Mostre e appuntamenti a marzo nei musei di Bologna

E_Kovylina_Egalitstill (rid)ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: programma da venerdì 7 a giovedì 13 marzo.

IN EVIDENZA

sabato 8 marzo

ore 11: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) – via dell’Archiginnasio 2
Conversazione e visita guidata
In  occasione  degli ultimi giorni di apertura della mostra “Il Piedistallo
vuoto.   Fantasmi   dall’Est   Europa”,  Gianfranco  Maraniello,  Direttore
dell’Istituzione  Bologna  Musei,  Marco  Scotini, curatore della mostra, e
Giorgio   Verzotti,   Direttore  Artistico  di  Arte  Fiera,  incontrano  i
collezionisti  Claudia  Consolandi,  Giorgio Fasol e Vittorio Gaddi per una
conversazione e una visita guidata all’esposizione.
Prenotazione consigliata entro venerdì 7 marzo allo 051 273861
oppure a comunicazione@labidee.it.
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 7 marzo

ore 14: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per il ciclo Musica, istruzioni per l’uso
“Il pianoforte ‘altro’”
Seminario a cura di Stefano Malferrari (pianoforte).
Il  repertorio  e  le  tecniche  estese  nella  letteratura  flautistica  e
pianistica  dal  dopoguerra ad oggi a cura di Conservatorio “G.B. Martini”,
in collaborazione con il Museo della Musica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it

sabato 8 marzo

ore 15: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Tutte le donne di Alessandro Cervellati”
Un  percorso  con  Roberto  Martorelli (Museo civico del Risorgimento), per
evocare  le  vicende  di  alcune  delle  signore  e  signorine,  popolane e
nobildonne  ricordate  dallo  scrittore  Alessandro Cervellati (1892-1974),
autore  di  decine  e  godibilissime  pubblicazioni  sugli aspetti noti – e
soprattutto meno noti e curiosi – di Bologna. Lo scrittore ha dedicato pari
attenzione  al lato femminile dell’umanità, descrivendone le storie serie o
frivole, tragiche o gioiose.
Ritrovo alle ore 14.45 presso l’ingresso principale (Cortile Chiesa)
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) – via dell’Archiginnasio
2
“Chi dice donna dice danno? La donna nell’antichità”
Visita guidata con Anna Dore, archeologa del museo.
In occasione della festa della donna un incontro per scoprire come vivevano
le  nostre  “antenate”  nel mondo etrusco, greco e romano, quali difficoltà
potevano  incontrare  e quali ruoli erano loro attribuiti dalla società del
tempo.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per il ciclo Musica istruzioni per l’uso
“I trattati pianistici prima e dopo l’Ottocento”
Presentazione  del  volume  di  Chiara  Sintoni  (Roma,  Aracne,  2013), in
collaborazione con Libreria Musicale Ut Orpheus.
Chiara  Sintoni è diplomata in Pianoforte al Conservatorio “G. Frescobaldi”
di  Ferrara,  laureata  cum  laude  in  DAMS-Musica nell’ateneo bolognese e
Dottore di ricerca in “Scienze della musica” nell’Università degli Studi di
Trento.  Attualmente  è  assegnista  di ricerca nel Dipartimento delle Arti
(Università  degli Studi di Bologna), per un progetto di Pedagogia musicale
promosso  dal  Dipartimento  delle  Arti  e  co-finanziato  dal  Comune  di
Laives-Leifers  (Bolzano);  nel  medesimo  Dipartimento  collabora  inoltre
assiduamente con le cattedre di Storia della musica e Pedagogia musicale.
Svolge attività di ricerca nella Storia della musica tra Otto e Novecento e
sulla Pedagogia musicale, con relazioni a convegni internazionali in Italia
e  all’estero  e  pubblicazioni  anche  in  lingue  straniere. Fa parte del
comitato  di  redazione  della rivista «MusicaDocta» e del «SagGEM – Gruppo
per  l’Educazione  musicale».  È  presidente  dell’Associazione culturale I
Fiori  musicali,  che  dal  2004  promuove  progetti  culturali, didattici,
formativi   ed  editoriali  nel  campo  della  musica  d’arte  e  dell’alta
divulgazione  musicale e vicepresidente di ICAMus (The International Center
for  American  Music  –  Sez.  Europea). È inoltre titolare di Storia della
musica nella Nuova Scuola di Musica “Vassura-Baroncini” di Imola.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it

