Live Arts Week al via tra performance, opera dal vivo e film marathon di 4 ore

Da martedi 8 a domenica 13 aprile Xing presenta la terza edizione di Live Arts Week con sede principale negli spazi di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, e iniziative collaterali alla Biblioteca Salaborsa e al Cinema Lumière.

Evento unico in Italia dedicato alle live arts, presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (ambienti, performance, concerti, live media, film e expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.

La scelta di lanciare una ‘settimana’ intende rompere con la concezione di un festival visto come punta consumistica della vita culturale di una città. Si tratta piuttosto di una coabitazione di forme diversificate – per dimensione ed intensità – concentrate in un tempo limitato che propongano la visione dell’arte come un fatto complesso ma coeso.

Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E’ un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.

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artisti:

Live Arts Week III: Mette Edvardsen (N/B) / Ken Jacobs (USA) / Aki Onda (USA/JP) / Daniel Löwenbrück (Raionbashi) (D) / Doreen Kutzke (D) / Barokthegreat (I) / Èlg (F) / Maria Hassabi (USA/Cipro) / Ben Vida (USA) / MSHR (USA) / Enrico Boccioletti (I) / Marco Berrettini (CH) / Rashad Becker (Syria/D) / Porter Ricks (Thomas Köner/Andy Mellwig) (D) / Neil Beloufa (F) / Dora Garcia (E) / Gaëlle Boucand (F) / Ben Rivers/Ben Russell (GB/USA) / Canedicoda (I).

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programma:

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> Martedi 8 aprile alle h 21 Live Arts Week III inaugura a MAMbo con Nervous Magic Lantern, storico happening di expanded cinema presentato ora, per la prima volta in Italia, dal pioniere del cinema sperimentale Ken Jacobs con l’intervento sonoro dal vivo di uno dei protagonisti dalla musica d’avanguardia newyorkese, Aki Onda. Nervous Magic Lantern è il dispiegamento davanti ai nostri occhi di un film inusitato, privo di attori, senza una trama e paradossalmente senza un supporto materiale (nè pellicola nè video). Utilizzando tecniche pre-cinematografiche, Ken Jacobs crea un’esperienza visiva tridimensionale e allucinatoria, nella quale prendono vita fenomeni impossibili e luoghi inesistenti, nell’impalpabile dimensione creata dai raggi di proiezione.
>> La stessa sera prendono il via le due installazioni prodotte da Xing, ospitate lungo l’intera settimana, sempre negli spazi di MAMbo:
>> Waiting Room, dell’artista e compositore tedesco Daniel Löwenbrück, è un ambiente, una stanza nera all’interno di una stanza bianca: una scatola esistenziale per due persone poste faccia a faccia. Rumori distinti, silenzio introspettivo, suoni del corpo, debolezza e imbarazzo. Le performance di Daniel Löwenbrück (che si esibirà anche in una azione venerdi 11 aprile) possiedono una natura insieme poetica, ritualistica e terapeutica, sfiorando spesso l’assurdo e mescolando diverse tattiche delle avanguardie europee.
>>Processo al Mochi/The size of a green pea, opera di Canedicoda, artista visivo e sonoro, designer e grafico, è un ‘video-giardino’ che ospita un campionario di efflorescenze – delicate o mostruose – da lui collezionate nel corso degli anni da YouTube. Presentando per la prima volta una selezione di preferiti dal suo vasto archivio, Canedicoda apre a MAMbo un suo surfing club offline e temporaneo per sei giorni. Organizzandolo per gruppi tematici, ci offre uno sguardo individuale e collettivo, mirato e contemporaneamente multiplo.

page_fotoedvardsentime1802byjohnnsson>>Parte in parallelo durante il giorno, da martedi 8 a sabato 12 aprile (dalle h 12.00 alle h 19.00, ogni 30 minuti, con prenotazione obbligatoria), Time has fallen asleep in the afternoon sunshine, progetto speciale per la Biblioteca Salaborsa condotto dalla performer norvegese Mette Edvardsen, la cui versione italiana è stata prodotta da Live Arts Week. Un gruppo di persone che ha imparato a memoria un testo a sua scelta, forma un catalogo di libri viventi ‘consultabili’ nella biblioteca. I libri sono a disposizione e possono essere richiesti al desk e portati in un angolo tranquillo della biblioteca per essere ascoltati. Mette Edvardsen esplora in questo modo lo spazio sensibile tra performance e linguaggio, corpo e memoria, apprendimento e cancellazione. L’intero progetto si ispira a Fahrenheit 451 e rappresenta un’esperienza straordinaria proprio per la sua semplicità. Con naturalezza disarmante e senza l’intermediazione dell’oggetto fisico, i libri viventi ci ricordano che imparare un testo a memoria è un atto d’amore che mobilita la memoria e l’oblio.

