Il Teatro di Occhiobello chiude con Giuliana Musso

765-giuliana-musso5Venerdì 28 febbraio alle ore 21 si conclude la XII stagione teatrale del Teatro Comunale di Occhiobello, organizzata dal Comune – Assessorato alla cultura, in collaborazione con Associazione Culturale Arkadis, la cui direzione artistica è affidata a Marco Sgarbi.

Grande attesa per il gradito ritorno sul palcoscenico polesano di Giuliana Musso (Nati in casa, Sexmachine e Tanti saluti) che ha scritto e diretto La Fabbrica dei Preti di cui è unica interprete sulla scena. Un lavoro d’indagine e scrittura che intreccia tre diverse forme di racconto: un reportage (ispirato al libro di Don Bellina) della vita nei seminari declamato dal “pulpito”, la proiezione di tre album fotografici e la testimonianza vibrante di tre personaggi: un timido ex-prete, un ironico prete anticlericale e un prete poeta-operaio.

Sul palco una serie di schermi di proiezione degli anni Sessanta e alcuni abiti appesi: una tonaca, un vestito da sposo, un clergyman, una tuta da operaio. I tre personaggi interpretati da Giuliana Musso sono uomini anziani che si raccontano con franchezza: la giovinezza in seminario, i tabù, le regole, le gerarchie, e poi l’impatto col mondo e col mondo delle donne, le frustrazioni ma anche la ricerca e la scoperta di una personale forma di felicità umana.

Lo sfondo di ogni racconto è quella stessa cultura cattolica che ha generato il nostro senso etico e morale e con esso anche tutte le contraddizioni e le rigidità che avvertiamo nei nostri atteggiamenti, nei modelli di ruolo e di genere, nei comportamenti affettivi e sessuali. “I seminari degli anni ’50 e ’60 – racconta Giul iana Musso – hanno formato una generazione di preti che sono stati ordinati negli anni in cui si chiudeva il Concilio Vaticano II e si apriva l’era delle speranze post-conciliari. Una generazione che fa il bilancio di una vita. Una vita da preti che ha attraversato la storia contemporanea e sta assistendo al crollo dello stesso mondo che li ha generati. La dimensione umana dei sacerdoti è un piccolo tabù sul quale vale la pena di alzare il velo per rimettere l’essere umano e i suoi bisogni al centro o, meglio, al di sopra di ogni norma e ogni dottrina.

I seminari di qualche decennio fa hanno operato per dissociare il mondo affettivo dei piccoli futuri preti dalla loro dimensione spirituale e devozionale. Molti di quei piccoli preti hanno trascorso la vita cercando coraggiosamente uno spazio in cui ciò che era stato separato e represso durante la loro formazione si potesse riunire e liberare. A questi preti innamorati della vita ci piacerebbe dare v oce e ritrovare insieme a loro la nostra stessa battaglia per – tenere insieme i pezzi -”. Mentre racconta la storia di questi ex-seminaristi, lo spettacolo ci racconta di noi, delle nostre buffe ipocrisie, paure, fragilità e della bellezza dell’essere umano. E così, mentre ridiamo di loro, ridiamo di noi stessi e, mentre ci commuoviamo per le loro solitudini possiamo, forse, consolare le nostre.

Biglietterie

Biglietti: intero € 12, ridotto over 65 e Rete dei Teatri € 10, ridotto under 30 € 8. Per informazioni e prenotazioni: 349.8464714 o 0425.766121
info(at) teatrocomunaleocchiobello.it – www.arkadis.it