ore 21: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Il Museo prende vita
“La donna del mistero. Chi si nasconde nel quadro di Prospero Fontana?”
Visita guidata animata a cura de La Cattiva Compagnia.
La visita si soffermerà sul famoso “Ritratto di donna” di Prospero Fontana.
Chi  è  la  donna  dipinta?  Gli storici dell’arte se lo chiedono da cinque
secoli,  e  chi  meglio  dello  stesso Fontana potrà risolvere l’enigma? In
soccorso  di  Fontana,  accorrerà  la  “donna  misteriosa”,  poi uno strano
investigatore    che    coinvolgerà    il    pubblico    in   una   ricerca
storico-investigativa tra le famiglie nobili del tempo. E, se non bastasse,
arriverà  l’aiuto di un malinconico menestrello con i suoi sonetti del ‘500
dedicate alle nobildonne del tempo…
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

domenica 9 marzo

ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Grandi maestri al museo
“Prospero Fontana”
Visita  guidata  con  Irene  Graziani,  docente di Storia dell’Arte Moderna
dell’Università di Bologna .
Un percorso dedicato alle opere del bolognese Prospero Fontana (1512-1597),
interprete erudito e autorevole della “bella maniera”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di guerra in tempo di pace”
Visita guidata alla mostra, in occasione dell’ultimo giorno di apertura.
Attraverso  foto  d’epoca e testi si ripercorreranno le vicende vissute sul
Monte  Ermada,  per  rinvenire  le  tracce  degli eventi terribili avvenuti
durante la Grande Guerra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Quando Bologna viveva sull’acqua”: visita guidata
Lo   studio  dei  documenti  d’archivio  e  delle  fonti  iconografiche  ha
consentito   di   ricostruire   e   visualizzare  con  filmati,  postazioni
interattive,  plastici  e  modelli funzionanti la storia, ancora per alcuni
aspetti sconosciuta, di quando Bologna viveva sull’acqua.
Risale,  infatti, alla fine del XII secolo la realizzazione di un complesso
sistema  idraulico  artificiale,  oggi  in gran parte nascosto, composto da
chiuse,  canali  e  chiaviche  che  distribuivano  a rete l’acqua in città,
consentendo  l’uso  della  risorsa  idrica  come  fonte  di  energia per il
funzionamento di numerosi opifici.
Tra  questi  spicca  il mulino da seta “alla bolognese”, espressione tra le
più alte di tecnologia preindustriale, utilizzato per la torcitura del filo
di  seta  col  quale  si poteva ottenere il velo. Tale prodotto, ampiamente
commercializzato  e  spesso  riprodotto  nell’iconografia occidentale, rese
celebre Bologna per oltre quattro secoli in tutta Europa.
Prenotazione  obbligatoria  allo  051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 7
marzo)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Visita guidata alla Collezione Permanente MAMbo
La  storia  della  seconda  metà  del  Novecento in una visita guidata alla
Collezione   Permanente.  Da  poco  rinnovata  nell’allestimento  grazie  a
importanti  restauri, acquisizioni e studi del patrimonio, la Collezione ha
l’intento  di dare una nuova lettura della storia dell’arte italiana, dalla
metà  degli  anni  Cinquanta a oggi, attraverso l’attività dell’ex Galleria
d’Arte Moderna di Bologna.
Prenotazione     obbligatoria     allo    051    6496628/611    oppure    a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero – € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l’ingresso in museo)
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 11 marzo
ore 16.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Presentazione  del  secondo numero della rivista «MDCCC 1800» (Ca’ Foscari
Digital Publishing)”
Intervengono:  Martina Frank (Università Ca’ Foscari di Venezia, direttrice
della  rivista),  Isabella  Collavizza (Università di Udine), Elena Catra e
Vittorio Pajusco (Università Ca’ Foscari, Venezia).
Introduce  Carla  Bernardini,  (Comune  di  Bologna  |  Istituzione Bologna
Musei).
La  rivista  «MDCCC  1800»  è  nata  dalla  volontà  di  creare un luogo di
dibattito internazionale capace di rispondere al rinnovato interesse per la
cultura  artistica  dell’Ottocento. A partire dai più recenti contributi su
Venezia,  che negli ultimi anni hanno visto un progressivo incremento e una
significativa apertura interpretativa, la rivista si propone di ampliare il
campo  degli  studi  considerando  in una prospettiva interdisciplinare gli
intrecci,  le  relazioni,  i  rapporti  tra  le  forme  d’arte  nel  quadro
macroscopico dell’Ottocento europeo.
A    seguire,   ore   17.30,  “Cincinnato  Baruzzi  tra  Neoclassicismo   e
Restaurazione”:  conferenza  di   Antonella  Mampieri,  Comune di Bologna |
Istituzione Bologna Musei.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

