Guerrieri e Sciamani in duetto

Uno spettacolo da non perdere al Teatro Comunale di Ferrara. Giovedì 6 dicembre la compagnia Fattoria Vittadini riporta in scena lo spettacolo 
di Virgilio Sieni e Alessandro Certini nell’ambito del progetto RIC.CI
Dopo Calore di Enzo Cosimi nella passata stagione, continua anche nel 2012/2013 il progetto RIC.CI (acronimo di Reconstruction Italian Contemporary Choreography, anni Ottanta – Novanta), ideato da Marinella Guatterini e finalizzato a ridare visibilità ad alcuni dei migliori lavori della nostra danza contemporanea. Giovedì 6 dicembre alle 21 la compagnia milanese Fattoria Vittadini riproporrà il Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini: una produzione del 1989 per il non più esistente Parco Butterfly che rivive ora con le azioni danzate di Mattia Agatiello e Riccardo Olivier e la supervisione degli autori; le scene sono di Tiziana Draghi, i costumi di Loretta Mugnai.


Per sottotitolo L’importanza della trasmigrazione degli ultimi sciamani, Duetto è ispirato a Bhagavadgītā, sesto libro del poema epico indiano Mahābhārata, ed «è il racconto di una sfida tra due guerrieri sul campo di battaglia e del loro smarrimento nel momento del combattimento. Duetto si identifica in una tragedia interiore, nella quale la danza riflette sul bene e sul male. Un racconto gestuale dove i due nuovi danzatori, in abiti di foggia indiana, suggeriscono con le sole mani e un gioco di teste il tema epico ma fortemente ironico del loro pezzo. La performance lega con uno sguardo arte povera, danza pura, narrativa e folklore». La coreografia procede per quadri, tra momenti di buio e luce, stasi e dinamismo, in cui i due protagonisti, in ricchi abiti di foggia indiana, svelano esitazioni, paure e turbamenti suggerendo con le sole mani e con un gioco di teste epico e insieme ironico, la lotta di due improbabili guerrieri del Bhagavadgita. I due interpreti interagiscono con un corredo di oggetti da fumetto: una canoa blu, massi pitturati di arancione come finto sangue, archi, macigni fatti roteare su binari primitivi e saette. La partitura musicale (da La Sagra della Primavera a L’ Uccello di Fuoco, a Petruska) celebra la storia di due improbabili guerrieri indiani, due eroi che si incontrano, si sfidano, si allontanano, il tutto nel segno di un’armonica fusione tra danza e narrazione pura».
Il lavoro fa parte del progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography, anni Ottanta – Novanta), giunto al suo secondo anno. Il progetto intende risvegliare la memoria storica della danza contemporanea italiana, chiarendo le origini sulle quali orientare il percorso evolutivo della danza di oggi e fissando un repertorio di una tradizione consolidata, per non disperderne il prezioso valore e preservarlo alle nuove generazioni.
Fattoria Vittadini nasce nel luglio 2009 da un gruppo di danzatori diplomati al Corso di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, con l’intento di lasciare un segno originale e creare un gruppo di alta qualità tecnica. Elaborando un’idea di compagnia di danza totalmente innovativa, Fattoria Vittadini mette a disposizione di coreografi e collaboratori esterni le capacità performative degli undici giovani componenti, aprendosi alle sperimentazioni e ai linguaggi di artisti provenienti da retaggi culturali differenti, per creare un repertorio contemporaneo, multiforme. Oltre ai progetti internazionali – accanto a grandi nomi della coreografia contemporanea quali Lucinda Childs e Yasmeen Godder – la compagnia si impegna in modo continuativo in produzioni interne.
Evento fuori abbonamento.

Biglietti da 10 a 12 euro. Info: 0532 202675 www.teatrocomunaleferrara.it