si mancherà di riportare anche avvenimenti speciali, aneddoti e curiosità che ancor più possano stimolare l’interesse dei partecipanti.
La città, le strade, i palazzi, i giardini, i monumenti.
La gente, la vita quotidiana, le attività.
I colori, gli odori, i rumori.
I 5 incontri si svolgeranno nella sala Silentium in vicolo Bolognetti 2, inizieranno alle ore 18 ed avranno una durata media di una ora e mezzo. Le date sono:
giovedi 29 gennaio 2015
giovedi 5 febbraio 2015
giovedi 12 febbraio 2015
giovedi 19 febbraio 2015
giovedi 26 febbraio 2015
Gli incontri saranno tutti tenuti dall’architetto Pietro Maria Alemagna.

Scarica il programma dettagliato programma_A4

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Via Petroni e Dintorni.
Si avvale del patrocinio del Quartiere San Vitale, dell’Università degli Studi, del Teatro Comunale, del Conservatorio G.B Martini, dell’Accademia di Belle Arti e del Comitato per Bologna Storica ed Artistica.