21 spettacoli per La stagione dell’Oratorio di San Filippo Neri tra giovani, danza, classica e bambini

stagioneoratorioHai mai pensato di trovare la band bolognese indie rock dello Stato Sociale all’Oratorio di  San Filippo Neri? Invece accade anche questo!
Ma partiamo dall’inizio: comincia domenica 19 ottobre la ricca stagione dell’Oratorio di San Filippo Neri, in Via Manzoni 5.  Ben 21 spettacoli in cartellone, tutti gratuiti, promossi dalla Fondazione del Monte di Bologna. Teatro, danza, musica, libri, dialoghi e un festival tutto dedicato ai giovani.

Le proposte sono molto varie ed interessanti e, raccontate dai protagonisti, sarebbe da non perderne nemmeno una.

Da un curioso Festival 2030, una vera rassegna teatrale per giovani che si rivole ai giovani, fino a due spettacoli per bambini in dicembre con tanto di pennuti come protagonisti, passando dalle rassegne Bologna Raccontata, progetto della regista Enza Negroni e che vede come protagonisti Marino Golinelli e Pier Luigi Cervellati. Curioso anche lo spettacolo di Marinella Manicardi dedicato a Mappe per signora un racconto teatrale di viaggi veri ed immaginari di donne di altri tempi…
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Basterà presentarsi in Oratorio per assistere agli spettacoli.

Di seguito trovate le rassegne e gli spettacoli con le date>>>

La stagione dell’Oratorio proporrà al pubblico quattro rassegne. La prima ripropone il tema della Pietà, già indagato nel precedente ciclo di spettacoli, che questa volta sarà declinato in due diversi appuntamenti, curati da Federico Condello. Il primo, dal titolo Parole di pietà. La voce dei poeti, vedrà sul palcoscenico dell’Oratorio l’attore e scrittore Sandro Lombardi, che leggerà testi scelti e commentati da Marco Bazzocchi (martedì 28 ottobre, ore 21), accompagnato dalla fisarmonicista Olimpia Greco. Sarà un cammino attraverso la pietà raccontata in versi, guidati dai poeti del ‘900. Il secondo appuntamento del ciclo è Deposizioni. Compianti, Pietà (giovedì 18 dicembre, ore 21) e avrà come protagonista la storica dell’arte Anna Ottani Cavina che accompagnerà il pubblico a conoscere l’iconografia del dolore attraverso le immagini che più profondamente hanno segnato la cultura visiva occidentale, dal Medioevo all’età moderna.

Anche in questa stagione si tornerà a parlare della storia della città, con la rassegna Bologna raccontata. I protagonisti dei due incontri saranno Marino Golinelli e Pier Luigi Cervellati, e per entrambi gli incontri il progetto e i filmati che verranno proiettati sono a cura di Enza Negroni. Il primo appuntamento è martedì 18 novembre alle 21 con Marino Golinelli: per un futuro con più arte e scienza. Golinelli ha dato vita negli anni ’50 a un’industria farmaceutica oggi internazionale, e trent’anni fa ha creato la fondazione che porta il suo nome con l’obiettivo di ridare alla società parte della sua fortuna, come spiega lui stesso. Collezionista di opere d’arte contemporanea e sostenitore di progetti per la crescita dei giovani, racconterà se stesso con ospiti e immagini. La parola passerà poi, mercoledì 3 dicembre alle 21, a un altro protagonista della nostra storia: Pier Luigi Cervellati: architetto e urbanista innovatore e combattivo. Sul palco dell’Oratorio, del quale tra l’altro ha curato il restauro, parlerà dei temi che più gli sono cari e per i quali si è impegnato: il recupero dei centri storici, la salvaguardia del paesaggio e dell’identità cittadina, la forma delle città e i restauri.

Il terzo ciclo della stagione dell’Oratorio è una novità tutta rivolta ai giovani. Si tratta del festival 20 30 – Chi saranno i 20 30 nel 2030?, una rassegna teatrale per giovani compagnie a cura di VicoQuartoMazzini sul tema della condizione dei giovani in Italia. Parteciperanno quattro compagnie, ognuna delle quali proporrà un laboratorio gratuito rivolto a chiunque abbia tra i venti e i trent’anni di età, con una prova finale aperta al pubblico. Il festival propone cinque appuntamenti: prima quattro spettacoli e poi la serata finale. Si parte sabato 22 novembre alle 21 con Il ritratto della salute, e domenica 23 novembre alle 21.30 con Dopodiché – Stasera mi butto. Si prosegue il week end successivo con Il nostro amore schifo (venerdì 28 novembre alle 21) e Bohème (sabato 29 novembre ore 21). Infine, domenica 30 novembre alle 21, Un’ultima serata 20 30, durante la quale si terrà la restituzione di quanto visto nel festival, a cura del giornalista e scrittore Quit the Doner e con la performance della band bolognese indie rock Lo Stato Sociale.

Per gli spettacoli per i bambini vai sul sito di Bimbò – www.bambinidavivere.com >>>

Gli spettacoli

Il cartellone dell’Oratorio propone cinque spettacoli. L’apertura della stagione, domenica 19 ottobre alle 21, è affidata a Ti scrivo dalle nuvole. Callas/Pasolini un amore in poesia e musica, una performance per voce, sax, butoh di e con Ilaria Mancino, Guglielmo Pagnozzi e Yuri Dini. Sul palco le poesie, le lettere, la musica, restituiranno i frammenti di conversazioni intense, di risate per cose banali, delle estasi e quotidianità di cui sono fatte le vite degli artisti, per raccontare un’indagine poetica e musicale della relazione tra Pasolini e la Diva dell’opera lirica.

