Bologna festival: dal 18 marzo a tutta musica

Capolavori sinfonico-vocali barocchi di Handel e Bach, opere sinfoniche e cameristiche fondamentali di Bruckner, Brahms e Beethoven, maestri del Novecento storico e protagonisti della Nuova Musica con Arnold Schoenberg e Wolfgang Rihm. Sono le linee tematiche entro cui si snoda la trentunesima edizione di Bologna Festival. All’interno una overview sul programma, ma vi segnaliamo che a partire dal 25 febbraio è prevista la vendita nuovi abbonamenti mentre dall’8 marzo la vendita dei biglietti sarà anche on line.

Articolato nelle sezioni Grandi Interpreti (18 marzo – 13 settembre), Talenti (23 marzo – 7 giugno), Il Nuovo l’Antico (20 settembre – 30 novembre) il festival amplia la sua attività sino alla fine di novembre, aumentando il numero dei concerti e aprendo a nuove collaborazioni con istituzioni musicali bolognesi e regionali. Si inaugura il 18 marzo, ore 20.30, al Teatro Manzoni, con un omaggio al sinfonismo tardoromantico: Antonio Pappano con la sua Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dirige l’Ottava Sinfonia di Anton Bruckner. Una lettura appassionata di una pagina sinfonica di dimensioni smisurate. Spicca nella stagione di primavera la presenza di tre importanti direttori, specializzati nel repertorio barocco: Helmuth Rilling (28 marzo), Nicholas McGegan (8 maggio), Frans Brüggen (21 maggio).
Helmuth Rilling, fondatore dell’Internationale Bachakademie di Stoccarda, con i suoi complessi propone una lettura fedele, ma con strumenti moderni, della Messa in si minore di Bach.
Nicholas McGegan, esperto conoscitore di Handel, dirige l’oratorio per soli, doppio coro e orchestra Israele in Egitto, mai ascoltato a Bologna. Nell’esecuzione di questo capolavoro sinfonico-vocale del Settecento, oltre al direttore inglese sono impegnati la ungherese Capella Savaria e il Coro del Collegio Ghislieri. Questo concerto dell’8 maggio è il primo appuntamento di un ciclo dedicato a GEORGE FRIDERIC HANDEL che si svolge tra la primavera e l’autunno.
Frans Brüggen, il direttore filologo per eccellenza, torna al Bologna Festival con la sua qualificata Orchestra del XVIII Secolo, nella Settima Sinfonia di Beethoven. Il clarinettista Eric Hoeprich, che vanta un lungo sodalizio artistico con Brüggen, esegue il Concerto per clarinetto K.622 di Mozart.

Il 27 aprile ore 21, al Palazzo Mauro De André di Ravenna, nell’ambito del Ravenna Festival 2012, gli abbonati di Bologna Festival potranno ascoltare Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra, il prestigioso complesso americano di cui Riccardo Muti è direttore musicale dal 2010. In programma, una pagina spettacolare come la Quinta Sinfonia di _ostakovi_, Morte e trasfigurazione di Strauss e un Rota cinematografico con la Suite sinfonica dal “Gattopardo”. Si inizia così una nuova collaborazione tra due importanti realtà musicali che operano in Regione.

Punte di diamante del camerismo internazionale sono il Quartetto di Tokyo e il pianista Louis Lortie che per la prima volta collabora con la formazione giapponese, ma di fatto europea per gusto e stile, nel Quintetto op.34 di Brahms. Completa il programma il Quartetto op.132 di Beethoven.

Tra i solisti invitati in questa trentunesima edizione figurano i pianisti Grigory Sokolov che passa da Rameau a Mozart e Brahms, e Alexander Lonquich che trascorre da Stockhausen a Debussy a Schubert. La celebre violinista Isabelle Faust a fine novembre esegue l’integrale delle Partite e Sonate di Bach nell’ambito del ciclo Il Nuovo l’Antico.

Si riapre infine la “storica” collaborazione con le Feste Musicali, grazie ad un progetto dedicato ai melologhi romantici di Schumann, Liszt e Strauss con la prima esecuzione assoluta di Antifona di Livia Livi accostata a musiche di Cesare Augusto Grandi. L’attrice Stefania Rocca, in qualità di voce recitante, sarà in scena il 13 settembre accompagnata dal trio per pianoforte, arpa e corno naturale formato da Stefano Malferrari, Paola Perrucci e Luca Delpriori.