> Mercoledi 9 aprile alle h 21 a MAMbo prende il via la prima delle serate a flusso, che proseguiranno sino a domenica. Si inizia con la performance Victory Smoke, la nuova creazione di Barokthegreat, formazione italiana che lavora sulla radice mentale del movimento, la fisicità e la funzione rituale della musica (prima italiana, produzione Live Arts Week). Motore di questo nuovo lavoro è l’individuazione della soglia che sta prima e dopo il compimento di un’azione, lasciando nel campo della visione il fumo della vittoria. L’azione drammatica che fonda questo spettacolo è l’idea di caccia. Cacciatori di frodo o di taglie? Cacciatori d’oro, di elefanti o di fagiani? Tutti e nessuno. Qui si tratta di circumnavigare l’immagine della cattura senza la preda.

"Aki Onda, Cassette Memories,Birdcage - Cour Carrée du Louvre,
>> Segue Cassette Spectacle #1, nomadic tape concert di Aki Onda, riproposto in altri due set il 10 e 12 aprile. Per un quarto di secolo Aki Onda, figura eclettica di fotografo, musicista elettronico, compositore, produttore e scrittore, ha sedimentato un imponente diario sonoro usando come mezzo di registrazione un Walkman a cassette. Questa mole di materiale su nastro fornisce la base per le sue tape-performance, dove i Walkman stessi vengono utilizzati come lettori. Ad Aki Onda piace praticare questo strano rituale in spazi precisi – edifici storici, angoli di strada, fabbriche abbandonate, o, come nel caso di MAMbo a Bologna, una vecchia fabbrica di pane trasformata in museo. Confrontandosi con l’acustica, l’architettura e la psiche di uno spazio ha luogo una risonanza. Le memorie vive risvegliano quelle addormentate.

Aki Onda   Cassette Spectacle #1, #2, #3

nomadic tape concert, prima italiana

Cassette Spectacle #1, #2, #3 è un programma di tre performance sonore eseguite da Aki Onda, che scomparirà e riapparirà come una presenza nomadica nei diversi angoli e spazi del museo durante le serate di Live Arts Week. Per un quarto di secolo Aki Onda ha sedimentato un imponente diario sonoro usando come mezzo di registrazione un Walkman a cassette, e creando un archivio che considera come una propria memoria, al di là del mero fatto sonoro. Questa mole di materiale su nastro, fornisce la base per le sue tape-performance, che utilizzano i Walkman come lettori e rielaborano in diretta suoni concreti. Dall’accumulazione documentaria di frammenti sonori di una vita privata emerge ogni volta, nei suoi rituali di assemblaggio, una sorta di rivelazione. Gli eventi registrati, spogliati dal loro significato originario, mettono a nudo il nucleo della memoria. “Mi piace praticare questo strano rituale in spazi precisi – edifici storici, angoli di strada, fabbriche abbandonate, o, come nel caso di MAMbo a Bologna, una vecchia fabbrica trasformata in museo. Il tentativo è quello di estrarre ed astrarre l’essenza di una memoria, sovrapponendo le mie registrazioni di field recordings a spazi già saturi di una memoria propria. Mentre mi confronto con l’acustica, l’architettura e la psiche di uno spazio accade qualcosa: come una risonanza. Il risultato è invisibile, ma si può intuire come queste memorie vive risveglino quelle addormentate”.

mercoledì 9 aprile  > h 23.00 >  MAMbo
giovedì 10 aprile  > h 23.30 >  MAMbo
sabato12 aprile  > h 21.30 >  MAMbo

>> Chiude la serata a a MAMbo la sound performance Venti storie su una pagina sola del musicista francese Èlg, una composizione originale che esplora l’universo geek utilizzando il laptop accompagnato da un uso multi-linguistico della propria voce, con in aggiunta un tocco di strumentazione acustica. Ancora una volta Èlg si distingue per il personale approccio alla materia sonora, muovendosi tra ritmi di memoria EBM, sound poetry e canzoni trasognate.

> Giovedi 10 aprile alle h 19 si avvia la programmazione di film d’artista al Cinema Lumière, con The Joycean Society, opera dell’artista spagnola Dora Garcia dedicata a un gruppo di lettura di Finnegans Wake di James Joyce: il ‘libro più difficile del mondo’. Un gruppo di persone ha letto questo libro per trent’anni. Lo hanno letto e riletto, ed ogni volta questo viaggio dalla prima all’ultima riga è durato undici anni. Il testo sembra inesauribile, le interpretazioni infinite, la sua natura mai conclusiva. Il linguaggio è qui visto come creatore di società, come parola d’ordine delle società segrete, come traduttore o creatore del reale.
>> Il programma serale a MAMbo si apre dalle h 21con PREMIERE; il nuovo lavoro della coreografa Maria Hassabi. Presentato per la prima volta a New York per Performa 13, coinvolge un quintetto di singolari interpreti, costituito da Hristoula Harakas, Biba Bell, Andros Zins-Browne, Robert Steijn e la stessa Hassabi. Il titolo PREMIERE, quale indicatore di aspettativa e di rivelazione, amplifica le condizioni di ricezione del lavoro. Come apprezzare una ‘prima’ senza aspettative? Trattandosi di un evento annunciato con largo anticipo, rappresenta il primo incontro con il pubblico, dove lo spettatore guarda e valuta, è osservatore e critico. PREMIERE esplora il fascino trasformativo di questo momento iper-enfatizzato che convalida l’esistenza di qualunque creazione come opera d’arte.
>> Segue Cassette Spectacle #2 nomadic tape concert di Aki Onda, e la sound performance Damaged Particulates di Ben Vida, artista e compositore di Brooklyn che presenta una nuova composizione ispirata al concetto di ‘Particulate Systems Construction’. Riferendosi al comportamento caotico dei fenomeni atmosferici, Ben Vida dispiega uno scenario comportamentale dove le singole voci -i suoni- formano e dissolvono geometrie instabili, in un gioco di delicato equilibrio, comparendo o riassorbendosi a formare nuove identità collettive.

> Venerdi 11 aprile alle h 19 al Cinema Lumière viene presentato il film JJA dell’artista francese Gaëlle Boucand, ritratto, enigmatico e paradossale di un uomo d’affari, tra potere e denaro, fuggito e auto-recluso in Svizzera. JJA, queste le sue iniziali, è un uomo di 85 anni; ritirato nella sua lussuosa proprietà, racconta la storia del suo successo economico e le ragioni del suo esilio. Procedendo per inquadrature fisse, dall’insoluto soliloquio ad alta voce emergono ossessioni numerologiche e il rapporto col denaro, incastonati tra opere d’arte e mobilia, nella diffrazione caleidoscopica di un corpo e una voce quasi disgiunti. JJA mostra un’altra forma di potere – quella verbale – di un uomo che si rassicura col proprio discorso.
>> Il programma serale di MAMbo si apre alle h 21 con No Title, nuova performance in prima italiana di Mette Edvardsen. No Title segna il passaggio da ‘ciò che abbiamo davanti’ a ‘ciò che non c’è’, intesi entrambi come condizioni di attivazione e produzione di pensiero e immaginazione. Mette Edvardsen prosegue la sua ricerca giocando con le possibilità e i limiti del linguaggio, e con l’attualizzazione nello spazio e nel tempo. Con No Title realizza il divario tra un mondo e le nostre idee su di esso, l’invincibile divario tra pensiero ed esperienza, tra qui e lì.
>> Dopo il lungo tempo recluso nella vicina Waiting Room, l’avanguardista tedesco Daniel Löwenbrück esce nello spazio centrale di MAMbo per eseguire l’Aktion 140411, assieme a Doreen Kutzke, attrice, performer, compositrice e cantante. Noise e Yodel estremo si incontrano in questo esercizio di azionismo sonoro e strategie della trasgressione.
>> Segue Time Blade~Liquid Hand, di MSHR, duo multimediale di Portland. Un’installazione/scultura/performance dove il corpo dello spettatore si trova al centro di una relazione dinamica, immerso in un’esperienza iper-energetica di suono e luce. Time Blade~Liquid Hand nasce da improbabili sintetizzatori, supporti elettronici primitivi auto-prodotti e strane interfacce-scultura decorate da segni indecifrabili e glifi. Questa piattaforma può ricordare la plancia di comando di un’astronave aliena, nella versione mitologica che ipotizza un’origine extra-terrestre delle antiche civiltà amerinde. I due performer attivano i sistemi di interazione con i movimenti del corpo e guanti fotosensibili, dando vita a un scintillante caleidoscopio di suono, rumore e baluginii luminosi.
>> Chiude la serata il live-media di Enrico Boccioletti, artista e musicista internet-aware, #AERIAL: The Floating Body in a Distraction Economy. E’ una diffusione sonora e speed-lecture per voce umana, due sintetizzatori, laptop e video multicanale. Boccioletti produce tenendo presente che, nell’atto di far qualcosa, tutte le altre opzioni muoiono, non nate; resta il riverbero eterno di ciò che si sarebbe potuto fare, di tutto ciò che si è scelto di non fare. Nel suo lavoro la coesistenza di possibilità multiple si disperde per emanazioni: come un insieme di ‘gesti’ non sistematici, in cui lo sforzo centrale è il tentativo di infondere un residuo di non-sense all’interno di rigide strutture formali.

