Bologna aperta o chiusa?

Bolognesi a confronto sul futuro

Quando: giovedì 24 marzo ore 19 – La Scuderia Wine Bar, Piazza Verdi 2
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti
Durata: un’ora e mezza

Terzo appuntamento con il talk show dell’osservatorio “Bologna MoodWatcher, il sentimento in Comune”. Il tema sarà “Bologna domani: città aperta o chiusa?”,

“Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l’altra, diventata come oggi la vediamo. In ogni epoca qualcuno, guardando Fedora qual era, aveva immaginato il modo di farne la città ideale, ma mentre costruiva il suo modello in miniatura, già Fedora non era più la stessa di prima”.


Come vedono i bolognesi il futuro prossimo della propria città?
Consegniamo loro le chiavi della discussione per immaginarlo. La nostra città ideale potrà realizzarsi, o potrà esistere solo e sempre “in fieri” o potrà non essere mai. Racconteremo ciò che siamo adesso e discuteremo i dati statici raccolti sulla strada che Bologna ha intrapreso o intraprenderà.
Attenzione, vogliamo evitare di creare la distinzione netta tra i due modi di intendere la Bologna di domani. Al concetto di città aperta non si contrappone una città chiusa in senso retrivo.

INFORMAZIONE, SPETTACOLO E PROPOSTE
La serata sarà condotta da Furio Camillo, docente di Statistica Aziendale all’Università di Bologna, e da Gabriele Bernardi, presidente dell’Associazione Vitruvio. Di tanto in tanto, farà incursione sul palco l’irruento e divertente personaggio della zdàura Onorina Pirazzoli (Maurizia Cocchi), memoria storica popolare di Bologna. Lei rappresenta il passato della città, il teatro che si fa racconto storico in chiave ironica. Tra gli altri, interverranno durante lo show Giovanna Cosenza, blogger e docente di Semiotica dei nuovi media all’Università di Bologna, il formattore Paolo Vergnani, che insegna come il Teatro può diventare strumento di risoluzione dei conflitti, e il maestro Marco Dalpane, che musicherà dal vivo alcune scene del film “One Week” di Buster Keaton.
Dialogo e negoziazione devono essere le basi della messa in analisi del nostro futuro. Come sarà costituita la popolazione della città, quale sarà il suo status, la sua cultura di riferimento o la molteplicità di culture che la comporranno. Affronteremo le questioni relativi alla struttura geoculturale di Bologna, dalla sua organizzazione politica sino alle relazioni sociali tra gruppi.
La città si trasforma, sotto la spinta della globalizzazione, ma non è detto che ciò coincida con una sua volontà di maggiore apertura. Se la città è un ritrovarsi, cosa la tiene assieme?

Interverranno fra gli altri:

Marco Dalpane – Musicista e compositore
Furio Camillo – Docente di Statistica aziendale Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna
Gabriele Bernardi – Presidente Associazione Vitruvio
Giovanna Cosenza – blogger e docente di Semiotica dei nuovi media all’Università di Bologna
Chiara Berti – Docente di Psicologia Sociale dell’Università di Chieti – Pescara
Paolo Vergnani – Attore di Teatro d’Impresa e professore di Gestione dei conflitti all’Università di Ferrara
Silvia Mucci – Professionista e Ricercatrice sociale e di mercato (partner di Sinopsis Lab).