Bologna Design Week: tutto quello che c’è da sapere

1_lemma-sofa_tavolini-for-hallI numeri e il programma di Bologna Design Week 2016: 300 eventi, 160 espositori, 87 mostre, 15 tra design talks e conferenze, 20.000 design guide distribuite, per orientarsi in 7 percorsi tematici.

Per la seconda edizione di BDW, design e creatività, formazione e mondo produttivo si incontrano a Bologna.
Da mercoledì 28 settembre a sabato 1 ottobre 2016 un ricco programma di eventi culturali, mostre e design talks andrà in scena nei palazzi storici della città – da Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna, a Palazzo Isolani, da Piazza Maggiore
al Teatro Anatomico dell’Archiginnasio, dall’ex Ospedale dei Bastardini a Palazzo Hydra, da Palazzo Zambeccari a Palazzo De’ Toschi, da Galleria Cavour all’ex Atelier Corradi – e invaderà gallerie e showroom con percorsi tematici che animeranno la città per una settimana dedicata alle culture del progetto e alle industrie culturali e creative.

– “Miniatures Exhibition – 100 sedute classiche”, prodotta da Vitra, a Palazzo Pepoli;
– “Amare Gio Ponti”, proiezione del primo film documentario sul grande maestro del Novecento, per la regia di Francesca Molteni, presso Molteni&C | Dada flagship store;
– “Sinan: The First Starchitect”, progetto a cura di Turkishceramics, in Piazza Maggiore;
– “Paolo Castelli” e “MyWorld by S+ARK e LC4CP – Cassina”, nel Quadrivio di Galleria Cavour;
– “Metodo Cappellini. Il sogno declinato”, con la partecipazione di Giulio Cappellini, Spazio GIANPAOLOGAZZIERO, loggia di Galleria Cavour;
“I fratelli Campana for Edra”, in mostra il lavoro di Fernando e Humberto Campana, incentrato sull’idea di reinvenzione
e integrazione dell’artigianalità alla produzione di massa, presso Dimore Decor e Design;
– “Ultramobile tribute. La libertà di Dino Gavina”, alla Galleria Farini;
“Dissezioni del quotidiano”, con Alberto Meda, Marco Zanuso jr. e Marco Zito, al Teatro Anatomico della Biblioteca dell’Archiginnasio;
– “Play Design”, mostra dei vincitori del concorso internazionale delle Città Creative UNESCO, all’Ex Ospedale dei Bastardini; – “A’ Design Award & Competition”, mostra dei vincitori 2015-2016, a Palazzo Zambeccari;
“Fashion & Design”, a cura di Lorena Zúñiga Aguilera e BDW, nell’ex Atelier Corradi;
– “Wearabil_IT. Fashion Business Technology Design”, primo symposium internazionale promosso dall’Università di Bologna, a Palazzo de’ Toschi.

CHE COS’È BDW
Bologna Design Week è una manifestazione internazionale, dedicata alla promozione della cultura del design a Bologna, che si inscrive nella rete delle realtà che si occupano di design dei processi e di valorizzazione del territorio.
Bologna Design Week è un evento culturale che mappa la creatività diffusa, attivando collaborazioni inedite tra istituzioni, imprese, progettisti, università, enti di ricerca, associazioni e privati.
Il processo di mapping avviene attraverso principi di co-design, di progettazione partecipata e tutti i dati sono open-source, pubblicati sul sito bolognadesignweek.com.
Per una settimana, in concomitanza con CERSAIE, BDW coinvolge antichi palazzi della città, gallerie e location inedite, che vengono riconfigurati per accogliere mostre, workshop, esposizioni, presentazioni di volumi, conferenze e design talks, aperti al pubblico, e per riunire le eccellenze culturali, produttive, distributive e creative del territorio, e non solo, in un sistema integrato di comunicazione che permetta l’attivazione di sinergie tra industria, cultura e creatività.
Una seconda edizione che si annuncia ricca di novità e contenuti.
Palazzo Pepoli ospita nella corte monumentale la mostra, prodotta da Vitra, “Miniatures Exhibition”: 100 sedute classiche in miniatura realizzate nel periodo che abbraccia gli inizi della produzione industriale, dall’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri.

Dopo l’anteprima del 26 settembre a Palazzo Pepoli, sarà possibile vedere presso Molteni&C | Dada flagship store, il primo film documentario sul grande maestro del Novecento “Amare Gio Ponti”, per la regia di Francesca Molteni, in collaborazione con Gio Ponti Archives. Un ritratto dell’uomo e dell’architetto, aspirante pittore, promotore ante litteram dell’italian design che, in più di cinquant’anni di attività, ha sperimentato con energia instancabile arti, mestieri, oggetti, architetture e materiali, dal piccolo al grande, dalla progettazione di una maniglia all’ideazione di un piano urbanistico.
Il Premio intitolato a Dino Gavina e l’omaggio espositivo ad esso collegato “Scatto Libero. Dino Gavina, per il design” non si terranno, come previsto, in questa occasione, per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Nonostante l’interesse raccolto presso le istituzioni cittadine e l’ospitalità offerta da Genus Bononiae – Musei nella Città, i due progetti attendono in un futuro prossimo il concorso delle energie di istituzioni, aziende e di tutti coloro che abbiano a cuore un capitolo così rilevante per
Bologna, soprattutto per il suo significato di assoluta attualità, che può rigenerarsi verso un orizzonte ampiamente internazionale.

