Emilia Romagna, boom di adesioni al programma Erasmus+‎

erasmus-1800x500Nel 2014 coinvolti 3.000 studenti universitari, 2.600 insegnanti e alunni
Con e Twinning possibili anche gemellaggi elettronici nazionali

L’Emilia Romagna conferma la sua vocazione europea grazie alla forte e crescente partecipazione al Programma europeo Erasmus+. Il Direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli, dichiara: “I dati parlano chiaro e dimostrano il grande successo del programma Erasmus+ in Emilia Romagna. Nel 2014 quasi 6mila emiliani sono stati coinvolti in periodi di studio universitario all’estero, scambi di insegnanti e alunni, corsi di formazione per docenti e gemellaggi elettronici fra scuole. In un periodo storico in cui è crescente la tentazione di tornare alle barriere nazionali, il programma Erasmus+ continua a favorire lo scambio reciproco di conoscenze, favorendo un circolo virtuoso  che rafforza la comune identità europea, arricchisce la formazione individuale e favorisce l’occupazione dei soggetti coinvolti”. Di seguito, il dettaglio per gli ambiti Scuola e Università, gestiti in Italia dall’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE.

SCUOLA – Sono 650 gli insegnanti e gli alunni coinvolti in incontri di progetto e scambi nell’ambito di 20 progetti e attività di collaborazione in partnership internazionali con studenti e docenti di altri paesi d’Europa. Saranno 265 le borse di mobilità per docenti delle scuole della regione a partire nei prossimi mesi, o già partiti all’inizio dell’anno scolastico, per svolgere un corso di formazione o un periodo di codocenza in scuole europee, un dato che rappresenta il 15% del totale italiano. Sempre in Emilia Romagna, i gemellaggi eTwinning confermano il trend di crescita mostrato a livello italiano. Oltre all’aumento nelle registrazioni, con 1.709 insegnanti iscritti (+37% rispetto al 2013) alla piattaforma, si registrano incrementi significativi anche nei progetti didattici, arrivati a 690 (+32%). La piattaforma eTwinning, che adesso consente anche l’attivazione di gemellaggi tra scuole italiane, offre agli insegnanti l’opportunità di connettersi, collaborare e condividere attraverso la più grande comunità europea dedicata all’apprendimento online.

 

UNIVERSITA’ – Dall’inizio del programma, nel 1987 fino a tutto il 2013 gli studenti universitari italiani coinvolti a livello europeo sono stati oltre 300mila. L’anno accademico 2013/2014, l’ultimo censito in modo completo, ha segnato un record per la regione, che in quest’ambito è seconda regione italiana (dopo la Lombardia): sono stati 3.015 gli studenti dell’Emilia Romagna in Erasmus, di questi 2.527 sono partiti per studio e 488 per tirocinio in imprese europee.
Nel complesso sono 13 gli istituti di istruzione superiore siciliani coinvolti, l’ateneo più attivo è l’Università degli Studi di Bologna, con 1.901 studenti in Erasmus (1.598 per studio e 303 per tirocinio), seguita dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con 390 studenti (329 per studio e 61 per tirocinio) e dall’ateneo di Parma con 380 studenti (329 per Studio e 51 per tirocinio).Per il 2014-2015 ne sono stati finanziati altrettanti ed è realistico un aumento se si considera il tasso di crescita registrato negli anni.

IDENTIKIT DELLO STUDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA IN ERASMUS – Ha un età media inferiore ai 23 anni, 6 casi su 10 è una studentessa, il 60% dei casi sceglie Spagna, Francia, Germania o Regno Unito come destinazione per studio, dove resta per circa 6 mesi, mentre privilegia il Regno Unito per svolgere tirocini in impresa. Se si guarda all’accoglienza, l’Emilia Romagna ospita ogni anno accademico circa 2.320 studenti stranieri, nel 70% dei casi sono spagnoli, francesi, tedeschi o britannici. In media, gli studenti in entrata hanno 22 anni e trascorrono nella regione 7 mesi. Gli atenei della regione che accolgono il maggior numero di studenti stranieri sono Bologna (dove studia oltre il 60% dei giovani in Erasmus presenti nella regione), Modena e Reggio Emilia e Parma.

OCCUPABILITÀ – Perfezionarsi all’estero contribuisce all’occupabilità. Un recente studio della Commissione europea ha rivelato che tra i laureati l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero e, a cinque anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23% rispetto ai “non mobili”. Dopo un tirocinio all’estero ad un giovane su tre è stato offerto un posto di lavoro nell’azienda ospitante e quasi 1 studente su 10 ha dato vita ad una propria attività e più di 3 su 4 prevedono di farlo, evidenziando una forte spinta all’imprenditorialità tra gli studenti con un’esperienza di formazione internazionale nel curriculum.

 

NUOVE OPPORTUNITA’, NUOVO SITO WEB – Per informare e fornire tutti gli strumenti necessari a conoscere quello che offre il Programma Erasmus+ negli ambiti scuola, università, formazione professionale, educazione degli adulti e giovani è online il nuovo sito ufficiale italiano erasmusplus.it. Il sito è la finestra al servizio di chi desidera partecipare tramite uno strumento semplice, dinamico e integrato con i social media legati al Programma.