Nella rassegna Talenti vengono proposti giovani esordienti e concertisti di notorietà internazionale appartenenti all’ultima generazione come il pianista Herbert Schuch, brillante allievo di Alfred Brendel. Il diciannovenne Leonardo Pierdomenico è il vincitore del Premio Venezia 2011; il Trio Armellini-Marzadori è appositamente costituito per questo concerto bolognese dalla pianista Leonora Armellini, anch’essa diciannovenne, con il fratello violoncellista Ludovico e la violinista bolognese Laura Marzadori; il Quatuor Cambini-Paris è molto apprezzato in Francia; l’Ensemble da Camera “Arrigo Boito” diretto da Pierpaolo Maurizzi, sensibile ideatore di programmi cameristici che mettono in luce i migliori allievi del Conservatorio di Parma, presenta un programma dedicato a Schoenberg. Si tratta di un concerto nato nell’ambito del progetto interdisciplinare The Schoenberg Experience che vede coinvolte diverse istituzioni musicali cittadine e i Conservatori di Bologna e Parma.

VICINO A HANDEL e SCHOENBERG-RIHM sono i due progetti della rassegna d’autunno Il Nuovo l’Antico.
Il ciclo handeliano, dopo l’oratorio Israele in Egitto, si sviluppa con pagine cameristiche vocali e strumentali affidate a La Venexiana – che esegue una scelta di Duetti italiani – e a Stefano Montanari, violinista virtuoso che con il gruppo L’Estravagante propone due Sonate per violino di Handel e pagine di Vivaldi e Corelli. Il Trio Albrizzi con Laura Polverelli, che inizia proprio a Bologna Festival la sua attività cameristica, spazia da Haydn e Handel a Debussy e Ravel. La violinista Isabelle Faust si cimenta con le Sonate e Partite per violino solo di Bach, eseguendole integralmente nel corso di un concerto diviso in due parti, con inizio alle ore 19.
Da diversi anni Bologna Festival, nei suoi progetti speciali dedicati alla musica contemporanea, accosta maestri del Novecento storico a protagonisti della Nuova Musica, come nei passati progetti Bartók-Ligeti o Debussy-Boulez. Quest’anno è la volta del binomio Schoenberg-Rihm, una serie di sei concerti che rientrano nell’ampio progetto biennale The Schoenberg Experience. Alcuni capisaldi della produzione di Arnold Schoenberg – soprattutto del periodo espressionista come il Quartetto op.7, Friede auf Erden op.13, i George Lieder op.15 – vengono eseguiti insieme a opere di Wolfgang Rihm, il compositore tedesco che sembra evocare i climi dell’avanguardia viennese di inizio secolo. Come premessa a questi due autori figurano alcuni musicisti che si possono avvicinare al loro pensiero: Brahms, Schumann e Bach. Particolare l’impaginazione del programma del belga Jan Michiels, che costruisce un caleidoscopio pianistico con Brahms, Schoenberg e Rihm. Al Trio di Parma si associa il clarinettista Alessandro Carbonare per Berg, Brahms, Rihm e lo Schoenberg di Verklärte Nacht nella versione per trio di Eduard Steuermann, il celebre pianista e compositore allievo di Schoenberg. Il concerto con Martina Belli e Pierpaolo Maurizzi dimostra la continuità della cultura liederistica tedesca da Brahms a Schoenberg a Rihm; ugualmente il Quartetto di Cremona disegna un filone unitario da Schumann a Schoenberg a Rihm. Il duo parigino Berthaud-Le Guay, invitato come vincitore del Premio del Pubblico 2011, oltre a Brahms e Schoenberg, propone la Sonata per viola e pianoforte di _ostakovi_, ultima opera scritta dal compositore russo. I capolavori corali di Schoenberg si armonizzano con alcuni brani di Bach e Rihm in un concerto del Coro del Teatro Comunale di Bologna diretto da Lorenzo Fratini. Completano la rassegna un incontro-intervista con Wolfgang Rihm e alcune conferenze tematiche come approfondimento di nodi culturali schoenberghiani.

Biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E) tel. 231454 dal martedì al sabato dalle 13 alle 19

RINNOVO ABBONAMENTI dal 31 gennaio al 18 febbraio
VENDITA NUOVI ABBONAMENTI dal 25 febbraio
VENDITA BIGLIETTI ONLINE dall’8 marzo

www.bolognafestival.it