SISMA, COMPORTAMENTI IN CASO DI TERREMOTO

Si trasmette il Piano comunale di Protezione civile:

COMPORTAMENTI IN CASO DI RISCHIO SISMICO (TERREMOTO)
Prima, dopo e durante. In casa, nei luoghi pubblici, a scuola


Misure preventive
– Informarsi sulla classificazione sismica del Comune in cui si risiede per
conoscere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e
quali misure sono previste in caso di emergenza. Il territorio di Bologna è
stato classificato in zona 3.
– È importante preparare un piano di emergenza familiare, con
individuazione dei luoghi più sicuri in cui ripararsi (architravi, stipiti
delle porte, mobili robusti come tavoli e letti, oppure contro il muro in
un angolo).
– Per evitare situazioni pericolose, è necessario, ad esempio, fissare bene
i mobili, gli oggetti

pesanti, quelli in vetro. Evitare che i letti siano vicini a vetrate,
specchi, mensole con oggetti pesanti.

Durante
In caso di evento, mantenere la calma e non farsi prendere dal panico.

Cercare inoltre di tranquillizzare le altre persone.

– Durante la scossa può essere molto difficile, se non impossibile,
spostarsi da una camera all’altra. Il pericolo maggiore durante un
terremoto è quello di essere colpiti da oggetti che cadono.

– Si sottolinea una regola fondamentale:
– se ci si trova all’interno di un’abitazione o locali in genere,
rimanervi;
– se ci si trova all’aperto, restarvi.

• In casa
– Non cercare di abbandonare la casa, ripararsi in uno dei posti sicuri
individuati dal piano di emergenza familiare 32 Nei Comuni classificati
sismici, chiunque costruisca una nuova abitazione o intervenga su una già
esistente, è obbligato a rispettare la normativa antisismica, cioè criteri
particolari di progettazione e realizzazione degli edifici. In materia è
stato emanato il Decreto Ministero delle Infrastrutture 14/01/2008
“Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”, pubb. in G.U.
04/02/2008 nr. 29, S.O., che prevede l’Allegato A “Norme tecniche per le
costruzioni: pericolosita’ sismica” e l’Allegato B “Norme tecniche per le
costruzioni: tabelle dei parametri che definiscono l’azione sismica”.
La Regione Emilia-Romagna ha deliberato la L.R. 30/10/2008 n.19 “Norme per
la riduzione del rischio sismico” – pubb. in B.U.R. n. 184 del 30/10/2008 –
circa le competenze in materia sismica, gli strumenti di pianificazione
territoriale ed urbanistica diretti alla riduzione del rischio sismico, la
vigilanza su opere e costruzioni, l’accertamento delle violazioni e le
sanzioni applicabili.

Ripararsi comunque nel vano di una porta, inserita in un muro portante o
sotto una trave, oppure sotto un tavolo

– Non muoversi fino a quando la scossa non è terminata
– Non cercare assolutamente di uscire durante la scossa: talvolta le scale
sono una delle parti più deboli e quindi pericolose della casa
– Non usare l’ascensore
– Se si viene sorpresi dalla scossa all’interno di un ascensore, fermarsi
al primo piano possibile e uscire immediatamente.

• In un luogo pubblico
– Rimanere nel luogo ed allontanarsi solo da oggetti sospesi che possono
cadere
– Non cercare di raggiungere l’uscita, in considerazione che anche altre
persone avranno la medesima idea e quindi, in caso di affollamento,
l’uscita sarebbe impossibile ed anzi si potrebbero provocare ulteriori
danni alle persone.
• All’aperto
– Stare lontano dalle pareti delle case
– Portarsi in luoghi aperti, lontano dalle costruzioni, da alberi, muri,
linee elettriche
– Se ci si trova su un marciapiede, cercare riparo sotto un portone
– Se ci si trova su un veicolo, non fermarsi nei sottopassaggi, in
prossimità di ponti, di terreni franosi
– Fermare il veicolo in un luogo aperto lontano da alberi, muri e linee
elettriche
– Aspettare in auto che la scossa finisca
– Collaborare a mantenere le strade sgombre per il passaggio dei vicoli
d’emergenza.
• A scuola:
– Mantenere la calma
– Ricordarsi che la scuola ha un piano di emergenza
Seguire le istruzioni dell’insegnante

Dopo
– Aspettarsi scosse secondarie di assestamento. È molto probabile che la
scossa principale sia
seguita da repliche, di intensità inferiore, ma tuttavia ancora in grado di
provocare danni
– Usare una radio a batterie per avere eventuali informazioni
– Verificare che non vi siano feriti
– Verificare che non vi siano fughe di gas o rotture dell’impianto idrico
– Non accendere la luce, usare una lampada a batterie
– Nel caso si abbandoni la casa, chiudere gli erogatori di gas, acqua,
energia elettrica
– Non cercare di raggiungere l’area colpita ed evitare di muoversi per
curiosità
– Raggiungere le aree di raccolta predisposte ed indicate nel Piano
Comunale di Protezione Civile
– Verificare che la costruzione si abita non abbia subito danni: se si sono
avute lesioni, richiedere
il parere di un tecnico e nel dubbio abbandonare la casa
– Non usare il telefono, se non per reali esigenze di soccorso
– Non usare autoveicoli per lasciare le strade libere per i soccorsi
– Non avvicinarsi ad animali in quanto spaventati e imprevedibili, e se
possibile, rinchiuderli in
luoghi sicuri
– Raggiungere con calma la scuola per prelevare i bambini, senza fretta, in
quanto la scuola è un
edificio strategico
– Collaborare a mantenere le strade sgombre per il passaggio dei vicoli
d’emergenza.

• In fabbrica, in officina, in ufficio:
– Spegnere i motori e togliere l’energia
– Chiudere tutti gli impianti, le apparecchiature e tutte le alimentazioni.

• A scuola:
– Mantenere la calma
– Ricordare sempre che la scuola ha un piano di emergenza
– Seguire le istruzioni dell’insegnante
– Se viene deciso di uscire:
– percorrere in ordine e senza correre il percorso di esodo assegnato
– raggiungere il punto di raccolta esterno.