> Sabato 12 aprile alle h 18 al Cinema Lumière viene presentato A Spell Toward of the Darkness, film nato dalla collaborazione tra gli artisti e filmaker Ben Rivers e Ben Russell. Un uomo (Robert AA Lowe, musicista noto con il nome di LICHENS) si muove al centro di tre diverse situazioni, ognuna delle quali ritrae un paesaggio e un contesto sociale diversi: 15 persone appartenenti ad una comune su un’isola Estone, un casa isolata nella Finlandia del nord, ed un club di Oslo, in cui è in corso un concerto Black Metal. Per Ben Rivers i tre scenari “esplorano dei modi possibili di essere nel mondo, nel senso positivo del termine, per certi versi sono delle utopie temporanee”. Comunalità e solitudine sono negoziati davanti alla cinepresa mediante la relazioni tra i corpi e i paesaggi. A Spell Toward of the Darkness non è fiction ma neanche un documentario: è un documento ibrido su un passato/presente/futuro che solleva la questione su come potremmo vivere e perché fare determinate scelte.
>> Dalle h 21 a MAMbo l’ultimo nomadic tape concert della serie Cassette Spectacle #3 realizzata da Aki Onda, precede iFeel2, performance del coreografo svizzero di adozione Marco Berrettini. In iFeel2 due performer si muovono in un pas de deux molto speciale, un sonnambulismo interiore. Sorta di warm-up esistenziale, o piuttosto disputa fIlosofica in forma di battaglia danzata, infinita e priva di alcun drammatico finale, iFeel2 mostra le mutazioni, le evoluzioni e le metamorfosi dell’individuo nella società. Marco Berrettini, in scena con Marie-Caroline Hominal, mostra una virtuosità danzereccia quasi acrobatica, dalla quale emergono pensieri spirituali che flirtano con la psicanalisi, le religioni, la ricerca interiore, l’ombra jungiana.
>> Chiude il programma di sabato il live di Porter Ricks, progetto storico nato dalla collaborazione tra il compositore e sound artist tedesco Thomas Köner e l’ingegnere del suono e techno producer Andy Mellwig nel 1996. Dopo anni di assenza, Porter Ricks ritorna sul palco con un Live-show che si estende dalle origini sino al nuovo album in uscita per la Raster-Noton nel 2014. Porter Ricks è uno snodo magico che raccorda insiemi mitologici della cultura elettronica ’90 nei suoi anni autenticamente auratici e rivoluzionari. Intrigante oggi come nel passato, il duo rischia di rivelarsi assolutamente attuale, coi suoi paesaggi sonori rimasti insuperati.
>> Oggi è anche l’ultimo giorno per incontrare alla Biblioteca Salaborsa i libri viventi del progetto speciale Time has fallen asleep in the afternoon sunshine di Mette Edvardsen (dalle h 12.00 alle h 19.00, incontri individuali ogni 30 minuti, con prenotazione obbligatoria).

