Con Open il coreografo Daniel Ezralow ritorna sui palcoscenici italiani

OPEN-foto-di-Angelo-Redaelli

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Venerdì 1 febbraio, alle ore 21, nella Sala Grande dell’Arena del Sole, Bags Entertainement presenta Open,uno show di Daniel Ezralow e Arabella Holzbog, coreografie Daniel Ezralow, con la DEConstructions Dance Company: Chelsey Arce, Dalila Frassanito, Santo Giuliano, Stephen Hernandez, Kelsey Landers, Re’Sean Pates, Marlon Pelayo, Anthea Young, assistente coreografo Michael Cothren Pena.

Repliche sabato 2 febbraio ore 21 e domenica 3 febbraio ore 16
fino al 10 febbraio al Teatro delle Moline La Maria dei dadi da brodo, di e con Marinella Manicardi

Dopo quattro anni di assenza dai palcoscenici italiani, torna il coreografo Daniel Ezralow con un’originale selezione del proprio vasto vocabolario coreografico, reinterpretata da otto danzatori della sua compagnia statunitense, la DEConstructions Dance Company, con talenti e stili differenti – dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance – utilizzando come colonna sonora celebri brani di musica classica, da Beethoven a Wagner, passando per Ciajkovskij.

Teatro, cinema, televisione, musica, moda, sport, pubblicità: non c’è interpretazione dell’arte del movimento che non sia stata sperimentata da Ezralow, tra i fondatori dei Momix. Un’arte coreografica che si fonda su un’idea di danza fatta di divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento diretto del pubblico e l’utilizzo emozionale delle tecnologie visive più all’avanguardia, tutti elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri “eventi” mediatici.

«Open – ha dichiarato Ezralow – è un inno alla libertà creativa. Adoro destrutturare gli schemi, perciò ho chiamato la mia nuova compagnia DEConstructions: all’inizio dello spettacolo i danzatori sono immersi in una dimensione metropolitana, alla fine si spogliano. È un viaggio astratto attraverso momenti coreografici nuovi o “riciclati” in una sorta di ecologia coreografica che firmo con mia moglie Arabella».
Ezralow spiega ancora come uno dei temi di Open sia il contrasto tra città e natura: «Non è mia intenzione raccontare una storia, il clima è piuttosto astratto. Sono i vari elementi insieme a fare la storia. Il filo conduttore è che attraverso la città arrivo alla natura. I danzatori metà spettacolo sono vestiti, metà nudi ma dipinti».

«Il titolo Open fa riferimento all’apertura culturale – dice ancora il coreografo –, ma anche stilistica, perché ho sempre il problema di definire il mio tipo di danza. Mi piace mescolare. La mia formazione non è classica, quindi ci sono poche punte. Non è neanche la breakdance, quindi non roteo tanto sulla testa. Ma posso usare ognuno di questi elementi per comunicare il senso del momento. Il titolo, poi, è anche la parola in sé, con le sue quattro lettere molto bilanciate. Le vedo e nella mia testa succede qualcosa. Open vuol dire aperto al mondo, al lavoro, al business, agli altri.»

In Open, attraverso brevi quadri e fulminanti vignette, la danza contemporanea si fonde con la musica classica in un connubio dove umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di fantasia creativa, emozione scenica e puro entertainment, e dove il vocabolario espressivo di Ezralow come sempre si interroga sul concetto di danza e umanità.

Il percorso professionale di Daniel Ezralow lo ha visto come ballerino professionista nella compagnia di Paul Taylor e fra i fondatori delle compagnie Momix e Iso (per la quale è ballerino solista, coreografo e direttore). Ha creato coreografie originali per numerose compagnie internazionali fra le quali The Paris Opera Ballet, Hubbard Street Dance Chicago, e per spettacoli come Love del Cirque du Soleil, Cats nella versione italiana della Compagnia della Rancia, Tosca – Amore Disperato di Lucio Dalla e il musical Spiderman – Turn off the dark, diretto da Julie Taymor con musiche di Bono e The Edge. Oltre al teatro ha creato coreografie per il cinema (fra cui il recente Across the Universe, diretto da Julie Taymor), per la moda e per la musica, lavorando con artisti del calibro di Sting, U2, David Bowie, Pat Metheny, Andrea Bocelli, Ricky Martin. Per la televisione italiana Daniel Ezralow ha ideato le coreografie per il Festival di Sanremo, Amici di Maria De Filippi, Il più grande spettacolo dopo il weekend, di Fiorello senza dimenticare nel 2001 la trasmissione di Adriano Celentano 125 milioni di caz..te.

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna
Tel. 051.2910.910  vendita on-line biglietti www.arenadelsole.it
martedì – sabato ore 11.00-19.00 (chiusura il lunedì e i festivi)
Teleprenotazioni con carta di credito: tel. 051.648.63.87 (dal martedì al sabato ore 15.30 – 18.30)