40zero54 – dispositivi di danza contemporanea

fronte misuraSabato 10 e domenica 11 maggio 2014, il Comune di Budrio presenta la prima edizione di 40zero54 – dispositivi di danza contemporanea, gli eventi in programma si svolgeranno nel contesto urbano di Budrio, includendo case private, luoghi recentemente ristrutturati o valorizzati e si concluderanno al Teatro Consorziale con lo spettacolo di MK Impressions d’Afrique.

“Il dispositivo, ha essenzialmente una natura strategica, il che significa dare per scontato che si tratta di una certa forma di manipolazione di oggetti o forze [nel nostro caso di corpi ndr] raggiunta sviluppandole in particolari direzioni, arrestandole, stabilizzandole, utilizzandole.
Il dispositivo è perciò sempre iscritto in un gioco di potere, ma è anche sempre legato ad alcune coordinate di sapere che nascono da esse sebbene, in ugual misura, lo condizionano.
Ecco allora in che cosa consiste il dispositivo: in strategie di rapporti di forze che sostengono e sono sostenute da tipi di sapere”.
Michel Foucault “The Confession of the Flesh”

Programma completo e sinossi

8-9 e10 maggio Teatro Consorziale di Budrio
Impressions d’Afrique laboratorio coreografico a cura di mk

Al centro della ricerca corporea di mk c’è lo sviluppo ritmico dell’azione. Il programma del laboratorio è basato innanzitutto sulla valorizzazione della ricchezza dinamica dell’azione, a partire dalla quale è possibile ridisegnare le linee energetiche per l’esplorazione dell’ambiente esterno. La danza introduce una qualità percettiva amplificata, che trova la sua funzione in un corpo duttile, mobilissimo, estremamente attento al suo rapporto con altri corpi e aperto al cambiamento costante. Ad alcuni dei partecipanti al laboratorio verrà proposto di prender parte alla performance Impressions d’Afrique che andrà in scena domenica 11 maggio al Teatro Consorziale di Budrio.
Il laboratorio si svolgerà presso il teatro l’8, 9 e 10 maggio, il costo è di 60 euro, iscrizioni 051 801300 o teatrodibudrio@gmail.com.
mk si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo è programmato nei più importanti festival della nuova scena e proiettato in ambito internazionale. Michele Di Stefano è il vincitore del Leone d’argento alla Biennale danza 2014.

_____________________________________________________

sabato 10 maggio ore 17, ore18, ore 19 – case private centro storico di Budrio
fannybullock – Qui qu’a vu Coco dans le Trocaderò?

posti limitati, prenotazione obbligatoria a fannybullock@libero.it o tel. 339 1442952 La compagnia fannybullock dal 2005 ha indirizzato le sue azioni e riflessioni agli ambienti domestici creando performance capaci di relazionarsi con gli spazi delle abitazioni sovvertendone le aspettative, disarcionando le azioni quotidiane, e con la precisa volontà di formare un pubblico capace di mettere in campo uno sguardo allenato allo spiazzamento.

Per la rassegna 40zero54 ha deciso di lavorare sulla figura di Coco Chanel, bambina e donna nomade, che spesso è stata chiamata a cambiare ambiente, anche domestico. Gli anni di Aubazine e quelli in cui ha dimorato con la famiglia presso l’albergo di Brive, le sue performance al caffè concerto, fino alla sua morte all’Hotel Ritz compongono una prima costellazione geografica con cui confrontarsi. Sono tre i luoghi individuati nel centro storico di Budrio che ospitano i tre quadri che dipingono questa esistenza eccezionale.

fannybullock è composta da cinque anime – Chiara Castaldini, Agnese Doria, Sara Gotti, Alice Mazzetti, Ileana Molinelli – e diversi satelliti con competenze, specificità e destini diversi, accomunate dalla curiosità all’esplorazione. www.fannybullock.it

_____________________________________________________

sabato 10 maggio ore 20.00 Torri dell’acqua
Silvia Berti – Raccolte
di e con Silvia Berti

Raccolte è un evento performativo che vuole portare diverse esperienze appartenenti a tempi differenti, nello stesso luogo e nello stesso momento. Tracce della tematica emersa nel passato faranno da contorno ad un’improvvisazione estemporanea sullo stesso tema facendo coesistere passato, presente e futuro nello stesso spazio.
“Ogni organismo, nei suoi elementi ricettivi e percettivi ma anche nelle sue viscere, è una somma di contrazioni, di ritenzioni e di attese. Al livello di tale sensibilità vitale primaria, il presente vissuto costituisce già nel tempo un passato e un futuro. Il futuro appare nel bisogno come forma organica dell’attesa, mentre il passato della ritenzione appare nell’eredità cellulare.” Gilles Deleuze