MOSTRE – EXHIBITIONS 

Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Sergov. Sergio Govoni: un artigiano artista per la sua Bologna”, fino al 9
marzo 2014
Nella mostra è esposta parte della produzione ad intarsio di Sergio Govoni,
in  arte  Sergov  (Bologna,  1924-2011),  donata  dalla sorella Maria Luisa
Govoni al Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei nel 2013.
L’esposizione  –  a cura di Giancarlo Benevolo e Gabriella Bernardi – non è
solo l’occasione per ammirare una cinquantina di tarsie lignee tra le oltre
cento  opere  che  compongono la donazione, ma è anche il coronamento della
volontà del maestro artigiano.
Intarsiatore  cresciuto  in  una  famiglia di artigiani ebanisti bolognesi,
Sergov  non  è  stato un pittore, ma certamente è stato un artigiano che ha
saputo  fare  uso  della  tarsia  con  una  modalità  sapiente ed efficace,
ottenendo ogni volta sorprendenti effetti pittorici. Non si è molto lontani
dal  vero,  infatti,  nell’osservare che in lui convivono il rigore tecnico
dell’artigiano  e  il  genio creatore dell’artista, che ha per tavolozza il
legno e per pittura l’intarsio.
L’opera  di  Sergov  si  inserisce nel filone della tradizione antichissima
della tarsia lignea attraverso l’impiego di una tecnica particolare, da lui
definita  come “pittura in legno”. Essa consiste nell’aggiungere e togliere
legnetti  di  tonalità  diverse (noce, faggio, ciliegio, palissandro), così
come avviene nel caso dei colori col pennello. I pezzi vengono incollati su
pannelli  di  compensato  in  modo da riprodurre il disegno precedentemente
preparato,  sulla  base di una gamma di soggetti. I legnetti sono preparati
in forma di lamelle sottili per rendere al meglio le varietà cromatiche.
Info: www.comune.bologna.it/cultura

