ARTEFIERA 2017. Un meraviglioso dialogo tra artisti, opere e spazi invade Bologna

di Simona Pinelli

Parafrasando una celeberrima canzone (che dovete capire da soli, se volete essere degni di essere chiamati bolognesi), l’anno che è appena arrivato fra meno di un anno passerà… ma, per fortuna, nel frattempo c’è ArteFiera che ci accoglie festosa, anno per anno, e ci aiuta ad affrontare i successivi 11 mesi con carica ed entusiasmo. Ecco quindi cosa ci aspetta, spiccando il volo già dalla settimana precedente, per planare poi al clou dei giorni di fiera (27-29 gennaio), prima di atterrare di nuovo nella nostra routine quotidiana, ma con negli occhi e nel cuore la tanta bellezza che avremo visto in questo periodo unico e irripetibile.

Come sempre, non si può non accennare ai due eventi paralleli più importanti, amatissimi sia da chi scrive che da chi pubblica: SetUP contemporary Art Fair di cui già si parla ampiamente qui su Bologna da Vivere e Fruit Exhibition (anch’essa dal 27-29 gennaio a Palazzo Re Enzo), l’attesa e gustossima fiera dell’editoria indipendente, dalla quale, regolarmente, usciamo con il portafoglio vuoto e lo zaino pieno.

Dopo le 2 “reginette” dell’off, continuiamo a muoverci velocissimi (così, già per allenarci al ritmo frenetico che ci aspetta nei prossimi giorni) tra il fitto, fittissimo, calendario di eventi e andiamo insieme a scovare gli appuntamenti più nascosti, ma a nostro parere da non perdere, della lunga settimana in cui Bologna diventa letteralmente l’Art City per eccellenza rimandando al sito di ArteFiera per gli appuntamenti più istituzionali.

Il 21 gennaio (fino al 1 marzo), alle 18, inaugura alla Galleria B4 (vicolo Vinazzetti 4/b ) Si vis pacem, para bellum, personale dello strepitoso Zino, a cura di Luca Ciancabilla, che , con il suo inconfondibile stile fatto di fotografia e oggetti reali (di base veri mattoncini Lego che interagiscono con palle, giocattoli), ci obbliga a riflettere sui nostri tempi ma anche su noi stessi. In Galleria Cavour, il 25 gennaio (fino al 25 febbraio) apre una mostra che non è proprio proprio nascosta, ma di cui non si può non parlare: è Kirakirà: lo scintillante mondo di Takashi Murakami. Ideata da Contemporary Concept e curata da Alessia Marchi espone ben 40 opere del celebre artista giapponese che “mixa” – come un dj visivo – tradizione giapponese e cultura pop.

All’opposto, un evento tutto da scoprire è invece la mostra Catefiera, della giovane anzi giovanissima artista Caterina Randi, che inaugura il 26 gennaio alle 19 da Altro? (Mercato delle Erbe): in scena tanti animali che, attraverso un tavolozza scarna ma di grande lirismo, diventano veri e propri daimon che scrutano fino nel fondo delle nostre anime, a partire da quella dell’artista stessa . E ancora: imperdibile, anche solo per vedere lo spazio in sé, è Causerie – Conversazione, progetto del duo Calori & Maillard che, dal 27 al 30 gennaio, rianima l’ex negozio Gavina di via Altabella 23, progettato da Carlo Scarpa, dove sculture e installazioni interagiscono con lo spazio stesso “per mimesi o per contrasto”.

Legatissimo a Dino Gavina era l’architetto e designer Luigi Caccia Dominioni cui è dedicato Tributo al Caccia – Luigi Caccia Dominioni e Bologna presso Corte Isolani: una panoramica unica sul legame che l’architetto ebbe sia con Gavina stesso sia soprattutto con la città, attraverso l’unico grandioso progetto realizzato – la sistemazione di Piazza Santo Stefano del 1991 – ammirabile semplicemente sporgendo la testa dai portici di Corte Isolani. Continuando su questa frequenza, ecco che negli spazi dell’ex Atelier Corradi, in via Rizzoli 7, (progettato degli anni ’50 da Enrico De Angeli) troviamo L’instabilità degli oggetti (27-28 gennaio) con opere di Bruno Baltzer e Leonora Bisagno, Emanuele Becheri, Luca Capuano, Daniele D’Acquisto, Davide D’Elia, Serena Fineschi, Laura Pugno, Alessandro Valeri: una riflessione collettiva sugli oggetti, rivisitandone le funzioni attraverso installazioni, video e foto e che vede la virtuosa collaborazione con un grande impresa del territorio, la Sayerlack.

Chiudiamo con 2 eventi molto molto off ma a nostra avviso veramente degni di una visita, entrambi in calendario il 28 gennaio, durante la Arte White Night: alla 19.00, facciamo dunque una scappata nel delizioso spazio “cult” Crete Pièce Unique (via San Felice 48/a) per ammirare gli stralunati personaggi in ceramica di Monika Grycko, interessantissima artista polacca, visibili fino al 4 febbraio nella mostra Die Werwandlung – Indagine a corpo libero; alle 20.00, invece, ci spostiamo in Strada Maggiore 10, allo Studio Legale Evolve, per farci accompagnare dagli stessi avvocati dello studio a visitare Federica Cipriani. La bellezza dell’F24 (a cura di Maria Livia Brunelli), dove verremo avvolti da una miriade di farfalle e lepidotteri realizzati con le pagine dei codici di diritto civile o coi modelli F23 ed F24 utilizzati nello studio.

Simona Pinelli. Storica dell’arte, si occupa da oltre 25 anni di didattica e di divulgazione dell’arte e della cultura per infanzia e gioventù collaborando con aziende, istituzioni, musei, enti pubblici e privati, per i quali ha sviluppato e coordinato oltre 200 progetti tra cui una collana di libri e un mensile d’arte. Da dieci anni esatti è titolare di ComunicaMente, con cui scrive articoli e saggi in riviste e cataloghi e organizza eventi e mostre d’arte con forte taglio divulgativo. A intervalli più o meno regolari, canta in un gruppo rock e cerca di appassionare il figlio quattordicenne al latino e all’Iliade.