Silvia Berti si forma in Italia presso il centro Mousiké di Bologna e a Londra presso il Trinity Laban Conservatorio di Musica e Danza, dove sta attualmente conseguendo un Master in Creative Practice. Ha collaborato e danzato per coreografi italiani e stranieri come Roberto Castello, Kirstie Simson, Angelin Preljocaj, Romeo Castellucci
._____________________________________________________

domenica 11 maggio ore 17.00 via Mazzini
Paola Ponti – Il viaggio. Reading and movement

progetto letto, danzato, diretto e curato da Paola Ponti, con Benedetta Rosini, Margherita Carlotti, Laura Trebbi, Lucia Bonora, Sara Celeghin, Alice Bariselli e Stella Moretti (danzatrici del laboratorio coreografico presso la scuola di danza Studio del Movimento). Le parole saltano, si spostano nello spazio, compongono un’ immagine e creano un ritmo. La parola nasce da un racconto, fluttua e colpisce chi ascolta. Il corpo del danzatore si fa incarnazione del racconto o forse no ….
Il racconto descrive un viaggio. Fuori dal corpo, attraverso luoghi inesplorati o già visitati, fino a raccogliersi ed accoccolarsi nel nostro profondo. Nei nostri gorghi e fiumane interiori. Che cosa si cerca in un viaggio? Probabilmente nient’altro che se stessi.
Paola Ponti è danzatrice, coreografa, insegnante, Danzeducatrice e panificatrice.Membro della Compagnia IRIS e Studio28 Dance Factory (MI). Dal 2011 le compagnie Iris, In_Ocula e Menoventi organizzano a Faenza WAM, festival dedicato alle arti performative contemporanee. Diplomata nel 2008 presso SEAD.

_____________________________________________________

domenica 11 maggio a seguire
A/M project – Occhi blu capelli neri
con Martina Stivani e Federico Frison

Un dialogo senza parole.
Forse sarebbe meglio scrivere due monologhi che si svolgono contemporaneamente . Occhi blu capelli neri, titolo rubato dall’ultima opera narrativa di Marguerite Duras, riprende alcuni temi a lei molto cari: l’attrazione e la repulsione fra uomo e donna, l’indicibilità dell’esperienza umana. La difficoltà d’incontrare l’altro e quindi se stessi fa sì che tutto si svolga senza tregua, con un ritmo serrato, senza soluzione. Cambiare non è previsto ma solo il cambiamento può smuovere questa staticità sofferta e nel disequilibrio creare finalmente una relazione paritaria. Occhi blu capelli neri è un omaggio a Thierry Salmon e al suo “ A. da Agatha”.
A/M project nasce nel 2007 da un’idea di Alice Bariselli ed Emilia Martinci in collaborazione con l’Associazione S.D.M Danza per la promozione e la produzione di spettacoli e performances. A/M Project Ha ricevuto numerosi premi ed inviti ad eventi fra cui: Primo premio coreografico alla “Settimana Internazionale delle Danza citta’ di Spoleto”, Primo Premio al concorso coreografico “ArteDanza Longiano”, Primo Premio al festival “Rieti Danza Estate”. Partecipazione alla “Serata Dedicata alla Coreografia Emergente” in Fonderia-Aterballetto (RE), al Festival Oriente Occidente di Rovereto, Co.Co.Pro- Crossroads / Incroci di Danza (FI).

