La vera storia di Frankenstein al Battiferro e tanta musica live

Mercoledì 3 settembre – ore 21
SI PUO’ FARE!!! Frankenstein Junior 40 anni dopo (ultima replica)
INGRESSO GRATUITO, SENZA PRENOTAZIONE, prima consumazione obbligatoria

Ritrovo: Sostegno del Battiferro, via della Beverara 123/a (vicino al Museo del Patrimonio Industriale, ampio parcheggio gratuito

MERCOLEDIì 6 AGOSTO Pa

Con Gabriele Baldoni ed Eugenio Bortolini

“Lupo ululà e castello ululì” è una delle più celebri battute del film Frankenstein Junior, capolavoro comico di Mel Brooks e Gene Wilder. Al Battiferro renderemo omaggio a questa celebre pellicola e ai suoi 40 anni con uno spettacolo incentrato sulla sua trama e la successiva proiezione del film originale. Come mai questo film ha avuto continua ad avere sempre tanto successo? Tanti sono i motivi: il genio comico del regista sceneggiatore, maestro nel costruire parodie demenziali e nel creare gag senza tempo, l’indiscutibile capacità dei due protagonisti (Gene Wilder nei panni del dottor “Frankenstein” e Marty Feldman in quelli di “Aigor”), il cast di caratteristi… noi ve ne daremo degli altri per venire a passare una serata al Battiferro.

A spiegarci, in maniera divertente i legami tra la storia di Frankenstein Jr. e Bologna, saranno Gabriele Bernardi, presidente di Vitruvio, insieme al Prof. Leporello ed al suo assistente Faldoni (gli attori Eugenio Bortolini Gabriele Baldoni  ) che ci racconteranno del giovane Giovanni Aldini, scienziato visionario che girò il mondo nell’Ottocento sfidando le conoscenze fino ad allora acquisite su vita e natura. Le turbine della centrale del Battiferro produrranno per una sera l’energia necessaria per ripetere l’esperimento di Aldini, proprio a fianco del Museo del Patrimonio industriale che celebra lo scienziato con una parte dell’esposizione. Quale luogo migliore del sostegno del Battiferro per rivivere questi memorabili momenti? La creatura che forse ritornerà in vita è stata individuata dopo approfondite ricerche presso il Ciocco country house agriturismo alle porte di Bologna che affianca con entusiasmo l’iniziativa. Ma tutto questo sarà possibile solo grazie agli studi di Aldini. Aldini acque a Bologna nel 1762, nipote dell’illustre Luigi Galvani, ne seguì le orme nello studio degli effetti dell’elettricità sui cadaveri, fu professore e ricercatore di fisica presso l’Università di Bologna. Da vero divulgatore scientifico e uomo di spettacolo, organizzava macabre rappresentazioni dove collegava elettrodi a pile con alti voltaggi a teste di cane mozzate, ottenendo la contrazione dei muscoli e l’apertura e l’energica e rumorosa chiusura della mandibola. Applicando gli stessi elettrodi a teste umane mozzate, otteneva la contrazione dei muscoli facciali orribilmente contorti e l’apertura degli occhi. Voleva sperimentare se con l’elettricità fosse possibile rianimare un cadavere. Per tentare l’esperimento serviva un corpo intero ed in buono stato. Normalmente Aldini si serviva di condannati a morte, però in quasi tutti gli stati europei le esecuzioni avvenivano per decapitazione, solo in Inghilterra per impiccagione. Tra il 1802 e il 1803 si recò a Londra e qui finalmente poté effettuare l’esperimento a cui tanto teneva. Nelle carceri trovò un uomo che definiva ideale per i suoi esperimenti: George Forrest era accusato di aver ucciso moglie e figlia, ma non era stato ancora condannato. Aldini ne attese la condanna a morte (sembra non senza il suo intervento presso i giudici…). Aldini allestiva le sue dimostrazioni-spettacolo nel retro dei tribunali, in prossimità delle piazze in cui venivano eseguite le sentenze capitali: appena avvenute le impiccagioni prelevava i corpi e procedeva con gli esperimenti. Applicando elettrodi in varie parti del corpo faceva sollevare braccia e gambe, aprire gli occhi e la bocca, sollevare il petto come in un profondo respiro. Per gran parte del pubblico presente il cadavere era resuscitato sia pure per breve tempo. L’unico effetto che ottenne fu la morte per infarto del suo assistente rimasto impressionato dai risultati. In più casi i presenti alle dimostrazioni dichiaravano ai giornalisti che avevano visto risorgere le povere cavie. Gli effetti sul pubblico erano di impatto fortissimo. Ci fu chi affermò che il morto avesse ripreso veramente vita, e si fosse mostrato ad Aldini.  Nel 1807 pubblicò a Londra uno studio sul galvanismo nel quale asserisce che in determinate condizioni sarebbe possibile riportare in vita un cadavere mediante stimoli elettrici, una teoria che troverà poi spazio qualche anno dopo nel romanzo gotico Frankenstein, da qui il successivo legame con il film rivisitato. Storia, finzione, spirito d’avventura e intuizioni geniali, così al Battiferro ci verrà raccontata la gestazione di uno dei film comici più belli di tutti i tempi.

