Notizie Bologna: la libreria dove i libri non si pagano

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A Bologna c’è una signora che ama così tanto i libri da volerli vedere “liberi”. Liberi di raccontare le loro storie a chiunque varchi la soglia di quel piccolo mondo che lei stessa ha creato e che vuole condividere con chi, come lei, ha una vera e propria passione per la lettura. Lei si chiama Anna Hilbe e da poco meno di due anni ha aperto in Via San Petronio Vecchio n. 57 “Libri Liberi”. In questa sorta di libreria i libri non si comprano, si portano, si prendono, si riportano o si tengono per sempre, passano di mano in mano da qui li ha letti a chi li vorrebbe leggere o perché no, anche rileggere e il tutto gratis, o come si usa dire con il gergo moderno, “senza nessun compromesso”. Un sogno? Sì! Specie per una come me che da quando ha scoperto il bookcrossing non riesce più a farne a meno.

IL “BOOKCROSSING”
Per chi ancora non lo conoscesse, il bookcrossing è la pratica di rilasciare, “liberare” dei libri affinché altri li possano trovare. Dopo aver letto un libro, invece di riporlo su un polveroso scaffale, lo si “libera” su un vagone della metropolitana, su una panchina, sul treno, in autobus o in qualunque altro luogo della città, per permettere ad altri di leggerlo. La filosofia dei bookcorsari (così vengono chiamati i suoi adepti in Italia), è quella di condividere con altre persone la passione per la lettura e l’amore per i libri. Non solo, si può addirittura seguire il viaggio che il libro percorrerà, attraverso le persone che lo incontreranno e che una volta letto (si spera..) lo libereranno nuovamente.

COME FUNZIONA
Esistono siti web in cui è disponibile un sistema di registrazione gratuita, che permette di seguire gli spostamenti di un libro di lettore in lettore. Il sito bookcrossing.com è stato il pioniere e ad oggi quello più utilizzato dai bookcorsari. Il primo passo da fare è leggere un libro, ci si registra sul sito e si applica sul libro un codice (il BCID) che deve essere riportato sul libro e che lo identifica. Successivamente si libera il libro affinchè possa viaggiare ed essere così seguito. Chi lo ritrova va sullo stesso portale, digita il codice e scopre la sua storia per poi liberarlo nuovamente e così via. Il libro percorre mille strade lasciando una scia di affezionati lettori. C’è chi preferisce liberare i libri in qualche luogo pubblico e chi invece preferisce lasciarli in una delle zone formalmente registrate, le bookcrossing zones, letteralmente le “zone ufficiali di scambio”. Di solito si tratta di locali che mettono a disposizione uno spazio per depositare e prelevare i libri e possono essere di vario tipo: biblioteche, scuole, sale d’attesa di ospedali, stazioni ecc.

LE BOOKCROSSING ZONES A BOLOGNA
Anche a Bologna potete trovare delle zone ufficiali di scambio. Qui di seguito ve ne segnalo qualcuna.
Centro Natura – via Degli Albari, 6
Equinozio, Cafè de la Paix – via Collegio di Spagna, 5
Estravagario – via Mascarella, 81/H
Libro Vagabondo, c/o Centro Beltrame – via Sabatucci, 2

ALMALIBeRI il BOOKCROSSING DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Qualche anno fa il fenomeno del bookcrossing è sbarcato anche nella nostra Università che con il progetto ALMALIBeRI-il bookcrossing in Ateneo, ha installato numerosi scaffali nelle varie facoltà.

Questa iniziativa permette agli studenti non solo di scambiarsi libri in libertà ma è anche un’opportunità per creare una vivace comunità di lettori. Le zone ufficiali di scambio sono presenti negli URP, nelle segreterie, nelle facoltà e nei campus e l’elenco è visibile sul link: http://www.unibo.it/it/servizi-e-opportunita/studio-e-non-solo/almaliberi.

di Livia Borea