_____________________________________________________

domenica 11 maggio a seguire Torre Sud Est
Alice Bariselli – “ ..Non ha più pareti … ” (Primo Estratto)
con Paola Ponti, Cinzia Sità e Martina Stivani
Stare deriva dal sanscrito e significa stare fermo, stare, rimanere e più semplicemente esistere. Stare è anche collocare, disporre, innalzare, porre, essere stabile, costante e ritto in piedi. Stare è resistere. È un semplice rifiuto all’ azione. Una resistenza all’ impulso che porta al movimento, una resistenza del peso del corpo alla gravità. “Nulla esaspera le persone di serio intelletto quanto una passiva resistenza”, racconta Herman Melville. Stare è immobilità apparente. Un impulso alla presa di coscienza di sé e del proprio confine. Stare è essere. Stare attenti. Prestarsi attenzione. Percepirsi. Avere la capacità di dare nome e movimento ad uno stato emotivo, fisico, mentale, di relazione : “Stare a cena con te; stare sulle ginocchia; stare da cani; stare vuoti e leggeri; stare al top; stare pregando… ”La sensazione dello stato del corpo diventa oggetto di studio e tradotta in movimento, prende vita nello spazio. Uno spazio senza pareti sicure a proteggere e aperto, puro contenitore dello stato interiore o esteriore della persona. Uno spazio vuoto ma riempito di sguardi. Un invito ad osservare da vicino la vita del corpo che si racconta.
…e voi…come state?
Alice Bariselli è freelance performer, coreografa e insegnante. 2002/2005 diploma in Dance Performance presso SEAD. 2011 master in Coreografia presso Trinity Laban College di Londra. Vincitrice del premio GD’A, Giovani Danz’Autori Emilia-Romagna 2013 con la sua performance Quite/Under presentata a Arboeto di Mondaino, Festival del Teatro Santarcangelo di Romagna, Ackerstadt Palast Festival Berlino.

_____________________________________________________

domenica 11 Maggio 2014 ore 21.00 Teatro Consorziale
MK – Impressions d’Afrique

con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Marta Ciappina, Laura Scarpini, Saverio Cavaliere & guests, coreografia Michele Di Stefano
L’Africa prefigurata da Raymond Roussel nella stesura del suo romanzo Impressions d’Afrique (1910) è un paesaggio irreale, che non ha altro scopo che quello di servire da sfondo ad un procedimento combinatorio, basato su continue reazioni a catena di parole e accostamenti arbitrari di mondi differenti.

Illeggibile e selvaggia – non in senso pittoresco ma perché furiosamente incline ad assorbire tutte le informazioni suggerite dai regimi culturali occidentali e a risputarle in un ibrido imprevedibile – anche la nostra Africa non ha più a che fare con una ricerca delle origini ma con la scoperta di nuove destinazioni.
Questo progetto cerca di conferire alla dinamica e alla postura corporea altri statuti – configurazioni coreografiche inedite ed in questo senso la ricerca sul movimento ne costituisce l’aspetto fondante.
Ancora una volta dopo Il giro del mondo, la performance presenta i personaggi di un romanzo d’avventure che non c’è e li colloca in successione nello stesso luogo “qualsiasi” per analizzarne il comportamento. Vedremo una donna destinata al sacrificio, una pattuglia di marines in avanscoperta, dei guerrieri esperti di tecniche di ipnosi… ma sono corpi che non sanno più che farsene di una storia. Il loro scopo è individuare e far emergere la postura di un corpo nuovo nel momento esatto in cui decide di presentarsi davanti al reale.
“Al primo incontro nella foresta con una tribù indigena armata e minacciosa, l’antropologo Miklucho Maklaj decide di stendersi per terra e dormire. Gli indigeni, colti di sorpresa da tanta arrendevolezza, lo lasciano illeso. E poi lo accettano.”
mk si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo è programmato nei più importanti festival della nuova scena e proiettato in ambito internazionale. Michele Di Stefano è il vincitore del Leone d’argento alla Biennale danza 2014.
Tra le produzioni più recenti: le Instruction Series, Il giro del mondo in 80 giorni (con ospiti della William Forsythe Company), Quattro danze coloniali viste da vicino, Park e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro, questioni legate allo scambio e ricostruzione tormentata dell’esotico. Successivamente vengono creati Bangalore, Clima (prod. Short Theatre e Santarcangelo dei Teatri) e Shanghai Surprise (Live Arts Week Bologna), oggetti sempre più permeabili e corrotti. Impressions d’Afrique viene presentato nel 2013 al Museo Etnografico Pigorini di Roma e alla Biennale Danza di Venezia. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di laboratori sperimentali, incontri e ipotesi di creazione, tra i quali Accademie Eventuali a Bologna con Margherita Morgantin in collaborazione con Xing, gli ambienti coreografici creati per l’Accademia Nazionale di Danza, il progetto Invenzioni per la Biennale Danza 2013 e la cura dei cicli di performance Angelo Mai Italia Tropici. Mk è una delle cinque compagini internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Nel 2012 esce per i tipi di Quodlibet, Agenti autonomi e sistemi multiagente, di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin. Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBAC.