Alla scoperta della Bologna invisibile

I 2200 ANNI DI BONONIA

Duemila e duecento anni fa, nel 189 a.C., nasceva la colonia di diritto latino di Bononia, che sarebbe diventata di lì a poco uno dei centri affacciati lungo la via Aemilia (187 a.C.), direttrice di traffici, merci e uomini, allora come ora. Le radici di Bologna affondano però ben più lontano, nel suo passato etrusco. La città romana si impianta su quella etrusca secondo un accurato piano urbanistico, suddivisa da un reticolo di strade imperniato sul decumanus maximus e ilcardo maximus, attorno ai quali si disponevano altri decumanicardines minori che incrociandosi ad angolo retto delimitavano isolati rettangolari di 70 x 105 m. Già dal II sec. a.C., e fino alla media età imperiale, la città fu dotata di complessi monumentali e di infrastrutture pubbliche quali templi, sedi amministrative, luoghi di riunione e di mercato; tali impianti erano situati nella fascia mediana dell’abitato, soprattutto in prossimità del forum, la piazza centrale della colonia che si apriva all’incrocio delle due vie principali.

Leggermente periferico, verso sud, era il teatro, mentre altri importanti edifici si situavano all’esterno delle mura, nei primi sobborghi: nell’area sud occidentale dell’odierna città erano le terme, alimentate dall’acquedotto augusteo; lungo l’odierna via S. Vitale l’anfiteatro; nell’area della basilica di S. Stefano un tempio dedicato ad Iside. A tali edifici pubblici dovevano appartenere diverse iscrizioni, statue e decorazioni architettoniche rinvenute in vari punti della città, spesso realizzate con preziosi marmi di importazione. Il buon livello economico e culturale di Bononia è pure testimoniato dall’edilizia abitativa, sviluppatasi anche nel suburbio, documentata da resti di domusvillae talora decorate da pregevoli affreschi e mosaici.

Dopo l’unità d’Italia, molti dei reperti archeologici della città etrusca e romana confluirono in quello che oggi si chiama Museo Civico Archeologico, che dal 25 settembre del 1881 permette ai bolognesi e non solo di scoprire quello che un tempo era la città antica e che è tuttora tra le realtà museali più importanti dell’Italia settentrionale.

Ecco allora che il 2011 è una data importante: sotto l’egida dell’archeologia si incrociano eventi significativi per la storia della città, i 2.200 anni dalla deduzione della colonia e i 130 anni di vita del Museo Archeologico. Si celebrano inoltre i 140 anni dal V Congresso Internazionale di Archeologia e Antropologia preistorica del 1871, un incontro che segnò il passo per gli studi archeologici degli anni a venire.

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