“Il Drago di Bologna e altri Mostri”: il passato inaspettato di Bologna

DRAGO1L’Associazione Vitruvio inaugura il 2015 con tante novità: dal calendario 2015 di “Zdàura moderna” al libro di Onorina Pirazzoli (da poter prenotare in prevendita in previsione dell’uscita che avverrà in aprile), passando per gli eventi esclusivi in programma per i 15 anni della zdàura che ha cullato le Torri ai progetti che riguardano la traversata in gommone da Bologna al mare, tappa finale di un lungo percorso iniziato nel 2012 con l’impresa dei gommonauti e biologi Michele Bertolucci e Francesco Nigro.

NUOVO SPETTACOLO. L’11 gennaio viene presentata al pubblico la divertente visita-spettacolo “Il Drago di Bologna e altri Mostri” con due attori e una guida, che stupisce per gli argomenti su un passato inaspettato di Bologna e che ci porterà a scoprire più da vicino le meraviglie custodite al Museo di Anatomia Comparata.

A guidarci nel fitto narrativo di scienza, storia e analisi della simbologia medievale saranno i personaggi del prof. Leporello (Eugenio Bortolini) e del suo strambo assistente Faldoni (Gabriele Baldoni), affiancati e supportati dal biologo e guida ambientale Francesco Nigro.

Ritrovo: domenica 11 gennaio (ore 15.00) – ingresso Museo di Anatomia Comparata, via Selmi 3 Prossime date: domenica 18 gennaio (ore 15.00), domenica 8 febbraio (ore 15.00), domenica 22 febbraio (ore 15.00)
Contributo a persona: € 12,00

Durata: circa un’ora e mezza
POSTI LIMITATI – Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: tel. 329 3659446 – associazione.vitruvio@gmail.com

IL TEMA PORTANTE. Nel 1572 un contadino trovò e uccise un drago bipede nelle campagne bolognesi a poca distanza dalle mura della città. L’animale venne consegnato a Ulisse Aldrovandiche lo descrisse e lo consegnò alla storia attraverso i suoi studi. Il percorso inizia con questo episodio ed è incentrato sulla storia e le leggende legate al campo

zoologico dai tempi di Aldrovandi fino ai bestiari medievali.
I volumi che hanno per oggetto la zoologia sono la parte più cospicua dell’opera edita di Aldrovandi, che descrive ogni specie separatamente, fornendo per ciascuna una enorme quantità di dati. In gran parte i dati sono raccolti dagli autori classici, dai bestiari medievali, e dai trattati di Alberto Magno, di Tomaso di Cantimpré e di Vincenzo di Beauvais, e da altre compilazioni. Seguendo suggestioni e fatti veri arriveremo al Museo di Anatomia Comparata, dove sono custoditi reperti che parlano di storie fantastiche di viaggi e scoperte. Ci avvicineremo a creature leggendarie quali l’unicorno, il basilisco, il drago e tanti altri che nei racconti dei nostri tre speciali accompagnatori si fonderanno con l’osservazione dei preparati e reperti museali degli animali considerati all’origine delle leggende. Ci divertiremo a vedere come Aldrovandi “assembla” creature mantenendo caratteri di veridicità a cui seguono descrizioni accurate della morfologia. Quanto c’è di reale nei racconti che ci arrivano dal passato? Quanto invece si può spiegare con le conoscenze attuali? O quanto c’è di reale in alcuni di loro? Il prof. Leporello e il suo assistente Faldoni hanno tratto la loro risposta a queste e altre domande dopo un lungo e dettagliato processo di indagine, di cui metteranno a conoscenza il pubblico che li seguirà in un divertente percorso che oltre a svelare il mistero del drago rivelerà agli occhi dei partecipanti le curiosità del Museo di Anatomia Comparata di Bologna.

LEPORELLO E FALDONI. Il prof. Leporello (Eugenio Bortolini) e Faldoni (Gabriele Baldoni) sono due personaggi già noti al pubblico della rassegna estiva “Battiferro finchè caldo” per gli spettacoli “Paraponziponzipo’ – storia della goliardia bolognese”, “Si può fare! Frankenstein Jr. 40 anni dopo”, “Animalàus – La vera storia di Animal House”, che da quest’inverno hanno debuttato come guide d’onore

nel percorso di Vitruvio “Castagne caste e marroni”.
Il personaggio di Rambaldo Maria Leporello è un Professore Emerito di Filologia Romanza e Linguistica Applicata alla Harvard University, Mit di Boston, Stanford University e a Calderara di Reno e ostenta con arroganza le proprie conoscenze culturali, che spesso non corrispondono a una reale competenza. Dall’altro lato, il suo assistente Faldoni è un ricercatore universitario, artista, musicista e performer goffo e strampalato che tenta di seguire il professore in ogni nuova indagine su particolarità bolognesi.

ULISSE ALDROVANDI (Bologna, 11 settembre 1522 – Bologna, 4

maggio 1605) è stato un naturalista, botanico ed entomologo, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale, studioso delle diversità del mondo vivente, esploratore che, negli ultimi decenni del Cinquecento e fino ai primi del Seicento, si impose come una delle maggiori figure della scienza, nonché guida e riferimento per i naturalisti italiani contemporanei. Le sue imponenti raccolte naturalistiche sono riunite in larga parte nel Museo Aldrovandiano custodito presso l’Università di Bologna, a Palazzo Poggi.