Bologna eventi: la danza contemporanea di Déjà Donné

foto Tommaso Savoia_Sabato 22 marzo, alle ore 21.00  all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna, andrà in scena “QUARTET”, il nuovo spettacolo della compagnia internazionale di danza contemporanea Déjà Donné.

Uno spettacolo in cui il linguaggio della danza si confronta con quello della musica, superando la tradizionale convenzione dell’accompagnamento.

Un dialogo alla pari che muove da tre importanti partiture del repertorio per quartetto d’archi, intessute di rimandi reciproci: i due Quartetti composti nel 1960 da Dmitri Šostakovic (il n°7, l’intimista op. 108 noto anche per il suo “tombeau à Nina” e il n°8, l’op. 110, drammatica pagina di denuncia politica) e il Quartetto n°3 di Alfred Schnittke, ultimo dei capolavori del periodo russo del compositore.

Simone Sandroni, coreografo e direttore artistico della compagnia Déjà Donné, vuole creare un rapporto dinamico tra danza e musica, anche attraverso la relazione tra musicisti e danzatori, studiando tutte le possibili connessioni e le molteplici variazioni che possono nascere lavorando con la musica “dal vivo”. 

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Lo scambio diretto tra musica e movimento come il contatto tra musicista e danzatore, creano un’atmosfera piena di energia vitale, appassionante e produttiva, necessaria e fondamentale in ogni processo creativo e contemporaneo. Vorrei ricreare con la danza quei tragitti e quei movimenti nello spazio che la musica suggerisce, senza però, esserne al servizio”. (Simone Sandroni)

MusicaDmitri Shostakovich e Alfred Schnittke

Shostakovich è ritenuto uno dei compositori principali e più importanti della Russia del XX secolo. I quartetti utilizzati nella produzione saranno: Quartetto n°7 op. 108 (1960) ed il Quartetto n°8 op.110 (1960). Il primo è caratterizzato dall’alternarsi di momenti riflessivi e introspettivi a furiose cascate di note, a melodie quasi canzonatorie; il secondo invece dall’uso del monogramma sonoro Re Mib Do Si che deriva dalle iniziali del compositore in tedesco: Dmitri Shostakovich, e dalle struggenti, sarcastiche e a volte drammaticamente infantili melodie, affidate soprattutto al primo violino e al violoncello.

Schnittke è un altro compositore russo molto vicino a Shostakovich, dalle cui opere fu molto influenzato. È l’autore del quartetto n°3 (1983) che presenta delle esasperate escursioni dinamiche e atmosfere suggestive ed intense.

DEJA DONNE viene fondata a Praga nel 1997.

Negli ultimi quindici anni la compagnia ha creato insieme ai suoi collaboratori, alcune fra le più vivaci, divertenti ed efficaci produzioni di danza accessibili ai pubblici Europei e oltre, trattando temi ‘pesanti’ con tocco leggero, carico di sincerità ed ironia. Ogni produzione di DEJA DONNE, non importa di quale dimensione, si distingue per una assoluta onestà di intenti. Il suo lavoro possiede una rara profondità di sentimenti e un’indiscutibile intelligenza emotiva. In fondo, DEJA DONNE si serve del movimento e dei personaggi per svelare questa enorme astrazione che è la condizione umana. (Donald Hutera)

La compagnia Déjà Donné è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo e dalla Regione Umbria.

 SIMONE SANDRONI

Nato ad Ancona, nel 1987 è uno dei membri fondatori della compagnia ULTIMA VEZ a Bruxelles, con la quale collabora sino al 1992.

Nel 1993 fonda la compagnia ERNESTO a Bruxelles e debutta con il primo spettacolo. Nel 1997 fonda a Praga la compagnia DEJA DONNE, per cui ha creato: DEJA DONNE (debutto a Gent/Belgio 1997), ARIA SPINTA (debutto a Mulhouse/Francia 1999), IN BELLA COPIA (debutto a Lucerna/Svizzera 2001), THERE WHERE WE WERE (debutto a Monaco/Germania 2003), PIOTR E LE STELLE DI TUT (debutto a Macerata/Italia 2005), MY NAME IS KING (debutto a Praga/Repubblica Ceca 2006) e A GLIMPSE OF HOPE (debutto a Dusseldorf/Germania 2008), P.S. MARTINA LA RAGIONE (debutto a Cagliari/Italia 2010), NOT MADE FOR FLYING (debutto a Terni/Italia 2011), VALE TUDO – INTERVISTA A… (debutto a Perugia/Italia 2013), P. S. STEFANO CIPICIANI (debutto a Spello/Italia 2013) e P.S. GIORGIO DONATI (debutto a Spello/Italia 2013).

I lavori della compagnia DEJA DONNE sono stati presentati in nord e sud America, in Asia e in 26 nazioni in Europa. Sandroni è regolarmente invitato a dirigere e coreografare per differenti festival, teatri, artisti indipendenti e compagnie in Belgio, Italia, USA, Canada, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Austria, Germania e Polonia.