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Arte  Fiera  Collezionismi  –  Il  Piedistallo  vuoto.  Fantasmi  dall’Est
Europa”, fino al 16 marzo 2014
Collezioni  italiane  e  artisti internazionali mettono in scena i fantasmi
dell’Est  Europa e i presagi dalla sua storia recente. Dal 24 gennaio al 16
marzo Arte Fiera presenta “Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa”,
una   grande   rassegna  sulla  scena  artistica  dell’area  post-sovietica
contemporanea.
«Ma  non  è una mostra sulla nostalgia del passato – sottolinea il curatore
Marco  Scotini  che  da anni segue con interesse i rappresentanti di questa
congiuntura   artistica   con   esposizioni   di   ricerca  e  di  successo
internazionale  –  è invece una mostra che già dal titolo racconta un mondo
ancora  vivente,  una potenzialità». Allo stesso tempo, spiega il curatore,
allude  a un momento di attesa e di passaggio, ai fantasmi che lo popolano,
a qualcosa che ritorna ma ancora non c’è stato.
Così “Il Piedistallo vuoto” riunisce una costellazione di più di 40 artisti
di 20 Paesi dell’Est Europa e dell’ex URSS: a partire dagli anni Settanta e
intorno  a due importanti assi temporali, il 1989 con la caduta del muro di
Berlino,  e  il  1991 quando si dissolsero l’Unione Sovietica e il Patto di
Varsavia.
A   vent’anni   anni   di  distanza,  video,  performances,  installazioni,
fotografie,  disegni  e  lavori  pittorici  di  molti degli artisti che non
avevano  trovato  spazio  all’interno  della  cultura  socialista come Ilya
Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu,
Nedko  Solakov  e  di  quelli  della giovane generazione che ha riscosso un
ampio  riconoscimento internazionale, tra cui Roman Ondak, Anri Sala, David
Maljkovic,  Pawel  Althamer, Artur Zmijewski, Deimantas Narkevicius, Mircea
Cantor e molti altri, saranno al centro di questo grande evento espositivo.
In  mostra  opere  dalle collezioni pubbliche e private più autorevoli, tra
cui:  Fondazione  Sandretto  Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la
Collezione  Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti,
Collezione   UniCredit,  Collezione  Gemma  Testa,  Collezione  Consolandi,
Collezione   Agiverona,   Fondazione   Morra-Greco,   Collezione  Cotroneo,
Collezione  Vittorio  Gaddi,  Fondazione  Videoinsight,  assieme  ad  altre
collezioni che hanno preferito mantenere l’anonimato.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di guerra in tempo di pace”, fino al 9 marzo 2014
La  mostra  costituisce  il primo atto delle celebrazioni per il Centenario
della   Prima  Guerra  Mondiale  organizzate  dall’Area  Storia  e  Memoria
dell’Istituzione Bologna Musei.
Realizzata  dal  Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale e
Sportivo  Ajser  2000  di  Duino  Aurisina (Trieste), in collaborazione con
l’Agenzia  Turismo  della  Regione  Friuli  Venezia  Giulia,  l’esposizione
ripercorre,  attraverso foto d’epoca e testi, le vicende vissute nella zona
del Monte Ermada durante il primo conflitto mondiale.
Il  Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza, si trova oggi
nella parte nord-occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del
Comune  di  Duino  Aurisina,  mentre  le  sue  propaggini orientali sono in
territorio sloveno.
Durante  il  primo  conflitto  mondiale  il monte, che si trovava allora in
territorio  austro-ungarico,  costituì  un  insuperabile baluardo contro il
quale  si  infransero  senza  successo  gli  sforzi  dei  soldati italiani.
L’esercito  austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima
ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie  al  lavoro  infaticabile  di  riqualificazione  delle  trincee e di
raccolta  di  testimonianze svolto dai volontari della Società Alpina delle
Giulie  – sezione di Trieste del C.A.I.-Club Alpino Italiano, fondata quasi
cent’anni  fa  – molte delle strutture realizzate allora sono oggi riemerse
dalla vegetazione e sono state risistemate.
In mostra è documentato proprio tutto quanto è stato fatto per rinvenire le
tracce  di  quegli  eventi  terribili:  le “voci di guerra” di cui oggi, in
“tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Dopo essere stata ospitata a Milano, Treviso, Monfalcone e in diverse altre
città  italiane,  a  Bologna la mostra si presenta rinnovata ed aggiornata,
grazie   anche  alla  collaborazione  con  l’Istituto  per  la  Storia  del
Risorgimento  Italiano  – Comitato di Bologna ed alla donazione di Jadranka
Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.
Arricchiscono   l’esposizione   bolognese   documenti  e  cimeli  originali
provenienti  dai  depositi  del Museo civico del Risorgimento e normalmente
non visibili al pubblico.
È   presente   inoltre   un  plastico  interattivo  del  Monte  Ermada  che
ricostruisce  fedelmente  il   rilievo  topografico  del monte, le linee di
trincea  e  i  camminamenti  italiani  ed  austro-ungarici,  così  come  si
presentavano nel 1917.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale – via Manzoni 4
“Incanti  di musica. I libri liturgici del Museo Civico Medievale”, fino al
30 marzo 2014
Nella  Sala  dei  Codici Miniati viene presentata una selezione della ricca
collezione  di  libri  corali  di  proprietà del museo, provenienti dai più
importanti  conventi cittadini. Gli splendidi volumi sono arricchiti da una
ricca  decorazione eseguita da alcuni dei più importanti miniatori attivi a
Bologna nei secoli XIII-XVI.
La mostra è a cura di Massimo Medica, Paolo Cova e Ilaria Negretti.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Rachel Whiteread. Study for Room”, fino al 4 maggio 2014
In  occasione  del  cinquantesimo  anniversario  dalla scomparsa di Giorgio
Morandi,  il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con
una  serie  di  lavori  ambientati negli spazi del Museo Morandi. L’artista
britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi, al quale
è  accomunata  dall’attenzione  per  gli  spazi  intimi  e  gli oggetti del
quotidiano.
Rachel  Whiteread  presenta  una selezione di opere che va dal 1991 al 2010
oltre  a due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l’occasione che
ben  si  inseriscono negli ambienti del Museo Morandi. Durante la mostra il
Museo  modifica  il  proprio percorso anche per consentire l’esposizione di
cinque  nuove  opere  dell’artista  bolognese, collocabili tra il 1950 e il
1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati.
Info: www.mambo-bologna.org

