Invito a Palazzo: Casa Saraceni apre le porte

Bologna. Casa Saraceni, considerata uno fra gli edifici di maggiore interesse che il Rinascimento cittadino abbia prodotto verso la fine del secolo XV, la storica residenza della nobile famiglia Saraceni ospita oggi la sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Bologna.
Casa Saraceni, considerata uno fra gli edifici di maggiore interesse che il Rinascimento cittadino abbia prodotto verso la fine del secolo XV, la storica residenza della nobile famiglia Saraceni ospita oggi la sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Sabato 1 ottobre, in occasione della manifestazione “Invito a Palazzo”, la prestigiosa sede di via Farini sarà aperta al pubblico con visite guidate al palazzo e alla mostra in corso.
Sabato 1 Ottobre Casa Saraceni (via Farini 15), sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, sarà aperta al pubblico. La Fondazione ha infatti aderito alla manifestazione “Invito a Palazzo”, promossa da ABI (Associazione Bancaria Italiana) con la collaborazione di ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) e ideata per fare conoscere i palazzi che ospitano le banche e le fondazioni di origine bancaria, solitamente chiusi al grande pubblico. Alla XV edizione di “Invito a Palazzo” hanno aderito 65 Istituzioni, in tutto il territorio nazionale.
Visita al Palazzo

I bolognesi potranno visitare Casa Saraceni dalle 10.00 alle 12.30 e in fascia pomeridiana dalle 15.00 alle 19.00 e potranno partecipare anche a due visite guidate al Palazzo: la prima si svolgerà alle 10.30 e la seconda alle 17.00. L’entrata al Palazzo e le visite guidate saranno gratuite (non è richiesta la prenotazione).
La quattrocentesca Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo dal 1991, è considerata uno degli esempi più significativi di architettura rinascimentale bolognese. La facciata, decorata con ornamenti in terracotta, è tipica del linguaggio artistico emiliano ma, con le sue arcate, richiama anche il modello architettonico fiorentino dell’Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi.

Gli ambienti del piano terra, oggi adibiti a sala espositive, sono arricchiti da soffitti lignei a cassettoni e da uno scalone marmoreo con volte decorate a “raffaellesche” da Roberto Franzoni, esponente di spicco dell’Art Nouveau bolognese. Le sale dei piani superiori, che ospitano gli uffici della Fondazione e sono arredati secondo il gusto neorinascimentale, presentano una galleria di dipinti del Seicento e del Settecento bolognesi appartenenti alle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione. Di grande pregio è la serie delle tempere settecentesche con paesaggi, eseguite dal paesaggista Vincenzo Martinelli e dal figurista Nicola Bertuzzi, che un tempo si trovava nella villa “La Sampiera” sui colli bolognesi.

Visita alla mostra
Per tutta la giornata di sabato 1 ottobre (dalle 10.00 alle 19.00) si potrà visitare anche la mostra “Felsina sempre pittrice. Acquisizioni d’arte e donazioni 2014 – 2016” dedicata ai 30 dipinti raccolti nell’ultimo biennio dalla Fondazione Carisbo, mediante acquisizioni e donazioni, e risalenti al periodo compreso tra il Cinquecento e il Settecento bolognesi.
Alle 11.30 e alle 18.00 Angelo Mazza, curatore della mostra e Conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione, condurrà due visite guidate alla mostra. L’entrata alla mostra e la partecipazione alle visite guidate saranno gratuite (non è richiesta la prenotazione).