Dirige con DEJA DONNE diversi progetti formativi per giovani danzatori (Corso di formazione L’arte del performer, C.I.T. Contemporary Interpreter Training) e per i ragazzi delle scuole elementari e medie atti a sensibilizzare ed educare al linguaggio teatrale, soprattutto a quello della danza contemporanea (R.A.P. for ChildrenCulture 2000 progetto Europeo, Progetto Spettacolo Umbria 200709).

QUARTETTO DI ROMA

Marco Fiorini, Biancamaria Rapaccini, violini – Carmelo Giallombardo, viola – Alessandra Montani, violoncello

Il Quartetto di Roma è il risultato dell’esperienza cameristica e concertistica dei suoi componenti, accomunati dal desiderio di continuare la prestigiosa tradizione quartettistica italiana.

Il Quartetto dedica la propria attenzione, oltre che al repertorio fondamentale per quartetto d’archi, anche a lavori meno conosciuti dell’800 e ‘900 italiano, nell’intento di riscoprire una tradizione strumentale che per troppo tempo è stata ignorata o sottovalutata. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1995, il quartetto si è imposto come uno dei più validi gruppi del genere perfezionandosi ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena con Piero Farulli (Quartetto Italiano) e poi con Raphael Hillyer (Julliard Quartet) e Sadao Harada (Tokyo Quartet).

L’ensemble svolge un’intensa attività concertistica che l’ha fatto apprezzare in Italia, Spagna, Olanda, Norvegia, Turchia, Estremo Oriente e soprattutto in Germania, dove suona più volte l’anno, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e lusinghieri giudizi della critica, concorde nell’apprezzarne la trasparenza tecnica e l’intensità espressiva. È stato ospite di prestigiose manifestazioni quali i Festival di Spoleto, Neuschwanstein, Augsburg (Germania) e Orlando (Olanda).

Ha registrato per la RAI, la Radio Nazionale Spagnola e la Bayerischer Rundfunk di Monaco.

Creazione luci: VINCENT LONGUEMARE

Nato a Dieppe, dopo gli studi storici e teatrali a Rouen e a Parigi, nel 1983 è ammesso nella sezione teatrale dell’Institut National Superieur des Arts a Bruxelles. Partecipa a numerosi stages e collabora con registi quali Philippe Sireuil, Michel Dezoteux, Jean-Claude Berrutti.

Titolare di una borsa di studio dal Ministero della Cultura francese nel 1987, collabora a più riprese come assistente alla regia con Robert Altman (The Rake’s Progress di Stravinskij a Lille; i film Beyond Therapy e All’opera) e prosegue la sua formazione tecnica al teatro La Monnaie – De Munt di Bruxelles.

Nel 1987 entra a far parte dell’Atelier Théâtral de Louvain La Neuve, diretto da Armand Delcampe, dove collabora a lungo con Josef Svoboda.

Lavora inoltre, come disegnatore, con registi o autori quali Xavier Lukomsky o Leila Nabulsi. In quegli anni sceglie risolutamente le vie di un teatro e di una danza contemporanea: lavora con il Théâtre Varia, L’Atelier Sainte-Anne, la Compagnia José Besprovany, diventa collaboratore regolare del Kunsten Festival des Arts di Bruxelles.

Nel 1992 si unisce alla compagnia di Thierry Salmon, e con lui approda nel 1992 in Italia e vi si trasferisce nel 1996. Continua a interessarsi di teatro e danza contemporanea insieme a compagnie di grande respiro internazionale come La Sosta Palmizi, Teatro delle Albe, la compagnia italo-ceca Déjà Donné, Kismet Opera, Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti (collaborazione ormai decennale).

Nel campo dell’opera lirica, ha collaborato tra gli altri con Daniele Abbado, Mietta Corli, Cristina Mazzavillani Muti.

È da alcuni anni impegnato nel processo di creazione di una scuola nazionale per tecnici dello spettacolo – la Scuola Leggera/The Light School – di cui ha redatto il progetto pedagogico.

Nel 2007 ha vinto il Premio Speciale Ubu per le luci con la seguente motivazione dalla giuria: “per aver segnato ormai da anni gli spettacoli delle Albe con uno spirito scenografico che integra il lavoro registico”.

Info e biglietti:
Sabato 22 marzo ore 21.00 – Oratorio di San Filippo Neri, Bologna

DEJA DONNE – Email dejadonne@dejadonne.com cell. 349/2182180

Oratorio di San Filippo Neri – Via Manzoni 5, Bologna

Per informazioni 051.225128 – www.fondazionedelmonte.it

Coreografia: Simone Sandroni

Danzatori: Martina La RagioneFernando Roldan FerrerVladimir Rodriguez Chaparro,

Elvira Zuñiga Porras

Esecuzione musicale: Quartetto di Roma

Autori: Dmitri Shostakovich, Alfred Schnittke

Creazione luci: Vincent Longuemare

Produzione: Fondazione Brunello Cucinelli/DEJA DONNE

Con il sostegno del Teatro Stabile dell’Umbria