“Flavia  Mastrella.  Sculture in tasca. L’esaltazione dell’insignificante”,
fino al 9 marzo 2014
Rapite   da   strade  e  spiagge  per  essere  allestite  negli  spazi  del
Dipartimento  educativo  MAMbo, le opere dell’artista Flavia Mastrella sono
micro-sculture  formate  da  giocattoli  abbandonati,  smarriti, consumati,
erosi  dalle intemperie e sottratti all’oblio e all’incuria. Questi oggetti
di  plastica, un tempo piccole icone del nostro immaginario, assumono nuove
identità per svelarci una straordinaria visione del quotidiano.
In  laboratorio,  bambini  e  ragazzi  andranno alla ricerca di frammenti e
altre  piccole  cose,  inusuali  ritrovamenti  da  scoprire negli spazi del
museo.  Vagabondi, smarriti, persi, rotti, consumati, giocattoli di mare da
assemblare  in  modo inedito, in accordo con il proprio sentire, per creare
nuovi  oggetti inconsueti, frutto di uno sguardo rinnovato sulla realtà che
ci circonda.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Giordani:  costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961″, fino al 31 maggio 2014
Per  cinque  generazioni,  dal  1875  al 1984, la famiglia Giordani ha dato
vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione
del  ferro,  si  è  specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e
carrozzine.  Questa  “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e
dei  bambini  ha  lasciato  un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama   che   ancora  sopravvive,  tanto  da  rendere  oggi  quegli  oggetti
particolarmente  ambiti  nel  mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli  anni  compresi  tra  la  stampa  del  primo  catalogo, nel 1915, ed il
trasferimento  dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di   Reno,  nel  1961,  dove  regnerà  la  produzione  in  plastica,  hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in
ferro  e  legno  e  poi  in  lamiera  stampata, durante la quale il marchio
Giordani   si   è   accreditato   dapprima  in  Italia,  quindi  in  ambito
internazionale.
L’apporto  dei  collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli
tra  i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari
o  particolari,  costruiti  in  ferro,  legno e lamiera stampata: tricicli,
biciclette  con  e  senza  ruotine,  ciclo  side-car,  automobili a pedali,
automobile  elettrica,  reattore,  autoareoplano, ciclopattino, carrettino,
carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed
una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

L’Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l’obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell’inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l’articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l’intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell’arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d’Arte,  Museo  Civico  d’Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  –  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 – 2193916
aperto:  martedì  –  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  –  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  –  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  –  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13

Elena Kovylina
Egalit2008
video su dvd, colore, suono 9′
still da video
Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo