Dodicesima Giornata del Contemporaneo AMACI: le iniziative

diventa_morandi_foto_francesca_cesariSabato 15 ottobre 2016

Le iniziative di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Villa delle Rose. A Casa Morandi gli interventi artistico-performativi del progetto speciale diventa morandi.

Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in qualità di museo associato AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, aderisce alla dodicesima edizione della Giornatadel Contemporaneo, prevista quest’anno per sabato 15 ottobre.
Un migliaio di musei, fondazioni, gallerie, spazi culturali in tutta Italia aprono gratuitamente le loro porte al pubblico presentando mostre, eventi e iniziative dedicate che mirano a stimolare la conoscenza dell’arte contemporanea. Come di consueto, per la Giornata del Contemporaneo la Collezione Permanente MAMbo e quella del Museo Morandi sono aperte al pubblico a titolo gratuito dalle h 10.00 alle h 19.00. La gratuità non è estesa alla mostra David Bowie is. Negli spazi della Collezione MAMbo, che espone anche un lavoro di Emilio Isgrò, autore dell’immagine della Giornata del Contemporaneo 2016, sono visibili tre progetti espositivi temporanei:
Facing Histories di Yumi Karasumaru, selezione di 69 piccoli dipinti in cui l’artista rievoca la tragedia di Hiroshima e Nagasaki riproducendo metodicamente le immagini ricercate sulla stampa, nei filmati o in raccolte private, riferite a episodi di guerra, a scene di distruzione, a eventi politici, ma anche a vicende personali intrecciate all’avvenimento collettivo.
La casa disegnata da Alessandro Mendini per la terza edizione del progetto benefico promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli do ut do, casa immaginaria ma “navigabile” virtualmente, al MAMbo presentata attraverso un video.
Senza voto di Federico Pagliarini, che riflette sulla scuola e le sue componenti, reali e metaforiche, che entrano nella produzione fotografica e video dell’artista-docente come espedienti per una narrazione metalinguistica della creazione artistica.

Casa Morandi propone il progetto speciale diventa morandi, a cura di Francesca Cesari, Rita Correddu con la collaborazione di Michele Braga, Maria Rapagnetta, Emilia Sintoni, Giuseppina Siotto e Laura Ulisse, dedicato a evocare e suscitare un contatto con lo spazio, gli oggetti e il giardino con cui il maestro bolognese si rapportava nel quotidiano nella sua casa di via Fondazza 36. Utilizzando linguaggi diversi, che vanno dalla danza alla fotografia, dall’installazione sonora all’osservazione esperienziale, un gruppo di sei donne performer, accompagna il visitatore nella lettura e interpretazione di alcuni temi morandiani, creando così un dialogo performativo fatto di silenzi, movimento, colori, forme, luci e attese. Nei diversi ambienti di Casa Morandi il pubblico incontra gli interventi delle artiste. In Sala Conferenze sono protagonisti un progetto fotografico di Francesca Cesari, che va alla ricerca della presenza femminile che anima le stanze morandiane, esplorando nel silenzio i gesti e le visioni che accompagnano la percezione di un’immagine e che anticipano il momento della creazione artistica, e la performance di Giuseppina Siotto, una lettura di Morandi che restituisce il suo rapporto con il contesto familiare, traendo spunto dalle sperimentazioni culinarie della madre e delle sorelle e mette in scena forme e colori come un quadro che si autocompone, su un tavolo sistemato in quella che un tempo era l’ala di servizio della casa. Nello Studio dell’artista è collocata l’installazione sonora di Rita Coreddu, in collaborazione con Michele Braga: attraverso la registrazione e la composizione delle sonorità intrinseche agli oggetti morandiani è possibile incontrare l’opera del maestro in un’esperienza di ascolto che con le sue vibrazioni avvolge l’osservatore/ascoltatore. Nella Biblioteca il pubblico è invitato a compiere un’osservazione esperienziale, a cura di Maria Rapagnetta: lo sguardo si focalizzerà sul cortile di Casa Morandi, attraverso ciò che si caratterizza come “atto fenomenologico del guardare”, un percorso di avvicinamento alla poetica morandiana che si esplica proprio nel passaggio realizzativo tra guardare e vedere. Nell’atrio del palazzo Emilia Sintoni propone una danza silenziosa, per esplorare il costante movimento fra alcuni principi presenti nella ricerca artistica morandiana, dentro e fuori tradizione e innovazione, ordine/struttura e apertura allo spazio, dinamismo e forma in sospensione. Il cortile di via Fondazza 36, infine, tra il giardino e la serra, ospita l’azione di Laura Ulisse: l’area è attraversata da una figura che tramite la gestualità e il senso del suo stare, tenta di far emergere un paesaggio interiore. La performer crea una composizione che si ripete nello spazio in una continua evoluzione e rielaborazione dell’immagine. Orari performance: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Alcuni interventi sono fruibili solo su prenotazione. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Info e prenotazioni: tel. 051 6496611.
Casa Morandi è aperta con ingresso libero dalle 10.00 alle 17.00.
Villa delle Rose (via Saragozza 228/230) è aperta gratuitamente dalle 15.00 alle 20.00 con la mostra Villa delle Rose 1936, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, che ricostruisce, con le opere oggi ancora reperibili e una selezione di acquisizioni successive, l’allestimento del 1936 curato da Guido Zucchini della Galleria d’Arte Moderna del Comune di Bologna, aperta a seguito del lascito della villa da parte della contessa Nerina Armandi Avogli (1916). Alle h 16.00 il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita , su prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili (max 30 partecipanti). Info e prenotazioni: tel. 051 6496627 (martedì e giovedì dalle h 9.00 alle h. 17.00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per il pubblico più giovane (bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni) il MAMbo propone alle ore 10.00, un laboratorio curato dal Dipartimento educativo sulla mostra David Bowie is, in corso al museo fino al 13 novembre, dal titolo ICON & IDENTITY – sono uno, nessuno e centomila: è davvero possibile essere sempre uguali a se stessi? O forse l’identità è qualcosa di più sfaccettato, di più ibrido? Nel laboratorio proposto, bambini e ragazzi possono sperimentare la pratica del travestimento e della costruzione di maschere per mettere in scena se stessi e la propria identità. Un suggestivo set fotografico incornicerà ogni partecipante per uno scatto memorabile. Durata: 2 ore e 30′, su prenotazione fino a esaurimento posti disponibili (mamboedu@comune.bologna.it – tel. 051 6496628). Costo: laboratorio gratuito, €5 per visita alla mostra David Bowie is.