Mercoledì 22 ottobre alle 21 spazio alle Ricette del buonumore di e con Angelica Zanardi, che ne cura anche la regia. Protagoniste una cuoca filosofa e la sua assistente canterina (Eloisa Atti), che distilleranno come formule magiche preziose ricette per suscitare il buonumore, ma anche antidoti segreti contro piccoli e grandi assilli dell’esistenza, per affrontare ogni occasione, dalla tristezza all’adulterio, dal senso di colpa alle pene d’amore.

Lo spettacolo in programma sabato 25 ottobre alle 21 mette invece insieme il cinema e la musica, con il congegno musicale per eccellenza: l’organo a canne, che in Oratorio ha sempre un posto d’onore. In Coppelia la bambola meccanica e altre fantasticherie, il compositore e organista Luca Salvadori comporrà per l’occasione e improvviserà con l’organo dell’Oratorio e alcuni strumenti elettronici su due film storici di inizio Novecento: I racconti di Hoffmann (1923) e Le spectre rouge (1907). In collaborazione con l’Associazione Organi Antichi e la Fondazione Cineteca di Bologna.

L’organo torna protagonista nello spettacolo di martedì 11 novembre (ore 21), Il signor Re Diesis e la signorina Mi Bemolle. Un racconto organistico di Jules Verne, con Gabriele Duma (voce narrante) e Andrea Macinanti all’organo. In collaborazione con l’Associazione Organi Antichi. La storia, apparsa su Le Figaro Illustrée del dicembre 1893, racconta di un misterioso organaro che, in uno sperduto paesino della Svizzera, propone di restaurare gratuitamente l’organo della chiesa prima di Natale. Introdurrà così un particolare registro, costruito in canne di cristallo, ognuna delle quali riproduce la voce di un bimbo del paese.

Sabato 15 novembre alle 21 sarà la volta di Mappe per signora, un racconto teatrale di viaggi veri e immaginari di e con Marinella Manicardi. L’attrice ci porterà a conoscere le prime viaggiatrici del ‘700 fino ad arrivare ai giorni nostri, quando le donne viaggiano sempre più spesso sole, anche non per turismo. Ma hanno sempre una mappa che, a volte, è disegnata dentro confini virtuali di reti amicali e di contatti facebook. Il testo dello spettacolo è di Federica Iacobelli e Marinella Manicardi.

Gli incontri

E’ dedicato al libro Reti di credito. Circuiti informali, impropri, nascosti (secoli XIII-XIX), edito da Il Mulino nel 2014, il primo dei due incontri in cartellone, in programma giovedì 30 ottobre alle ore 16.30 nella sede della Fondazione del Monte, in via delle Donzelle 2 a Bologna. Il volume è curato da Mauro Carboni e Maria Giuseppina Muzzarelli, che racconteranno le vicende del credito tra basso medioevo ed età contemporanea, un tema cruciale nella storia europea. I saggi raccolti nel volume fanno luce su questo ampio traffico di denaro ed emerge l’immagine di una società in cui il denaro era cronicamente scarso e in cui l’inventiva, la capacità e la preparazione tecnica supplivano in molti modi a questa mancanza. L’incontro è in collaborazione con il Centro Studi sui Monti di Pietà e sul Credito  Solidaristico.

Il secondo incontro (martedì 20 gennaio alle 17) chiuderà il programma di eventi in Oratorio e avrà come protagonista un compleanno particolare. Il giurista e storico Paolo Grossi e il Presidente della Fondazione del Monte Marco Cammelli presenteranno il libro 1514-2014 Cinquecento anni dai primi Statuti del Monte di Pietà di Bologna giunti fino a noi, un volume in preparazione per celebrare il significativo anniversario.

La danza

La danza sarà protagonista in Oratorio martedì 25 novembre alle 21, con Assolo 2014, di e con Caterina Basso, uno spettacolo sul tema dell’essere sovrappensiero e dell’astrazione dalla realtà. A questa performance seguirà Homework, che vedrà Caterina Basso affiancata da Raffaella Pollastrini, con l’accompagnamento musicale dal vivo di Letizia Renzini e Erika Giansanti.

I concerti

Due serate di dicembre saranno dedicate alla musica. Si comincia venerdì 12 dicembre alle 21 con il Quartetto Euphoria Show, un quartetto d’archi insolito grazie al quale la fantasia regna sovrana e manda in soffitta la seriosità dei concerti classici. Perché la musica, oltre che ascoltata, ha bisogno di essere anche vista e gustata. I componenti del Quartetto Euphoria: al violino Marna Fumarola, al violoncello Michela Munari, al violino Suvi Valjus e alla viola Hildegard Kuen.

E’ tutto natalizio invece il secondo concerto in programma, Puer Natus, previsto martedì 16 dicembre alle 21, con le più belle melodie dell’Antifonario di Bobbio (XIV secolo) dedicate al Natale e alla figura della Vergine, accostate a brani delle Cantigas de Santa Maria e dal Llibre Vermell (XIII secolo). Un viaggio lungo la Via Francigena attraverso brani antichi ai quali saranno accostate musiche della tradizione popolare anglosassone e dell’Italia settentrionale. Sul palco dell’Oratorio, diretti da Maddalena Scagnelli, saliranno l’ensemble strumentale  Enerbia e il gruppo vocale Eudaimonia, nei quali convergono musicisti dalla formazione assai ampia che spazia dalla ricerca etnomusicologica alla didattica, dall’uso degli strumenti antichi e dalla loro costruzione all’esecuzione vocale.