Piazza Maggiore diviene scenario all’altezza del progetto a cura di Turkishceramics, “Sinan: The First Starchitect”, nato dagli studi condotti da una delegazione di architetti inglesi sulle opere dell’architetto ottomano del XVI secolo Mimar Sinan.
La mostra, sull’eccellenza dell’architettura turca, presenta progetti di ricerca compiuti dagli studi partecipanti; Ian Ritchie Architects, Rogers Stirk Harbour + Partners, Feilden Clegg Bradley Studios, DSDHA, Reiach e Hall Architects, Sam Jacob Studio
e Bureau de Change. 100 metri quadrati di esposizione, che ha avuto come prima tappa Londra e seconda Bologna, in occasione del CERSAIE e di Bologna Design Week.
Gli ambienti settecenteschi di Palazzo Isolani accolgono l’allestimento di Valmori Ceramica Design, in cui l’arte della ceramica artigianale e tradizionale viene rivisitata in chiave contemporanea; Gupica, sigla artistica di Gunilla Zamboni, presenta “Oriental Scenaries”, in collaborazione con le aziende Wall&Decò e Visionnaire; Geberit e Pozzi-Ginori combinano in un’installazione
concettuale lavabi e vasi iconici; Lago presenta la nuova cucina Air, decretato migliore prodotto Cucina 2016, dalla giuria indipendente del Salone del Mobile – Milano Award.

Camisa 11 propone arredi in cartone, arricchiti da altri materiali, come legno, vetro e pietra; StoneLab Design mette in scena “Mise en STONE. L’eleganza del marmo e la sofisticatezza dell’alta cucina”, una collezione di complementi di tendenza per una “mise en place” speciale per la ristorazione e l’illuminazione, curata da Pierluigi Molteni; il team Tideo di trendwatcher, designer e specialisti di materiali, insieme al Politecnico di Milano, Scuola di design, allestisce i progetti degli studenti, esito del workshop “Tatuare gli spazi – la nuova decorazione nell’interior design”, all’insegna della reinterpretazione dei materiali e degli stili; infine Design team Ukrainian collaboration – Owl House, Ptaha, Studio Anna Korny design & project, Studio Tabooret Interiors Lab, Taurass ceramic, Tkachuk-Cork-Style, Wood Rover, Kostyantyn Yemets – per il secondo anno espone accessori e ceramiche, in un progetto nato dalla sinergia tra designer e produttori ucraini, per promuovere il settore creativo territoriale nel mercato estero. Press point allestito con arredi disegnati da Matteo Ragni per Essent’ial.
Gli spazi incompiuti dell’Ex Ospedale dei Bastardini sono l’affascinante palcoscenico di: “Sapienstone Dress Your Kitchen”, progetto di ricerca nell’ambito dei materiali per il design in ceramica tecnica e gres porcellanato; di Space Interiors che arreda
con Casamilano l’Oratorio cinquecentesco; dei rivestimenti in legno di Comas; degli accessori in marmo di The B Side, esito del concorso promosso con l’Ordine degli Architetti di Bologna. In un allestimento a cura di MDF Italia, i vincitori del concorso internazionale “Play Design”, promosso in collaborazione con il Comune di Bologna, IncrediBOL! e la rete delle Città Creative UNESCO: in mostra gli strumenti musicali progettati da Audrey Battini, Charles Gateau, Carine Simoës-Grangeia, Martin Guillaumie, Jean-Sébastien Poncet, Rico Priet, da Saint-Étienne UNESCO City of Design, Riccardo Dezzani da Torino UNESCO City of Design, i video di Melissa Mongiat – Daily tous les jours e Kelly Nunes, entrambe da Montréal UNESCO City of Design, l’app di Emmanuel Witzthum da Tel Aviv-Yafo UNESCO City of Media Arts, e infine esposto lo sgabello progettato per e dal maestro Ezio Bosso e Simone Gheduzzi di diverserighestudio, rappresentanti Bologna UNESCO City of Music.
Le sale illuminate da 3F Filippi accolgono i designer Anna Butticci, Asia collection – Masaya, Arkeo Industriale, Atanor, Ruggero Giuliani, Salvatore Piras, Officina Wood, oltre a progetti e prototipi elaborati dagli studenti delle università invitate.
Il Corso in Design del prodotto industriale, Università di Bologna, presenta “Exhibit Lab”: in mostra i lavori elaborati dagli studenti durante i laboratori progettuali del primo, secondo e terzo anno, come momento di condivisione pubblica riguardo ai percorsi di ricerca e formazione del corso di laurea triennale a.a. 2015-2016.
Nello spazio dedicato alle conferenze e ai design talks, ZoneModa presenta “Bodyscapes”: una mostra che raccoglie opere sul tema del corpo, scelto come campo d’analisi multi-disciplinare per l’a.a. 2015-16 da parte del Corso di Laurea in Culture e Tecniche della Moda e della Laurea Magistrale in Fashion Culture and Management, Università di Bologna – Campus di Rimini. Inoltre espongono UNIRSM Design della Repubblica di San Marino e IAAD – Istituto di Arte Applicata e Design con la mostra “IAAD apre a Bologna: progetti per il futuro”, che annuncia l’apertura nella prestigiosa cornice di Palazzo De’ Toschi della nuova sede nell’a.a. 2017-18.

