MERCATINI, PRELIBATEZZE, SAGRE ED EVENTI GALOMOUR TRA NATALE E CAPODANNO A BOLOGNA

di Gabriele Orsi

Natale_a_Bologna_ItalyCon il Natale, e le festività conseguenti, alle porte l’attenzione si sposta ineluttabilmente su categorie ben specifiche, strettamente collegate alla peculiarità del momento.

Che si fa a Natale e nei giorni seguenti, passando per San Silvestro e Capodanno fino all’Epifania che tutte le feste si porta via?

Innanzitutto ci si scambiano doni, quindi occhio alle novità del periodo e alle proposte più originali per non stare a regalare sempre la solita roba.

Poi si banchetta con delizie prelibate e si brinda, ed ecco quindi le varie offerte di specialità tipiche e bottiglie blasonate. Si festeggia tout court, da qui l’ampia proposta di alberghi e ristoranti per il veglione di fine anno o per cenoni natalizi a menù prefissato.

MERCATINI DI NATALE IN CITTA’

E infine si addobba casa (ma anche l’ufficio), e ogni anno serve qualcosa di nuovo che si può reperire solo (o quasi) nei tradizionali mercatini natalizi. Ed è da questi ultimi che partiamo, perché, anche se non avete il tempo o i soldi per andare a vedere quelli dell’Alto Adige, dell’Austria o della Svizzera, che restano sempre i numeri uno, anche all’ombra delle Due Torri si può avere una discreta panoramica: a patto, ovviamente, che non vi aspettiate di trovare la storica Fiera di Santa Lucia, che già anima il portico dei Servi lungo la ripavimentata Strada Maggiore e continuerà a farlo sino al 26 dicembre, restituita definitivamente agli antichi fasti. Certo la fiera natalizia più antica d’Europa si è molto ripresa dalla decadenza degli anni passati, depurandosi da cineserie e ciarpame vario, e qualche storico venditore di addobbi di qualità resiste eroicamente, ma c’è ancora un po’ di strada da fare per recuperare il tutto.

Molto più autentica, in proporzione, la Fiera di Natale, il piccolo mercatino di via Altabella, accanto alla cattedrale di San Pietro, dove è possibile reperire anche i dolciumi tipici delle feste natalizie, dal torrone al croccante ai brigidini di Lamporecchio, più svariate caramelle buone per riempire la calza della Befana.

MERCATINI NATALIZI IN PROVINCIA A PARTIRE DALL’8 DICEMBRE

Fuori dalle mura cittadine i mercatini più interessanti si trovano a Zola Predosa, all’interno della splendida Villa Edvige Garagnani, quello di Savigno, che si fonde con due appuntamenti tradizionali quali la Mostra mercato dell’usato e dell’antico e il Mercato delle cose buone, quello di Dozza, nella cornice della Rocca Sforzesca, e quello di Monghidoro dove viene distribuita tanta cioccolata calda.

SAGRE NATALIZIE & EVENTI GLAMOUR

Chi poi avesse voglia di svagarsi ulteriormente potrà contare su un buon cartellone di sagre natalizie sparse in tutta la provincia: da non perdere, per i ghiottoni, fino all’8 dicembre la Sagra del Tortellino di Calderara, il 7 dicembre la Festa dei Sapori della Castagna a Rasora di Castiglione dei Pepoli e la Festa del Porco a Tavola a Vedegheto, e il 14 e 21 dicembre a Molinella la Polentata con le cantine della Bassa.

Se invece cercate appuntamenti più raffinati sono diversi gli appuntamenti dicembrini di “Tutte le storie portano a Bologna”, il tour che i vini delle Tenute del Cerro stanno effettuando sotto le Due Torri: il 2 dicembre alla Cantina Bentivoglio in occasione della presentazione della guida Slow Wine, il 3 dicembre alla pasticceria di Gino Fabbri a Cadriano, il 10 dicembre al Ristorante Al Cambio di Max Poggi, il 17 dicembre all’Osteria Vini d’Italia di Irina Steccanella e il 31 dicembre ancora alla Cantina Bentivoglio per il veglione di fine anno.

Imperdibile anche il 1° dicembre all’Hotel Monte del Re di Dozza la tappa de “I Sensi”, il progetto di Chef to Chef per la mappatura dei prodotti tipici regionali, dedicata ai salumi cotti, che verranno presentati da Aldo Zivieri della Macelleria Zivieri di Monzuno e declinati da quattro grandissimi chef regionali.

IL MERCATINO FRANCESE SOTOT LE DUE TORRI

Per rifornirvi di squisitezze, fermo restando che Bologna e provincia sono stracolme di posti affidabili ove fare acquisti, nel periodo natalizio approda sotto le Due Torri il mercato francese, che quest’anno si trasferirà, dal 29 novembre al 14 dicembre, in piazza Minghetti con la tradizionale offerta di formaggi, salumi, terrine, foie gras, vini, pasticceria, saponi di Marsiglia, biscotti bretoni, ostriche da gustare freschissime con una flute di Champagne e la possibilità di assaporare piatti tipici della cucina regionale francese, come la choucroute o il cassoulet de Toulouse, preparati sul momento.

Anche Golosare, dal 6 all’8 dicembre all’ex-Galleria d’Arte Moderna, propone una vastissima scelta di specialità alimentari dalle diverse regioni d’Italia, ma non dimenticatevi (e come potreste?) delle sontuose botteghe storiche del Quadrilatero, con le loro tipicità rigorosamente Made in Bologna.

ALLA RICERCA DEL REGALO PERFETTO

Chi è alla ricerca del regalo perfetto oppure di quello più originale, non può mancare un salto da Regali a Palazzo, la kermesse che ogni anno Cna organizza a Palazzo Re Enzo (dal 5 all’8 dicembre) ma nemmeno i vari mercati antiquari, dove spesso si fanno affari insospettabili: a Bologna oltre a quello classico di piazza Santo Stefano, sotto Natale apre anche quello del Voltone di Palazzo Re Enzo, mentre quello di Pieve di Cento, il 28 dicembre, viene seguito da una gustosa polentata.

LA NOTTE DI SAN SILVESTRO

A questo punto sarete ampiamente corazzati per affrontare non solo le festività di Natale ma anche la fine dell’anno: se volete passare la notte di San Silvestro a Bologna ricordatevi che l’evento “Dallalto”, ovvero il veglione organizzato dal Comune in piazza Maggiore, è particolarmente caotico. Molto meglio ripiegare su feste in locali e alberghi (delle quali vi daremo conto prossimamente) oppure sui veglioni tradizionali della provincia: a Imola e Castello d’Argile ci saranno i fuochi pirotecnici, a Rasora di Castiglione dei Pepoli a mezzanotte si “brinderà” con i tortellini in brodo, mentre a Sasso Marconi tutti a teatro per lo spettacolo “Patatrak”, e festa grande anche a Dozza e Monghidoro.