La favola nera di Saviano

SANTOS  di Roberto Saviano
regia Mario Gelardi
22 gennaio ore 21
Teatro di Casalecchio

Santos è un racconto di Roberto Saviano, uscito in una raccolta, ma praticamente sconosciuto. È la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. Saviano racconta la carriera dei ragazzi, che si trovano a scegliere tra il calcio e la delinquenza. Il gioco come metafora della vita, il calcio come unica soluzione per uscire da una realtà che appare misera.

I ragazzi si trovano a dover scegliere da che parte stare, se continuare a guadagnare soldi facili con attività che diventano sempre più criminali o abbandonare tutto e provare a realizzare i loro sogni. Saviano descrive le vicende di quattro ragazzi e di un giovane boss in ascesa, e quella di un vecchio capoclan, ma descrive anche un piccolo mondo che potrebbe essere quello di una qualsiasi piazza di paese. Santos, il titolo viene dal pallone arancione usato dai ragazzi per giocare a calcio, è una storia densa di emozioni ed avvenimenti, ha una scrittura forte e dinamica come è tipico del Saviano scrittore. Uno dei ragazzi per la passione del calcio, per l’emozione di proseguire un’azione di gioco durante una partita, viene espulso dal gruppo e proprio per questo si salva da una vita fatta di espedienti e criminalità. È la passione che salva la vita di questo ragazzo ed è anche la chiave della storia: seguire un sogno, realizzare un’aspirazione, è l’unica vera speranza di un destino migliore. Abbiamo immaginato una favola nera, permeata di leggenda, perché i fatti che si susseguono hanno sempre rimandi alla realtà. Abbiamo immerso i protagonisti di Santos in un’atmosfera arrugginita in cui la luce deve farsi spazio tra le feritoie per illuminare le vite. E, come per ogni favola che si rispetti, ci sono i buoni e i cattivi, c’è il traditore, chi si sacrifica, il bravo ragazzo e il furbo. C’è chi realizza i suoi sogni ma per farlo deve andar via, c’è chi resta e deve fare i conti con la realtà. Una prima parte veloce come il primo tempo di una partita, un tempo in cui gli anni scappano, corrono, si accavallano, una seconda parte in cui arriva l’età adulta e il tempo sembra dilatarsi. A commentare questa favola nera, questa cronaca di cinque vite, un radiocronista d’eccezione, Raffaele Auriemma, vero giocoliere delle parole che commenta non solo il gioco ma anche la vita.

dopo lo spettacolo per le Conversazioni Politicamente Scorrette

A teatro per parlare di calcio?

Carlo Balestri, capo dipartimento internazionale, cooperazione,
integrazione e multiculturalit della UISP incontra il regista Mario
Gelardi e gli attori dello spettacolo.

Info e prenotazioni: 051/573040

www.teatrocasalecchio.it