TERENCE BLANCHARD QUINTET

nell’ambito del Bologna jazz Festival
Mercoledì 17,  Giovedì 18 e Venerdì 19 Novembre ore 22.00

Cantina Bentivoglio, Via Mascarella Bologna

Terence Blanchard, tromba

Brice Winston, sax tenore – Fabian Almazan, piano – Michael Olatuja, basso – Kendrick Scott, batteria


Nato a New Orleans, Blanchard prese in mano la tromba per la prima volta a otto anni in un corso di musica estivo insieme al suo compagno di scuola Wynton Marsalis. Blanchard ha frequentato la Rutgers University mentre lavorava con la Lionel Hampton Orchestra. Nel 1982, ha sostituito Marsalis nel gruppo di Art Blakey The Jazz Messengers, rimanendo nella formazione per i successivi quattro anni in qualità di trombettista e direttore musicale.

Blanchard é una figura importante del cosiddetto “rinascimento del jazz” degli anni Ottanta, e ha registrato un gran numero di album con musicisti di alto profilo, prima di realizzarsi come solista nel 1990 con il suo acclamatissimo album di debutto. Più volte premiato ai Grammy’s Awards, arrangiatore, trombettista e band leader, Terence Blanchard è anche un rinomato compositore di colonne sonore, celebre soprattutto per le sue collaborazioni con il regista Spike Lee: sono sue le colonne sonore diJungle Fever, Malcom XLa 25a ora, Summer of Sam, Miracolo a Sant’Anna e di molti altri famosi successi cinematografici, compreso il recente disneyano “La Principessa e il Ranocchio” di cui firma alcuni brani.

Blanchard è un artista socialmente impegnato: “Questo è quello che siamo chiamati a fare in quanto artisti, documentare il sociale e dare la nostra impressione degli eventi” – ha dichiarato in tutta semplicità in occasione dell’uscita del suo CD A Tale Of God’s Will (A Requiem For Katrina), dedicato alle vittime dell’uragano Katrina che devastò la sua città natale New Orleans nel 2005, e che gli è valso il premio Grammy nel 2008 come Miglior Album di Ensemble Jazz. Il suo disco più recente, Choices (2009, Concord Jazz), è incentrato sul tema delle scelte che, come società e come individui, siamo tenuti a fare.