Alla Galleria Cavour l’appendice alla mostra “Il Piedistallo Vuoto”

new_logo135In occasione di Artefiera 2014, Fiera Internazionale d’arte moderna e contemporanea Galleria Cavour, punto di incontro e di riferimento per Bologna di numerosi e vari eventi culturali, ospiterà dal 23 gennaio al 16 marzo 2014 l’appendice alla mostra “Il Piedistallo Vuoto”, aperta al Museo Archeologico, prodotta da Arte Fiera e dedicata agli artisti dell’Est Europa e curata da Marco Scotini.

Attraverso l’idea e la sinergia delle proprietà immobiliari di Galleria, del Consorzio, di Arte Fiera, di Confcommercio Ascom Bologna, il contributo della Deutsche Bank, l’opera “Untitled” acquisita dalla Galleria Paolo Maria Deanesi (Rovereto, Trento) di Armando Lulaj, artista albanese, che ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, prenderà vita all’interno della Galleria il 22 gennaio alle ore 18 con un vernissage dedicato.
All’interno de “Il Piedistallo Vuoto” al Museo Archeologico sono in mostra altre due opere dell’artista intitolate “Never” e “Ein Gespenst geht um in der weiten Welt”.

Descrive Giorgio Verzotti, curatore del progetto:”La scritta che campeggiava all’ingresso di Auschwitz viene vista a rovescio, come se i prigionieri la vedessero mentre escono dal campo di sterminio, in una fulminea allusione all’idea di libertà riconquistata, intensificata dalla realizzazione con luce al neon”.

In questa occasione Galleria Cavour è stata inserita ufficialmente in Art City, il programma di mostre e iniziative istituzionali proposto, in occasione di Arte Fiera, nei musei e negli spazi pubblici della città: dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con La Grande Magia. Opere scelte dalla Collezione UniCredit, i Percorsi del magico nei principali luoghi di cultura e l’omaggio a Morandi a cinquant’anni dalla scomparsa con le mostre di Tacita Dean e Rachel Whiteread, la mostra Il Piedistallo Vuoto presso il Museo Civico Archeologico, l’arte dell’Ottocento alla Pinacoteca Nazionale, L’eredità dei Bastardini: dall’assistenza all’arte, opere dal Trecento all’Ottocento scelte dal patrimonio della Provincia di Bologna a Palazzo Pepoli Campogrande, fino alle mostre presentate negli spazi espositivi di Genus Bononiae e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dei nuovi MAST e CUBO.