Ego Ergo Erro al Meno Male

Ego Ergo ErroSabato 11 Ottobre, ore 19.30, abbandona la preda, entra nell’ombra. Erra.
La Deriva è un percorso che esce dal retto sentiero, che non ha destinazione né ordine però disegna un senso attraversando luoghi ; è un’attitudine all’esplorazione e allo spaesamento che racchiude il senso della libertà nell’incoraggiare associazioni inedite, passioni proibite, incontri imprevisti e curiosità sopite.
Tra le gambe delle passanti i dadaisti avrebbero voluto trovare una chiave a stella e i surrealisti una coppa di cristallo. Oggi ci annoiamo in città, bisogna faticare molto per scoprire ancora dei misteri sui cartelli della pubblica via, ultimo stadio dell’umorismo e della poesia :
Bagni-docce dei Patriarchi
Macchine tritacarne
Zoo Notre-Dame
Farmacia degli Sport
Alimentari dei Martiri
Cemento traslucido
Segheria Mani d’oro
Via dei Volontari Prolungata
Pensione familiare nel giardino
Via Selvaggia
E il commissariato di via dell’Appuntamento e l’ufficio di collocamento del Quartiere Bizzarro.
I diversi quartieri di questa città potrebbero corrispondere all’intera gamma di umori che ognuno di noi incontra per caso nella vita di ogni giorno:
Quartiere Felice – Quartiere Nobile e Tragico (per i bravi bambini) – Quartiere Utile – Quartiere Sinistro e un Astrolario che metta insieme le specie vegetali secondo le relazioni che presentano con il ritmo stellare e un Giardino Planetario Indispensabile per dare agli abitanti una coscienza cosmica. Forse anche un Quartiere della Morte, non per morirci ma per viverci in pace.
Sembra che il suicidio di Jackson Pollock contenesse un messaggio. L’11 agosto del 1956 il creatore dell’abstract expressionism morì in un incidente d’auto mentre faceva vertiginose circonvoluzioni su una spiaggia sabbiosa. Secondo alcuni suoi amici il pittore stava facendo uno dei suoi dripping: stava disegnando tracce schizoidi sulla sabbia, destinate a non durare che il tempo della prossima onda.
Sarà vero? Forse no, ma ci siamo capiti.
Qualche anno fa (qualche decennio fa?) un poeta friulano che se ricordo bene si chiama Alberto Ciani realizzò l’idea: scrivere la parola ART sulla mappa d’Europa, camminando o andando in bicicletta lungo strade e sentieri.
Nessuno fotografò dall’alto i suoi spostamenti da Bilbao a Grenoble poi giù verso Lugano, poi da Verona a Monaco, da Monaco a est verso Bratislava e così via pennellando la terra con intenzione semiotica. Non era possibile registrare quel percorso, quella traccia : oggi sì.
Sabato 11 Ottobre ti diremo come.
Sabato 11 Ottobre in girum imus nocte et consumimur igni  (andiamo in giro di notte e siamo consumati dal fuoco)
Prima di Maggio
Con Tatto Via de’ Pepoli 1/a