L’uomo e le cose alle Moline

foto-di-franco-guardascioneTeatro delle Moline, Via Moline 1b, Bologna
Venerdì 2 ore 20.30, Sabato 3 ore 20, Domenica 4 ore 16.30
L’UOMO E LE COSE
Nell’ambito di Metafisica
Un progetto di residenza artistica di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni

Ceneri di logica e morale dal crematorio di Goffredo Parise
domenica 4 dicembre, al termine dello spettacolo Matteo Marchesini racconta Goffredo Parise

Archivio Zeta in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, Libreria Modo Infoshop di Bologna, Libreria Coop Zanichelli di Bologna con il sostegno di Regione Emilia Romagna 2016

Da venerdì 2 a domenica 4 dicembre al Teatro delle Moline sarà in scena L’uomo e le cose. Ceneri di logica e morale dal crematorio di Goffredo Parise, diretto e interpretato da Enrica Sangiovanni, Gianluca Guidotti e Andrea Sangiovanni. Lo spettacolo si avvale della musica originale di Patrizio Barontini e frammenti da Johann Sebastian Bach.

Lo spettacolo rientra nel più ampio progetto Metafisica in corso di svolgimento al Teatro delle Moline fino all’11 dicembre.

Entra nel vivo, al Teatro delle Moline, il progetto di residenza artistica e letteraria Metafisca dedicato a tre grandi autori del Novecento, Primo Levi, Goffredo Parise e Italo Calvino, e al filo rosso che li attraversa, nel segno delle domande sulla memoria, sul potere, sul prestigio, sulla violenza, sull’uomo, sulle cose, sull’Altro che tutti e tre ci pongono. Il progetto è a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni/Archivio Zeta, e di Rossella Menna per la sezione del ciclo di incontri.

Dopo una prima fase di lavoro dedicata a Primo Levi, che ha coinvolto – oltre al pubblico comune – centinaia di studenti che hanno partecipato ogni mattina ai laboratoridedicati a La Zona Grigia, grazie anche al prezioso incontro con la studiosa Martina Mengoni, inizia il lavoro di indagine dedicato a Goffredo Parise.

Dopo la scrittura da “chimico” di Levi, Goffredo Parise, con la sua prosa “chirurgica”, offre con ancora maggiore forza la possibilità di osservare la raffinata, demonica violenza intellettuale dell’uomo sull’uomo, il dettaglio delle relazioni tra gli esseri umani.

In scena una drammaturgia composta da due dialoghi tratti dal Il crematorio di Vienna. Due dialoghi astratti, in cui siamo oltre la combustione della psiche, le macerie, la fine, siamo già alle ceneri, alla chirurgica e demonica violenza intellettuale dell’uomo sull’uomo, cremazione morale della sua essenza, sostituto ovvero transfert contemporaneo dell’eliminazione del più debole, dell’inadatto o inadattabile alle morali. Si dibatte dell’uomo e delle cose, degli uomini diventati cose, di poligoni di tiro, di bersagli e di armi. Parise pubblicò Il crematorio di Vienna nel 1969 un lavoro che è stato è totalmente rimosso dalla cultura italiana, mai più ripubblicato e attualmente fuori catalogo. È invece una meditazione lucidissima sulla barbarie in atto, sulla violenza che regola i rapporti, una diagnosi spietata della nostra tecnocrazia, della nostra discarica morale e materiale. Le foto in scena, calate in una implacabile luce al neon sono tratte da un reportage di Franco Guardascione, realizzato nel 2014 in una discarica abusiva di Barra, Napoli.

Il momento clou della settimana è domenica 4 novembre. Nell’ambito del ciclo di incontri curato da Rossella Menna, infatti, l’ultima replica della settimana (ore 16,30) sarà seguita da un incontro con Matteo Marchesini, scrittore, poeta e critico letterario, una delle penne e delle menti italiane più lucide e apprezzate dei nostri anni, collaboratore di Radio Radicale, Il Foglio e il Sole 24 ore, e autore prolifico di cui si segnalano le poesie di Marcia nuziale (Scheiwiller 2009), le satire di Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi (Pendragon 2010), i saggi letterari di Soli e civili (Edizioni dell’Asino 2012), la raccolta di poesie Cronaca senza storia (Elliot 2013), la raccolta di saggi Da Pascoli a Busi. Letterati e Letteratura in Italia (Quodlibet 2014) e il romanzo Atti mancati (Voland 2013), entrato nella dozzina del premio Strega. Il ritratto di un autore particolare, già classico eppure spesso fuori fuoco come Parise, tracciato da un critico come Matteo Marchesini rappresenta un’occasione preziosa per assistere allo svolgersi di una riflessione accurata tra teatro, letteratura e critica sociale.

Grazie alla collaborazione con la libreria Modo Infoshop di Bologna, durante le serate di spettacolo, è possibile consultare e acquistare libri presso il temporary bookshop allestito all’interno del teatro che offre una selezione ragionata di libri e saggi su Primo Levi, Goffredo Parise, Italo Calvino e delle opere degli scrittori e critici letterari ospiti.

Posti limitati, prenotazione consigliata

Teatro delle Moline
via delle Moline 1/B, Bologna
info e prenotazioni: 051 2910910
www.arenadelsole.it