La tradizione del Siam incontra il design italiano nell’iniziativa proposta dall’Ente Nazionale del Turismo Thailandese “YOU &
THAI, Experience Thailandia”: in mostra gli abiti realizzati dagli studenti dello IED di Roma, ambientati in una scenografia che racconta il paese attraverso l’artigianalità, la danza e il teatro delle ombre.
L’area Info e Press point, allestita da Essent’ial, ospita la collezione di Livyng Ecodesign. Nello shop adiacente si possono trovare in vendita gli arredi e i prodotti Essentialist.
Nella corte all’aperto dj set e lounge bar, degustazione caffè Espresso Bolognese, test drive di biciclette elettriche danesi Biomega, oltre all’opportunità di testare la nuova Mercedes Classe C Cabrio, presentata da StarEmilia, Concessionaria Mercedes-Benz e Smart.
Palazzo Hydra è la sede del progetto fotografico “Bologna interiors on sale”, dedicato agli interni di location prestigiose bolognesi, curato da Engel & Voelkers, in collaborazione con Molteni&C | Dada e Vitra. In occasione dell’evento di inaugurazione, StarEmilia sarà presente all’ingresso con l’esposizione di una Mercedes Classe S Coupé.
L’antico Teatro Anatomico, all’interno della Biblioteca dell’Archiginnasio, diviene spazio per “Dissezioni del quotidiano”, lezioni sugli oggetti, tenute da Alberto Meda, Marco Zanuso jr. e Marco Zito, introdotti da Mario Turci e Flaviano Celaschi.
Gli spazi appena restaurati di Palazzo Zambeccari ospitano la mostra dei progetti vincitori dell’A’ Design Award & Competition, divisi in 100 categorie e provenienti da 88 paesi, mentre Palazzo De’ Toschi accoglie IAAD Talk show – Bologna by design per
parlare del design come leva di trasformazione sociale e il primo symposium internazionale promosso dall’Università di Bologna, intitolato “Wearabil_IT. Fashion Business Technology Design”, che si propone di dare impulso a una riflessione multidisciplinare sul rapporto tra moda e wearable computing.
Urban Center Bologna accoglie, fino al 16 ottobre, la mostra “Fusion”, a cura di Alessio Erioli e degli studenti di Architettura e composizione architettonica del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura, Università di Bologna.
Galleria Cavour – appena rinnovata nel light design da ViaBizzuno, su progetto di Mario Nanni – accende le luci sulle installazioni di Paolo Castelli e Cassina nel Quadrivio del nuovo Luxury Art Center, confermandosi ancora di più come punto di incontro tra moda, arte, design e tendenze d’avanguardia.
Il temporary store di Gianpaolo Gazziero vede Giulio Cappellini ospite alla presentazione del libro “Metodo Cappellini, il sogno declinato” di Francesca Serrazanetti.
Massimo Iosa Ghini presenta, presso il suo studio, i progetti in corso con la ceramica.
Nelle diverse stanze dell’ex Atelier Corradi si mostrano al pubblico 7 fashion designer internazionali riuniti in “Fashion & Design”, a cura di Lorena Zúñiga Aguilera e BDW: due mondi che, dialogando in modo produttivo, si contaminano e si reinventano. Esposti e in vendita abiti e accessori di Corrado Vecchi Alberti e Fiammetta Fuga, Stefi Campitiello, Lorella Cavallo, Ana Kalaver, Julieta Manassas, Luana Mocerino, Zofia Day.
“Fashion & Design” è soltanto uno dei 7 percorsi di questa edizione di Bologna Design Week; gli altri itinerari tematici che compongono e delineano il distretto design che BDW attiva annualmente sono: “Art & Antique”, “Design Food”, “Design Schools”, “Design Spot”, “Design Stores” e “Made in ex Ghetto”. Vi invitiamo a scoprirli tutti, consultando il sito.

INFORMAZIONI UTILI

Per saperne di più:
www.bolognadesignweek.com
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