E da Maria arrivano i dadi da brodo

Dalla seta al packaging: lo sbuzzo, la scienza e la manualità di Bologna al lavoro.
Al Teatro delle Moline in prima nazionale La Maria dei dadi da brodo
la nuova produzione di Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna
scritta, diretta e interpretata da Marinella Manicardi. Dal 27 marzo al 22 aprile alle 21.15
La Maria dei dadi da brodo è il racconto del “saper fare” dei bolognesi. È’ la storia dell’ingegno e della creatività dell’industria di Bologna che, coniugati con il sapere dell’Università e di istituti professionali come l’Aldini-Valeriani, hanno segnato la crescita economica e civile della nostra città.

Dopo Luana prontomoda (2005), incentrato sul lavoro di paglie e maglie nelle campagne della Bassa, Marinella Manicardi scrive e dirige un secondo spettacolo che ha per soggetto il lavoro, oggi la scena più importante della nostra vita, luogo di identità e di conflitti, di scontro di classe e di genere, di impresa familiare e proprietà fantasma.

La Maria, stanca di conservare in un cartoccio la crema per il brodo, chiede al marito, perito meccanico, di inventare una macchina che impacchetti il glutammato, dose per dose: è l’invenzione del dado da brodo. Poi sono arrivate le macchine per imbustare il thè, i blister per le pastiglie, twister da caramella, senza dimenticare le confezioni di Hatù, ovvero i preservativi, chiamati in gergo “Goldoni”. Nel dopoguerra Bologna è diventata la “Packaging Valley” e le sue macchine, famose nel mondo, hanno impacchettato il mondo. Ma prima della Maria (personaggio quasi vero della storia industriale di Bologna) molte altre Marie avevano contribuito, a fianco dei loro mariti, soci, compagne, a costruire una delle città più ricche di cultura del lavoro in Europa. Per cinque secoli, fino al ‘700, la seta fu considerata un d.o.c. di Bologna, inimitabile per leggerezza e qualità tecnica.
Dai bozzoli al packaging, dai telai per la seta ai motori da corsa, le storie private e pubbliche di una città che priva di grandi fiumi o di risorse naturali importanti – niente ferro, carbone, petrolio – ha inventato un modello economico che è anche modello di convivenza, di architettura, di invenzioni culturali e tecniche.

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Insieme a Marinella Manicardi, in scena al pianoforte c’è dunque Daniele Furlati, autore delle musiche originali, compositore per il cinema, coautore, fra l’altro, delle musiche dei pluripremiati film di Giorgio Diritti Il vento fa il suo giro (2005) e L’uomo che verrà (2009).
Ha collaborato alla drammaturgia Federica Iacobelli, scrittrice di storie, romanzi brevi, racconti, sceneggiature, quasi sempre dedicati al pubblico dell’infanzia.
Lo spazio scenico è di Davide Amadei, qui nelle vesti anche di aiuto regista, collaboratore abituale di Marinella Manicardi, diplomatosi in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, con importanti esperienze come assistente di Maurizio Balò.

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna
Tel. 051.2910.910 • vendita on-line biglietti www.arenadelsole.it
martedì – sabato ore 11.00-19.00 (chiusura il lunedì e i festivi)
Teleprenotazioni con carta di credito: tel. 051.648.63.87 (ore 15.30 – 18.30 nei giorni di apertura della biglietteria)