Ultima giornata di VIE Scena Contemporanea Festival

Chiude alla grande con una scaletta fitta di appuntamenti sabato 16 ottobre VIE Scena Contemporanea Festival, giunto alla sua nona e ultima giornata.
Al via alle 11.00 presso la Biblioteca Delfini di Modena l’incontro con gli artisti italiani presenti al festival che si confronteranno con Piergiorgio Giacchè, docente di Antropologia del teatro e dello spettacolo all’Università di Perugia, in una conversazione dal titolo “I tagli e le ferite”, una riflessione a vasto raggio sui modi e le circostanze del “fare teatro”.


Doppio appuntamento con la Compagnia Damasco Corner (doppia replica ore 15 e 18) presso il Liceo Carlo Sigonio di Modena, che presenta, in prima assoluta per VIE, Atlante del Bianco. La compagnia, formata da ragazzi non vedenti su un progetto di Virgilio Sieni, presenta una performance che indaga le possibilità di due sensi primari per l’uomo: l’orientamento e il tatto.
Dalle 16.00, presso la Galleria Civica di Modena, è possibile assistere a tre monologhi in prima assoluta a VIE che rientrano in Teatro Anatomico più ampio progetto che Antonio Latella cura sul fondamentalismo. I lavori, firmati al femminile da giovani scrittrici e registe, si ispirano alle vite esemplari di personaggi realmente esistiti, oppure traggono spunto da personaggi fittizi. Si parte alle 16.00 con La fame, scritto d Linda Dalisi per la regia di Agnese Cornelio, ispirato alla vita della filosofa e mistica Simone Weil. Lo spettacolo tratta il tema del fondamentalismo che si traduce nel sacrificio di sé. Alle 17.30 è la volta di Misfit like a clown, scritto e diretto da Linda Dalisi. Tratto liberamente da Opinioni di un clown di Heinrich Böll mette in scena il “fondamentalismo del disertore”. Infine alle 19.00, Rosa Lux, per la regia di Paula Diogo, si ispira alla vita di Rosa Luxemburg, una delle protagoniste del pensiero politico del secolo scorso, come emblema di chi non rinuncia alla forza delle proprie idee.
Alle 16.00, nella tenda bianca di Nicole & Martin allestita presso il Parco Enzo Ferrari (ingresso di via Emilia Ovest), tra recitazione, acrobazie e musica, prende corpo la fiaba dei fratelli Grimm I musicanti di Brema.
In prima nazionale per VIE, al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola ore 17.00, il Teatro delle Albe che presenta in prima nazionale detto Moliere, primo atto che il regista Marco Martinelli dedica alla figura del grande drammaturgo francese, che vede impegnati fianco a fianco attori italiani e belgi e un gruppo di ragazzi provenienti dalle scuole superiori di Vignola.
Due grandi artiste della danza contemporanea, Mathilde Monnier & La Ribot, distanti per formazione ed esperienze si trovano insieme a dar voce e corpo ad uno stesso personaggio con Gustavia, in prima nazionale per VIE al Teatro Comunale di Modena alle 19.00.
Una performance che mescola danza e teatro con la comicità e l’autoironia tipica del genere burlesque.
Di tutt’altro respiro è invece Barok, performance astratta del duo Barokthegreat composto dalla coreografa Sonia Brunelli e dalla compositrice Leila Gharib, in scena al Teatro delle Passioni alle 20.30.
Il Teatro delle Passioni ospita poi alle 23.00 I AM AMERICA, lavoro del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards diretto da Mario Biagini sul senso della parola poetica e sulla sua azione.
Alle 21.30 i Motus, gruppo riminese esponente di punta del teatro di ricerca in Emilia Romagna, presentano Alexis. Una tragedia greca, al Teatro Storchi di Modena, un lavoro che trae spunto da un fatto tragico di attualità accaduto ad Atene, e che si pone come episodio conclusivo di una lungo percorso tracciato partendo dalla figura antica di Antigone.
Infine alle 23.00 presso la Polivalente di S. Damaso il Teatro delle Ariette ritorna con Racconto di terra, e a seguire la festa conclusiva di VIE Scena Contemporanea Festival giunto al termine, del suo percorso.

Il programma completo di VIE è on line sul sito www.viefestivalmodena.com