Il 16 novembre Stefano Bollani e Hamilton de Holanda al Paladozza per l’ANT

stefano bollanidomenica 16 novembre ore 18
Stefano Bollani & Hamilton de Holanda
concerto a favore di Ant

Il pianista Stefano Bollani e il mandolinista brasiliano Hamilton de Holanda sono i protagonisti del concerto organizzato da Bologna Festival e Associazione Amici ANT a favore della Fondazione ANT Italia Onlus, la principale realtà italiana non profit per l’assistenza domiciliare ai malati oncologici. Domenica 16 novembre ore 18, al PalaDozza di Bologna, la straordinaria creatività di Stefano Bollani si incontra con il brillante virtuosismo di Hamilton de Holanda in un concerto dedicato alla produzione musicale sudamericana, da Chico Buarque a Carlos Jobim, Vinicius de Moraes, Astor Piazzolla. Un duo molto particolare, pianoforte e mandolino a dieci corde, che entusiasma il pubblico con le sue rivisitazioni di brani famosissimi: O que será, Guarda che luna, Oblivion e molto altro, secondo l’ispirazione del momento. «La cosa più bella di questo duo – spiega Bollani – è la spontaneità: tutto avviene sul palco». Ai due artisti basta uno sguardo per capirsi: un’intesa musicale perfetta. La loro collaborazione musicale, nata nel 2009, li ha portati sui palcoscenici di tutta Europa e li ha visti impegnati in un progetto discografico per ECM: O que será, CD che ha riscosso grandi apprezzamenti dalla critica internazionale.

Biglietti da € 10 a € 45 (i biglietti a € 10 solo per i giovani sino ai 19 anni).

Vendita Biglietti: www.vivaticket.itwww.bolognafestival.it

Biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E) dal martedì al sabato, ore 13-19

Informazioni: Bologna Festival 051 6493397

Il concerto è realizzato con il contributo di: UniSalute / Pasta Fresca Rossi – Artigiani in Modena / LGA Lucchini, Gattamorta e Associati – Business & Commercial Law / UniCredit / BRT Corriere Espresso / Luis.it / AssiCoop / Casale Bauer / IGD spazi da vivere. Si ringrazia Bologna Welcome per la collaborazione tecnica.

STEFANO BOLLANI. Artista dai mille volti, Stefano Bollani spazia dal jazz alla classica, dal teatro alla radio e la televisione, capace di sperimentarsi nei progetti più diversi con una verve e un sense of humour che magnetizzano il suo pubblico. La musica entra nella sua vita molto presto: all’età di sei anni inizia a studiare pianoforte, esordisce professionalmente a quindici anni e si diploma al Conservatorio di Firenze nel 1993. Dopo una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop si afferma nel jazz, collaborando con grandi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D’Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler) sui palchi più prestigiosi del mondo, da Umbria Jazz al Festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia o la Scala di Milano.

Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta – con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben tredici dischi. Nel 1998 con il suo gruppo, L’Orchestra del Titanic, si lancia nella realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ’30-’40, Abbassa la tua radio. Negli anni collabora sia con musicisti “di frontiera” (Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack), sia col mondo del pop-rock. Molto stretto il suo legame con la nuova scena musicale brasiliana, al fianco di musicisti come Marcos Sacramento, Caetano Veloso, Hamilton de Holanda.

In ambito classico si esibisce come solista con varie orchestre sinfoniche; di particolare rilievo la sua collaborazione con Riccardo Chailly e la Gewandhausorchester di Lipsia con cui ha inciso la Rapsodia in blu e il Concerto in fa di George Gershwin: pubblicato per la Decca il disco è entrato nelle classifiche generali con più di 55.000 copie vendute solo in Italia. Recente la registrazione di Sound’s of the ’30s con musiche di Igor Stravinskij, Kurt Weill e Maurice Ravel.

Ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno Meno siamo meglio stiamo di e con Renzo Arbore (2005), è ideatore e conduttore, insieme a David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione musicale Dottor Djembé che va in onda su Rai Radio 3 dal 2006. Sostiene Bollani è il suo primo programma televisivo, completamente dedicato alla musica, andato in onda su Rai3 (2011).  

Scrittore, autore di lavori che uniscono la musica a testi poetici anche surreali (La gnosi delle fanfole, Cantata dei pastori immobili, ha realizzato anche un omaggio allo scrittore Raymond Queneau (Les fleures bleues, 2002). Nel 2013 ha pubblicato Parliamo di musica, una sorta di appassionato “taccuino di appunti”, libere riflessioni sui generi musicali più diversi, dai Beatles a Giacomo Puccini.

Bollani ha firmato le musiche per gli spettacoli di attori come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e Lella Costa.

Tra i premi ricevuti: European Jazz Pries di Vienna, come Miglior musicista jazz europeo dell’anno (2007); Laurea ad honorem alla Berklee School of Music (2010).

Tra le sue registrazioni ricordiamo Piano solo (ECM, 2006); Carioca con Marco Pereira, Jorge Helder, Ze’ Nogueira, Monica Salmaso e altri musicisti brasiliani; Orvieto con Chick Corea; i due dischi classici con Riccardo Chailly (Decca 2010, 2012); O que será con Hamilton de Holanda (ECM, 2013).

È apparso come personaggio, col nome di Paperefano Bolletta, in due storie a fumetti del settimanale Topolino, rivista di cui è stato ufficialmente nominato Ambasciatore.

HAMILTON DE HOLANDA. Virtuoso, impareggiabile, folgorante: sono gli aggettivi con cui la stampa internazionale definisce il mandolinista brasiliano Hamilton de Holanda.

Con il suo mandolino a dieci corde ha reinventato il repertorio per questo strumento, ampliandone le possibilità timbriche, armoniche e melodiche. Modernità e tradizione si fondono a meraviglia nella sua musica, nella potenza comunicativa e nel virtuosismo delle sue improvvisazioni.

Artista di grande versatilità, suona in diverse formazioni (solo, duo, trio, quintetto, orchestra) incrociando i generi più diversi (jazz, samba, rock’n’roll, pop, lundu, choro).

Ha collaborato con artisti come Egberto Gismonti, Hermeto Pascoal, Milton Nascimento, Chucho Valdes, Wynton Marsalis, Chick Corea, Buena Vista Social Club, John Paul Jones (Led Zeppelin), Djavan, Cesaria Evora, Melody Gardot, Richard Galliano, Stefano Bollani, Ivan Lins, Paquito D’Rivera.

Ha registrato 26 album. Brasilianos e Brasilianos 2 sono stati premiati con il Latin Grammy come best instrumental album e come best jazz album.

Hermeto Pascoal lo ritiene uno dei migliori musicisti del mondo; in Francia lo chiamano “Il principe del bandolim” per altri è il “Jimi Hendrix del bandolim”.