il mare nell’arte contemporanea

MARE NOSTRUM
rassegna di pittura, scultura e
fotografia

Durata: 10 giugno 16 luglio 2010

Luogo: BOLOGNA GALLERIA FORNI
Via Farini, 26 – Bologna

Inaugurazione: giovedì 10 giugno 2010 dalle ore 18

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“Mare nostrum”, così gli antichi romani definivano il Mar Mediterraneo, le cui acque bagnavano la totalità delle coste del loro vasto Impero, ragion per cui lo consideravano come una sorta di “piscina di casa”. Sarà forse un fatto di ereditarietà, ma è innegabile che anche noi oggi, così come gli antichi romani un tempo, sentiamo il Mediterraneo intimamente nostro, proviamo un forte senso di appartenenza per questo grande specchio dacqua racchiuso fra incantevoli lembi di terra che danno origine al seducente paesaggio mediterraneo.

Il mare è un soggetto privilegiato da artisti di ieri e di oggi, sia per le sue infinite e profonde suggestioni, sia per essere sempre stato teatro di attività inscindibili dal percorso dell’uomo: è stato scenario di guerra, di conquista, di commercio, di indagine scientifica, ha ispirato opere che vanno dalla Venere di Botticelli, all’onda di Hokusai, dalle battaglie navali di Turner agli orizzonti di Monet.


Sorprendenti sono le manifestazioni del mare in natura e innumerevoli sono le varietà di emozioni che può suscitare. Mare è sinonimo di potenza, forza, libertà, nostalgia… stupisce, commuove, eccita, impaurisce…. Per questa molteplicità di forme e sensazioni, il mare è fonte di inesauribili interpretazioni e rappresentazioni; la scena artistica contemporanea ne è pervasa ed innumerevoli sono le tecniche utilizzate per rappresentarlo, dalle più tradizionali alle più avanguardiste.

L’intento della mostra non è quello di favorire l’una o l’altra tendenza o di privilegiare una particolare forma espressiva, ma quanto piuttosto quello di rendere l’effettiva varietà di tecniche e di idee che gravitano oggi intorno alla rappresentazione del mare e di offrirne quindi uno spaccato senza altro elemento aggregante se non il soggetto.

In esposizione quasi un centinaio di opere di autori italiani e stranieri tra fotografi, pittori e scultori per un percorso vario e interessante nel panorama artistico contemporaneo: dall’iperrealismo di Luciano Ventrone alle tele dai richiami fortemente informali di Loris Liberatori, dalla sobrietà cromatica dei paesaggi di Giorgio Tonelli ai metafisici orizzonti siciliani di Piero Guccione. La sicilianità emerge prorompente anche nei paesaggi di Vincenzo Nucci, così come in quelli di Giovanni La Cognata, Giuseppe Colombo e Giovanni Iudice.

Dino Boschi rappresenta con impietoso realismo gli affollati lidi della costa adriatica; altrettanto realista è la pittura di Paolo Quaresima, Nicola Nannini e Agim Sulaj fino ad arrivare al realismo fotografico di Carlo Ferrari.

I paesaggi vagamente surreali di Agostino Arrivabene sono in netta antitesi con la pittura gestuale di Alessandro Papetti. Il rigore cromatico di Ana Kapor diviene rigore formale nelle tele di Massimiliano Zaffino e Giovanni Motta, l’evanescenza dell’acquarello sarà invece rappresentata dai raffinati lavori di Pier Paola Canè. Tra i più giovani, il pittore bolognese Alberto Zamboni, con suggestivi notturni, e la pittrice Elisa Rossi.

Numerosi sono gli artisti stranieri, dall’americano Randall Morgan, profondamente innamorato della costiera amalfitana, ove si è spento nel ’94, all’iraniano Behi Shamiri, anch’egli rapito dalla bellezza del nostro sud. Numerose le presenze francesi, tra cui Philippe Garel e Jean-Baptiste Secheret inevitabilmente affascinati dalla costa atlantica, unica digressione al tema “Mare nostrum”. Non potranno certo mancare le vedute di ispirazione romantica di Isabella Molard che si contrappongono al realismo del giovane canario Ubay Umarillo.

La sezione di fotografia aprirà con le suggestive foto di Luigi Tazzari, nuova proposta della galleria insieme allo sloveno Branko Cvetkovič, entrambi autori che vantano un vasto curriculum espositivo. Non potranno certo mancare alcuni pezzi appartenenti alla serie “omaggio a Valerio Zurlini” di Nicola Cicognani, nonchè i lirici scatti di Marco Alemanno. Molti sono gli artisti che sfidano il modo convenzionale di rappresentare la natura come massima espressione di colore utilizzando il non-colore, ottenendo risultati di sorprendente raffinatezza, significativo a questo proposito è il lavoro in bianco e nero di Gian Paolo Barbieri e Jean-Baptiste Huynh.

Fra gli scultori Giuseppe Bergomi con la sua “Tuffatrice”, Giuseppe Tirelli con un bronzo realizzato per l’occasione e Mario Branca con una scultura/installazione che vuole evocare il silenzio degli abissi. Annalù non presenterà propriamente una scultura ma una sorta di dipinto tridimensionale ove domina la materia, un’opera tratta dalla recente serie “aqua”.