Educazione all’emergenza nelle scuole

All’Istituto “G. Salvemini” prende il via la fase sperimentale di un progetto incentrato sulle moderne tecniche di evacuazione in sicurezza

Quali sono i comportamenti da adottare in un edificio scolastico in caso di emergenze come terremoto, incendio, alluvioni?
Come si possono gestire le situazioni emotive di paura e panico in situazione di emergenza?
Questi argomenti saranno oggetto della sperimentazione – prima in Italia – di un corso informativo, formativo e di addestramento rivolto al personale docente, ATA e agli studenti sulle più moderne tecniche di evacuazione di massa da edifici scolastici adottate dalla Protezione Civile, che prenderà il via all’Istituto “G. Salvemini” di Casalecchio di Reno.


Il corso è organizzato dalla Provincia di Bologna su proposta dell’Associazione UNAC (Unione Nazionale Arma Carabinieri) che nella persona dell’Ing. Fabrizio Fanti, esperto di livello internazionale delle più moderne tecniche di evacuazione, metterà a disposizione la sua più che ventennale esperienza nel settore.
L’intento non è solo di insegnare le tecniche comportamentali ma di formare  l’attitudine mentale all’autotutela consapevole, cosicché i giovani possano poi interiorizzarla come categoria imprescindibile da trasferire nei luoghi di lavoro, come sottolinea l’Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Giuseppe De Biasi: “La sicurezza è un concetto che bisogna introdurre fin dai banchi di scuola perché diventi non solo un automatismo comportamentale che può essere fondamentale in situazione di emergenza, come intende insegnarci questo corso, ma anche perché predispone i giovani, una volta inseriti nel mondo del lavoro, ad un’attenzione consapevole nei confronti del rispetto delle norme di tutela della propria incolumità sul posto di lavoro”.
“La scelta del Salvemini – prosegue De Biasi – non è certo casuale ma esprime un forte valore simbolico perché proprio in questo istituto è ancora viva la ferita insanabile di una tragedia che il 6 dicembre 1990 oltre al tragico bilancio di 12 giovani vite spezzate, mise alla prova tutti, studenti e insegnanti, nel gestire l’evacuazione dall’edificio colpito dall’aereo militare impazzito piombato sulla 2A”
Il corso sarà adattato alle realtà specifica dell’Istituto, che conta attualmente 1150 studenti, e si terrà nell’Aula Magna dal 15 febbraio al 24 febbraio.
Durante gli incontri saranno esaminati tutti i comportamenti da assumere nei casi di emergenza quali terremoto, incendio, collasso delle strutture, alluvioni, pericoli sanitari, con particolare attenzione alla gestione della paura e del panico e all’aiuto ai disabili.
Nella mattina dell’8 marzo avrà luogo la simulazione finale con evacuazione di massa dall’edificio e coinvolgimento di  tutti i presenti nella scuola. Saranno attuate tutte le variabili pianificate durante il corso, in modo che i singoli possano applicare autonomamente le metodologie operative di salvataggio più idonee alle varie circostanze (es.: simulazione di trasporto di infortunati, percorsi di fuga interrotti con conseguente scelta di nuove soluzioni, comportamenti da adottare in situazioni di affollamento, ecc.).
Alla prova finale  interverrà anche personale cinofilo UNAC con cani addestrati anti-calamità, che simulerà la ricerca di personale rimasto all’interno della struttura.
Inoltre è prevista una dimostrazione pratica di spegnimento incendio effettuata dal personale UNAC utilizzando mezzi ed attrezzature certificate.