connemara (2)Giovedì 4 settembre – ore 21
CONNEMARA LULLABY // CONCERTO LIVE + DEGUSTAZIONE DI BIRRE ARTIGIANALI (ULTIMO APPUNTAMENTO CON LE DEGUSTAZIONI!!!)
INGRESSO GRATUITO, SENZA PRENOTAZIONE, prima consumazione obbligatoria
Ritrovo: Sostegno del Battiferro, via della Beverara 123/a (vicino al Museo del Patrimonio Industriale, ampio parcheggio gratuito

Connemara Lullaby sono un progetto di musica folk con base a Bologna e cuore in Irlanda. Il gruppo propone brani provenienti dalla tradizione irlandese a cavallo fra passato e presente e concedendosi anche qualche salto in Scozia, Bretagna ed America. Il progetto salpa nel 2008 come duo e nel giro di pochi anni accoglie a bordo altri elementi, raggiungendo l’attuale formazione. Il repertorio proposto spazia dai reels, jigs e polke alle songs e ballads del passato e del presente. I Connemara interpretano pezzi che ricordano pioggia, vento, pinte di birra e l’odore della terra battuta dai tacchi nelle danze più scatenate. Oltre ai concerti, i Connemara hanno partecipato a numerosi festival buskers e hanno suonato per le rassegne MantovaAcustica (2011) Irlanda in festa (2009-2010-2011) Castelli in Musica Colline Moreniche (2008-2009-2010-2011-2013-2014).

FORMAZIONE:
Eleonora Ghizzi Gola – Violino
Fabio Accossato – Chitarra Bouzouki Bodhràn
Francesco Dorini – Chitarra e Banjo
Chiara Trapanese – Voce

LE BIRRE CHE ACCOMPAGNERANNO LA SERATA

Sarà anche l’ultima data in cui si potrà partecipare a una degustazione guidata di birre artigianali di produzione TEDESCA, INGLESE, BELGA, oltre all’emiliana pluripremiata VECCHIA ORSA, per un totale di otto birre differenti.

A guidare l’assaggio sarà il sommelier Antonio Grillo, che ha collaborato con l’associazione SLOW FOOD alla compilazione della GUIDA ALLE BIRRE D’ITALIA 2015, come degustatore e recensionista di birre artigianali. Attualmente si occupa di progettare e produrre birra artigianale per conto del Birrificio BIRRA DEI DIAMANTI di Ferrara.

TangoCreación-logoVenerdì 5 settembre – ore 21
TANGO CREACION // CONCERTO LIVE
INGRESSO GRATUITO, SENZA PRENOTAZIONE, prima consumazione obbligatoria
Ritrovo: Sostegno del Battiferro, via della Beverara 123/a (vicino al Museo del Patrimonio Industriale, ampio parcheggio gratuito

L’amore appassionato, la sensualità travolgente, l’attrazione inevitabile… tutto questo è il tango. Il tango che travolge, coinvolge, intrappola chi lo interpreta e sa trascendere nella danza il sentimento e le passioni umane attraverso forme e movimenti sublimi. Il Tango è una sorta di trappola meravigliosa nella quale ci si lascia cadere ascoltando, ballando, suonando o CREANDO nuove armonie. In questa trappola si sono lasciati cadere anche i tre protagonisti dell’ ensemble Tango Creación.
Formato nel 2008 da musicisti di lunga esperienza in ambito tanguero, oltre ad esibirsi come trio il gruppo ha all’attivo prestigiose collaborazioni con musicisti quali Luciano JUngmann (ex Colortango e Nuevo Quinteto Real), Gianni Iorio e Eduardo Contizanetti e con ballerini quali Geraldine Rojas y Ezequiel Paludi e Pablo Linares y Patricia Carrazco. Dopo il primo cd omonimo uscito nel 2010, il gruppo sta lavorando al secondo cd.

FORMAZIONE

Michela Tintoni – violino
Francesca Perrotta – pianoforte
Massimo de Stephanis – contrabbasso

Sabato 6 settembre – ore 21
ELOISA ATTI PRESENTA “PENELOPE”
INGRESSO GRATUITO, SENZA PRENOTAZIONE, prima consumazione obbligatoria
Ritrovo: Sostegno del Battiferro, via della Beverara 123/a (vicino al Museo del Patrimonio Industriale, ampio parcheggio gratuito

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Eloisa Atti presenta il suo ultimo album “Penelope”, uscito nell’aprile 2014.
Amore fedele e carnalità, coraggio e timore, invidia e generosità: passioni e lunghe distanze s’intrecciano nella tela di “Penelope” nello stralunato viaggio di Eloisa Atti e compagni nel mondo omerico, tra ciclopi e sirene.

Durante la serata avremo modo di conoscere le dodici canzoni che compongono l’album e raccontano l’Odissea di Omero da un punto di vista femminile. Resteremo ammaliati dalle trame che “Penelope” saprà tessere con strumenti, voce e versi cantati.
Eloisa Atti è una straordinaria interprete, con una spiccata attrazione nei confronti delle musiche sudamericane e un’inclinazione jazz non convenzionale. E’ inevitabile il raffronto con Vinicio Capossela delle ballate marinare di qualche anno fa, ma ovviamente il risultato di “Penelope” è originale, un trionfo di strumenti suonati con gusto e divertimento da parte degli artisti. I testi, poi, sono pieni di intuizioni fornendo all’ascoltatore un’immagine nitida di Penelope.

FORMAZIONE:
Eloisa Atti: voce, tastiera, concertina, ukulele
Riccardo Lolli: voce, tastiera
Antonio Gramentieri: chitarra
Francesco Giampaoli: basso
Diego Sapignoli: batteria