Lisci come l’olio a Casalecchio, la raccolta degli esausti cresce

ID-100222399Sapevi che un litro di olio può contaminare seriamente la falda e le acque superficiali, formando una pellicola che ostacola l’ossigenazione dell’acqua? Sai però che, se conferito correttamente, l’olio alimentare esausto è un rifiuto completamente recuperabile? Infatti dopo la raccolta e la rigenerazione, diventa una materia prima riutilizzabile/recuperabile per diversi prodotti o all’interno di vari processi, quali il biodiesel per trazione, il recupero di energia elettrica e calore e altri usi industriali.
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Per questo da giovedì 12 dicembre in vari punti sul territorio aumentano i contenitori per la raccolta degli oli alimentari. Con lo slogan, “Lisci come l’olio” verrà implementato sul territorio del Comune di Casalecchio di Reno il numero dei contenitori per la raccolta degli oli alimentari esausti (già attiva nelle stazioni ecologiche del Gruppo Hera) in diversi punti della città e precisamente:

Parcheggio Supermercato Coop, in via della Chiusa
Centro Sociale Garibaldi, in via Esperanto 20
Centro Sociale Meridiana, in via Isonzo 53
Centro Sociale Ceretolo, in via Monte Sole 2
Centro Sociale 2 agosto 1980, in via Canale 20
Centro Sociale San Biagio, in via Micca 17
Centro Sociale Villa Dall’Olio, in via Guinizelli 5
Centro Sociale Croce, in via Canonica 20

Per consultare l’elenco aggiornato si può visitare il sito: http://www.ilrifiutologo.it/oliCasalecchiodiReno

Queste le istruzioni per una raccolta corretta:
Vanno bene gli oli alimentari adoperati in cucina, oli da frittura, strutto e oli utilizzati per conservare gli alimenti nei vasetti (es. tonno, sott’oli…)
Non vanno invece bene gli oli minerali come gli oli del motore e gli oli lubrificanti.
L’olio esausto deve essere raccolto a freddo in bottiglie di plastica ben chiuse da conferire nell’apposito contenitore, non utilizzando recipienti in vetro; il diametro massimo delle bottiglie deve essere di 18 cm.

Questa tipologia di raccolta è particolarmente importante in quanto gli oli esausti (provenienti soprattutto dalla cottura dei cibi e dai processi di frittura), se versati nel lavandino o dispersi nell’ambiente causano problemi anche ai depuratori più sofisticati e alle condotte fognarie. Un litro di olio può contaminare seriamente la falda e le acque superficiali, formando una pellicola che ostacola l’ossigenazione dell’acqua.
Se conferito correttamente, invece, l’olio alimentare esausto è un rifiuto completamente recuperabile. Dopo la raccolta e la rigenerazione, diventa una materia prima riutilizzabile/recuperabile per diversi prodotti o all’interno di vari processi, quali il biodiesel per trazione, il recupero di energia elettrica e calore e altri usi industriali (produzione asfalti, bitumi, mastici, collanti, ecc.). Le bottiglie di plastica contenenti l’olio esausto sono infine avviate a recupero nella raccolta per la produzione di nuova materia prima.