> Domenica 13 aprile, l’ultimo giorno di Live Arts Week si sviluppa a MAMbo dalle h 16 con una Film Marathon della durata di oltre 4 ore che propone in una diversa dimensione fruitiva nel museo i film presentati nella sala del Cinema Lumiere (di Dora Garcia, Gaëlle Boucand, Ben Rivers e Ben Russell) preceduti, come un prologo, del cortometraggio Kempinski dell’artista e scultore Neil Beloufa. Come un gruppo di apostoli, alcuni attori non professionisti se ne stanno sotto le luci al neon nella notte di una periferia di Bamako, ed espongono le proprie idee su come sarà il futuro. Si parla di telepatia e velocità della luce, in un clima sospeso tra fantascienza e documentario. Nessuno dei personaggi coinvolti da Beloufa crede più all’assunto postmoderno che “tutto è possibile”. Eppure, la loro idea di futuro si trova ancora sotto l’influenza di questo assunto.
>> Il pomeriggio, sarà intervallato da soste di ristoro e dall’attivazione delle installazioni di Canedicoda e Daniel Löwenbrück, e si concluderà con la sound performance di Rashad Becker rashad becker plays traditional music of notional space, ovvero l’applicazione esecutiva dell’acclamato album Traditional Music of Notional Space, uscito come suo esordio nel 2013 per la PAN records. Rashad Becker, musicista di origine siriana basato a Berlino, è oggi tra i più stimati sound artists del circuito internazionale di musica astratta e sperimentale. Come sound engineer ha lavorato ad oltre 1200 registrazioni di musica elettronica, dance e sperimentale, costruendosi un’ottima reputazione sulla cura del suono. L’estrema precisione con cui produce sequenze dai toni discreti e frizzanti uniti a un tocco di improvvisazione può ricordare vagamente i primi lavori sperimentali della Mego, tra Pita e Florian Hecker. Ma Traditional Music si muove come una lenta e imponente marea vocale, dove la musica sembra accogliere dolcemente le scorie e i frammenti variegatissimi di un’intera civiltà appena riemersa dalle acque dopo lo tsunami.

_____________________________________________________________________________________Live Arts Week pubblica un quaderno con interventi di artisti, critici, osservatori e teorici: non è una guida accompagnatoria né un catalogo strettamente inteso. Segue piuttosto i percorsi possibili disseminati negli spazi reali della settimana delle arti dal vivo. Sono materiali eterogenei, frutto di un lavoro di assemblaggio, produzione e prelievo dal flusso complessivo del mondo culturale dell’inizio del XXI secolo.

L’immagine coordinata di Live Arts Week III è a cura di Invernomuto; il set disegn degli spazi di MAMbo con sculture funzionali di legno riciclato e tessuti è a cura di Canedicoda e Mirko Rizzi.

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inoltre:

Sabato 12 aprile dalle h 17 alle h 20, in occasione di Live Arts Week a MAMbo, sarà attivo il programma di Manifattura delle Arti Open Day, evento condiviso da P420, CAR_drde, Localedue, (galleria +) oltredimore, personal foodonsale, in collaborazione con l’associazione MDA.

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Live Arts Week è ideato e realizzato da Xing, network nazionale che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.

Partners: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Istituzione Bologna Musei / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituzione Biblioteche Bologna / Biblioteca Salaborsa, Fondazione Cineteca di Bologna, Goethe-Institut Mailand, Nuovi Mecenati, noveaux mécènes – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Pro Helvetia, Reale Ambasciata di Norvegia, Marsèll. Media partners: The Wire, Mousse, Nero, Blow Up, Alias, Il Manifesto, Edizioni Zero, Radio Città del Capo, UnDoNet. Live Arts Week fa parte di Bologna Contemporanea.

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luoghi:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14
Cinema Lumière – Via Azzo Gardino 65
Biblioteca Salaborsa – Piazza del Nettuno 3

sede organizzativa:
Xing – Via Ca’ Selvatica 4/d Bologna

info e prenotazioni: tel 051.331099
durante il festival prenotazioni per Time has fallen asleep in the afternoon sunshine: mob 331.3546364
info@xing.it

www.liveartsweek.it
www.xing.it
facebook.com/xing.it
twitter.com/liveartsweek

info point e biglietteria:
MAMbo – apertura 30 minuti prima

biglietti:
MAMbo: 10 euro
Cinema Lumière: 6 euro
Biblioteca Sala Borsa: gratuito *prenotazione obbligatoria
abbonamento intero: 40 euro
abbonamento ridotto studenti: 20 euro

download programma:

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