AngelicA: vent’anni di musica

… questa edizione di AngelicA è un piano sequenza sui suoi venti anni di vita,
come se ogni giorno ci si trovasse a un festival diverso…

Massimo Simonini, direttore artistico AngelicA Festival
AngelicA Festival Internazionale di Musica
20° anno – Momento Maggio

12>15 + 17 + 30 maggio 2010
Bologna

AngelicA Festival compie vent’anni. Vent’anni di ricerca sulla musica? Non semplicemente questo: vent’anni di domande su cosa la musica sia, su cosa la musica sia oggi. Vent’anni di dialogo tra la musica e le altre espressioni della contemporaneità.

“Questa edizione di AngelicA è un piano sequenza sui suoi venti anni di vita, come se ogni giorno ci si trovasse in un festival diverso”: così Massimo Simonini, che nel 1991 ha dato vita ad AngelicA assieme a Mario Zanzani, e che esorta anche oggi alla ricerca di “nuovi orizzonti, in termini musicali, certamente, ma con tutto ciò che questa prospettiva implica in termini sociali, di rinnovamento di idee e di modi di vivere la musica”. È così che nasce un programma in cui ogni singolo concerto si inserisce in una struttura complessiva che acquisisce senso nella sua totalità: “Sulla scia di Godard – prosegue Simonini –, una forma che pensa, un pensiero che forma”.

E allora ecco un maggio 2010 lunghissimo (a Bologna, con due tappe a Lugo di Romagna e Modena), che partirà martedì 4 con un decano dell’elettronica francese, Bernard Parmegiani
(dopo che nel 2008 AngelicA aveva invitato per la prima volta in Italia un altro maestro d’oltralpe, il “padre” della musica concreta, Pierre Henry), per chiudersi domenica 30 con la partecipazione di un altro monumento, questa volta legato alla tradizione popolare (ma non solo!) italiana, Giovanna Marini.

il programma su www.aaa-angelica.com/

Nel mentre, giganti del jazz d’avanguardia, come i sassofonisti Henry Threadgill (giovedì 6 maggio) o John Zorn (lunedì 17 maggio, con il progetto Essential Cinema, nell’ambito della manifestazione a cavallo tra cinema e musica Jean-Luc Godard, compositore di cinema); il Novecento storico di Luigi Nono (La lontananza nostalgica utopica futura), sabato 8 maggio, giorno di un altro ventennale, quello della scomparsa del compositore veneziano, grazie all’interpretazione di un maestro del violino come Enzo Porta, che verrà messo a confronto nella stessa sera con un violino “d’oggi”, quello di Jon Rose; la ricerca di un trio navigato come The Recedents (con Lol Coxill, Mike Cooper e Roger Turner, sabato 15 maggio) o di Arto Lindsay, protagonista di una delle produzioni più impegnative (realizzata in prima assoluta con i Teatri di Lugo di Romagna e Modena, rispettivamente venerdì 21 e sabato 22), interprete con la Filarmonica Toscanini di una rilettura del repertorio brasiliano e di alcuni standard della canzone, che arriva dopo quella – in un certo senso parallela – fatta da Mike Patton della canzone italiana degli anni d’oro; e poi le decontestualizzazioni care ad AngelicA: allora si va in chiesa, con un organo antico nelle mani Liuwe Tamminga (mercoledì 5 maggio), per musiche di Olivier Messiaen e Arvo Pärt, o al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (venerdì 7 maggio), per rinnovare la felicissima partnership del 2008, proponendo questa volta musiche di Éliane Radigue, interpretate tra gli altri dal violoncellista Charles Curtis (e per lui è un ritorno a MAMbo, dopo la prima italiana dell’ultimo lavoro di La Monte Young ad AngelicA 18): un connubio tra arte e musica che sviluppa sempre nuovi intrecci sulla creatività contemporanea.